Senza Limiti

29.04.2024

Esistono dei limiti, che quando passati comportano critiche e alcune volte punizioni giuste.

Il collega (se così si può chiamare) Gianni Baccellieri li ha passati tutti.

Ormai ha più nemici che conoscenti, ma finché i nemici sono persone che non si ribellano alla sua maleducazione, agli attacchi indiscriminati e alla violenza delle parole, hai solo dei nemici, ma quando passi alle minacce, offese personali, offese a un'intera comunità e in diretta dedichi o stimoli la morte o i bombardamenti a uno o all'altro allora hai passato il limite e allora non è più informazione e la giustizia fa il suo corso.

Vergognati per quello che hai detto, ti devi solo vergognare per quello che hai detto.
Vergognati per quello che hai detto, ti devi solo vergognare per quello che hai detto.

Sapete di chi parlo? Proprio del cronista sportivo, che però deve aggredire non solo i tifosi che non la pensano come Lui, ma anche persone, ad esempio, meno fortunate, della comunità cristiana, religioni, persone morte ed ora interi paesi.

Chi gli risponde per le rime oltre al Consigliere comunale Massimo Ripepi, aggredito quasi giornalmente, nel suo onore e in quello di un'intera comunità cristiana, vari altri signori, più o meno conosciuti. 

Tra questi addirittura Giuseppe Cruciani, noto giornalista del programma La Zanzara, che ha riportato a livello nazionale le posizioni antisemite, ma principalmente violente espresse su Antenna Febea da Gianni Baccellieri.

Attenzione, prima di tutto noi di U Riggitanu, non siamo contro la libera informazione, io personalmente quale presidente di un'associazione di giornalisti, mai impedirei la libera circolazione di notizie, inchieste e opinioni, ma è lì che si annida l'errore di Baccellieri. 

La censura è una cosa le aggressioni mirate altra cosa.

Cruciani infatti ha presentato gli interventi di Baccellieri ad Antenna Febea all'amico e collega David Parenzo.

Dobbiamo dire a onor del vero che personalmente che non condivido, tutte le analisi di Cruciani, quasi nessuna di Parenzo, odio le guerre, la morte di innocenti, gli attentati, più o meno guidati da terroristi veri o al soldo di servizi segreti, le imposizioni non giustificata da VERI motivi ecc… ecc…, ma un professionista dell'informazione non può dire quello che Baccellieri, dice quasi tutti i giorni.

Cruciani, nel suo programma, generalmente crudo e diretto, contro chi si espone con giudizi discutibili (compresi i suoi), ha mandato alcuni spezzoni che il Baccellieri ha declamato, nei giorni scorsi, nella sua trasmissione di Antenna Febea, attaccando, tra le altre cose lo stesso Cruciani, tipo: "Se tu dici che i governanti israeliani sono peggio dei nazisti, non lo puoi fare altrimenti arriva Cruciani e si incazza pure dall'alto della sua ignoranza"; e aumenta la dose "Sto cazzo di Hitler che li infornava". Parole pesanti, principalmente dette in diretta sulla radio. Cruciani riporta anche altre registrazioni "Sia la Russia che l'Iran che sono alleati hanno sti belli missili supersonici che non possono essere intercettati, ahh che bello, perché non glieli lanciano a Netanyahu, quando gli arrivano a Tel Aviv e ti fanno saltare in aria la piazza". Il locatore della Zanzara, noto per non mandarle a dire, interviene: "Questo qua è quasi contento che arrivino i missili a Tel Aviv", e Parenzo lo incalza: "perché non mandi tutto alla Procura?". Cruciani: "la Procura ha già tutto".

Ok ... ok mi direte quelli bombardano i palestinesi, fanno oltre 30.000 morti oltre la metà donne e bambini e Lui non può criticare Israele che subito lo attaccano.

Non non è questo il discorso, bisogna fermare l'eccidio si, ma non fomentando in diretta altro odio, non "inneggiando all'attacco a Tel Aviv, specialmente se sei in possesso della parola su una radio locale di buon ascolto".

Parliamo dei fatti, come facciamo noi (e ad esempio Djàvlon non le manda a dire), ma senza offendere e minacciare la vita o dedicare disgrazie in diretta, chiaro commentato e anche criticato a volte, ma inneggiare alla violenza, come fa Gianni Baccellieri, che si tratti di Berlusconi, Reggina, comunità cristiane, Massimo Ripepi o Palestina e Israele … NO.

Vorrei tanto che queste energie di Baccellieri fossero spese per informare, come lo facciamo noi, per criticare i danni e le mancanze di chi ci amministra, magari anche gli elogi, chiaro, di unire e non disunire, di avere successo anche a livello nazionale, non per essere preso in giro da Cruciani, ma per mostrare le qualità dei nostri giornalisti, visto che la città metropolitana di Reggio Calabria ha dato i natali e a Corrado Alvaro, Anna La Rosa, Antonino Fava, Giuseppe Smorto, Marco Maisano, Mario Castellacci, Sabina Stilo, Domenico Campana, Marina Ripa di Meana, Mario Maffucci, Mario Gherarducci, Mimmo Càndito, Michele Cucuzza, Lella Golfo, Giovanni Attilio Ciraolo, Luigi Malafarina, Francesco Perri, Clelia Romano Pellicano, detta Jane Grey, Adele Cambria, Mario Castellacci, Pasquino Crupi, Enzo Iacopino, Domenico Logozzo, Silvia Mauro, Vincenzo Mollica, Domenico Morace, Giuseppe Nava, Anthony Nicaso, Walter Pedullà, Tonino Raffa, Roberto Raschillà, Agostino Saccà, Dino Sorgonà, Lucio e Rosario Villari, Francesco Votano, Agostino Zappia, tra i tanti, senza contare i parenti stretti, come la mamma di Barbara D'Urso, o il papà di Emilio Colombo ex Ministro, più volte Presidente del consiglio e Presidente del Parlamento Europeo, il papà di Enrico Mentana l'indimenticabile "Frame".

Insomma una città che ha visto nascere Luciano Rispoli, giornalista dai modi gentili e dalle fantastiche capacità comunicative, non può essere ricordata per le violenze in diretta di Gianni Baccellieri.

Andrea Ruggeri