2 aprile 2023

02.04.2023

Oggi, 2 aprile 2023, domenica delle palme, che precede la Settimana Santa, il calvario di Gesù e la domenica di Pasqua della resurrezione. 

Questo è il giorno che celebra l'arrivo di Gesù a Gerusalemme, un momento simbolico, infatti l'entrata dalle porte della città segna l'inizio degli ultimi giorni della vita di Cristo sulla terra, che porterà alla sua crocifissione e poi alla sua resurrezione, da qui il termine Settimana Santa. Simbolo di oggi per eccellenza è l'ulivo donato come simbolo di pace. 

Anche se Gesù fu accolto dalla folla che sventolava, in segno di saluto, un piccolo mazzetto composto dai rami di tre alberi, la palma, simbolo della fede, il mirto, simbolo della preghiera che s'innalza verso il cielo, e il salice, che rappresenta le bocche chiuse dei fedeli davanti a Dio.

Le bocche chiuse dei fedeli davanti Dio, non significa le bocche chiuse dei fedeli verso i potenti che ci stanno portando tante cose pessime, come la guerra e la morte, e per questo seguendo le tradizioni e senza peccare, abbiamo deciso di dedicarvi, una poesia.

Scritta da Trilussa, poeta, scrittore e giornalista, proprio come noi del settimanale, che visse tra 1871 al 1950, e interpretata dal grande Gigi Proietti recentemente scomparso, fu scritta nel 1914 alle porte di una delle più sanguinose guerre.

Il titolo è "ninna nanna della guerra" usata all'inizio dalla politica a sinistra, poi abbandonata, a seconda dell'interesse del momento, ma è ancora molto attuale, per noi piena di analogie.

«Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone 
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe

che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili

Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.

Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.

So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.

E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone

risparmiato dar cannone!» 


Farfarello (Il diavolo provocatore nella visione di molti gli USA di Biden)

Gujermone (sovrano tedesco dell'epoca visto oggi come l'Europa a guida tedesca)

e Ceccopeppe (alcuni definiscono Zelensky il Ceccopeppe attuale)

Cuggini si riferisce anche al fatto che il re d'Inghilterra fosse cugino, attraverso la nonna regina Vittoria, del kaiser (Germania) e della zarina (Russia) e, attraverso il nonno Cristiano IX di Danimarca, dello zar (Russia). In generale si riferisce al fatto che attraverso gli incroci quasi tutte le monarchie d'Europa fossero imparentate, come affermano molti studiosi oggi, succede con la politica dei governi europei, imparentati nella politica USA e Inglese tutti d'accordo sulla guerra.

Mancano solo i cinesi nella poesia, se ci fossero Trilussa sarebbe paragonato alle profezie di Nostradamus.