Il virus biblico

La psicopatia collettiva di Israele non è genetica, è culturale, ma si è formata in tempi molto antichi ed quindi è radicata nel suo subconscio ancestrale (qualunque cosa esso sia): deriva in ultima analisi da un dio geloso inventato dai Leviti per controllare le tribù affamate che erano partite alla conquista della Palestina circa tremila anni fa. Per nascita, Israele è la nazione di un dio psicopatico.

Yahweh, "il dio di Israele", è un dio vulcanico, arrabbiato e solitario, che manifesta verso tutti gli altri dei un odio implacabile e finisce per considerarli dei non-dei, essendo lui, in realtà, l'unico vero dio. Questo lo caratterizza molto chiaramente come uno psicopatico tra gli dei. Al contrario, per gli Egizi, secondo l'egittologo tedesco Jan Assmann, "gli dèi sono esseri sociali", e l'armonia tra loro garantisce l'armonia del cosmo [8]. Esisteva, inoltre, un certo grado di traducibilità tra i pantheon delle diverse civiltà. Ma Yahweh aveva insegnato agli Ebrei il disprezzo per le divinità dei popoli circostanti, rendendo gli Ebrei, agli occhi dei loro vicini, una minaccia per l'ordine cosmico e sociale. Yahweh è, secondo Assmann, essenzialmente un dio teoclasta: "Distruggerete completamente tutti i luoghi, dove le nazioni che state per scacciare servono i loro dèi: sugli alti monti, sui colli e sotto ogni albero verde. Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete il loro nome da quei luoghi." (Deuteronomio 12, 2-3).

Yahweh potrà anche essere un personaggio di fantasia, ma la sua presa sulla mente ebraica è comunque reale. "Appellarsi ad un padre pazzo e violento, e per tremila anni, ecco cosa significa essere un Ebreo pazzo!" [9] diceva Smilesburger in Operazione Shylock di Philip Roth. Agli Ebrei è stato insegnato da Yahweh a rimanere rigorosamente separati dagli altri popoli. Le proibizioni alimentari servono ad impedire qualsiasi socializzazione al di fuori della tribù: "Vi separerò da tutti questi popoli, perché siate miei" (Levitico 20:26).

La natura dell'alleanza non è morale. L'unico criterio di approvazione da parte di Yahweh è l'obbedienza alle sue leggi e ai suoi comandi arbitrari. Massacrare a tradimento centinaia di profeti di Baal è bene, perché è la volontà di Yahweh (1Re 18). Mostrare misericordia al re degli Amaleciti è male, perché quando Yahweh dice "uccidete tutti", intende "tutti" (1Samuele 15). Nella storiografia biblica, il destino del popolo ebraico dipende dall'esecuzione degli ordini di Yahweh, per quanto folli. Come giustamente osserva Kevin MacDonald:

L'idea che la sofferenza ebraica derivi dal fatto che gli Ebrei si sono allontanati dalla loro stessa legge ricorre quasi come un costante battito di tamburi in tutta la Tanakh, un continuo richiamo al fatto che la persecuzione degli Ebrei non è il risultato del loro comportamento nei confronti dei gentili, ma piuttosto il risultato del loro comportamento nei confronti di Dio"[10].

Se gli Ebrei seguono il comando di Yahweh di estraniarsi dal resto dell'umanità, in cambio Yahweh promette di renderli padroni dell'umanità: "seguite le sue vie, osservate i suoi statuti, i suoi comandamenti, le sue usanze e ascoltate la sua voce" e Yahweh "vi innalzerà più di ogni altra nazione che ha creato"; "farete di molte nazioni i vostri sudditi, ma non sarete sottomessi a nessuna" (Deuteronomio 26:17-19 e 28:12). Questo, in realtà, sembra quasi il patto che Satana aveva proposto a Gesù: "Il diavolo gli mostrò tutti i regni del mondo e il loro splendore. E gli disse: 'Ti darò tutto questo, se cadrai ai miei piedi e mi renderai omaggio'". (Matteo 4:8-9).

Se Israele seguirà scrupolosamente la Legge, la promessa di Yahweh è che Israele potrà sottomettere tutte le nazioni al suo dominio e distruggere quelle che opporranno resistenza. "I re cadranno prostrati davanti a te, con la faccia a terra, e leccheranno la polvere ai tuoi piedi", mentre "le nazioni e i regni che non ti serviranno periranno" (Isaia 49:23 e 60:12). Le nazioni dovranno riconoscere la sovranità di Israele o essere distrutte. Yahweh dice a Israele di aver individuato "sette nazioni più grandi e più forti di te"e "tu le voterai allo sterminio" e "non farai con esse alleanza né farai loro grazia". Quanto ai loro re, "farai perire i loro nomi sotto il cielo" (Deuteronomio 7:1-2, 24).

Il codice di guerra del Deuteronomio 20 ordina di sterminare "qualsiasi essere vivente" nelle città conquistate di Canaan. In pratica, la regola è estesa a tutti i popoli che resistono alle conquiste degli israeliti. Era stata applicata da Mosè ai Madianiti, anche se in questo caso Yahweh aveva concesso ai suoi guerrieri di tenersi le giovani ragazze vergini (Numeri 31). Era stata applicata da Giosuè alla città cananea di Gerico, dove gli israeliti "imposero la maledizione della distruzione a tutti coloro che si trovavano in città: uomini e donne, giovani e vecchi, compresi i buoi, le pecore e gli asini, massacrandoli tutti" (Giosuè 6,21). Nella città di Ai, tutti i dodicimila abitanti erano stati massacrati, "finché non ne rimase in vita nemmeno uno e nessuno riuscì a fuggire. … Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai in campo aperto e nel deserto dove li avevano inseguiti, e quando ogni singolo cadde di spada, tutto Israele tornò ad Ai e massacrò la popolazione rimasta". Le donne non erano state risparmiate. "Come bottino, Israele prese solo il bestiame e il bottino di questa città" (Giosuè 8:22-27). Poi era stato il turno delle città di Makkedah, Libnah, Lachish, Eglon, Hebron, Debir e Hazor. In tutto il paese, Giosuè "non lasciò un solo superstite e mise ogni essere vivente sotto la maledizione della distruzione, come Yahweh, dio di Israele, aveva ordinato" (10:40).

Come ha scritto Avigail Abarbanel in "Perché ho lasciato il culto", i conquistatori sionisti della Palestina "hanno seguito molto da vicino il dettame biblico di Giosuè di entrare e prendere tutto. … Per un movimento apparentemente non religioso, è straordinario quanto il Sionismo … abbia seguito da vicino la Bibbia" [11]. Kim Chernin, un altro dissidente israeliano, ha scritto in "I sette pilastri della negazione ebraica": "Non riesco a contare il numero di volte in cui ho letto la storia di Giosuè come una storia del nostro popolo che entra in legittimo possesso della terra promessa senza fermarmi a dire: 'ma questa è una storia di stupri, saccheggi, massacri, invasioni e distruzione di altri popoli'"[12].

Yahweh offre solo due strade possibili a Israele: la dominazione sulle altre nazioni, se Israele rispetterà il patto con Yahweh sulla separazione dagli altri popoli, o l'annientamento da parte di queste stesse nazioni, se Israele romperà il patto:

"Perché, se fate apostasia e vi unite al resto di queste nazioni che sono rimaste fra di voi e vi imparentate con loro e vi mescolate con esse ed esse con voi, allora sappiate che il Yahweh, il vostro dio, non scaccerà più queste genti dinanzi a voi, ma esse diventeranno per voi una rete, una trappola, un flagello ai vostri fianchi; diventeranno spine nei vostri occhi, finché non siate periti e scomparsi da questo buon paese che Yahweh, il vostro dio, vi ha dato." (Giosuè 23:12-14)

Espropriare gli altri o essere espropriati, dominare o essere sterminati: Israele non riesce a pensare oltre questa alternativa.