21 settembre – Giornata Internazionale della Pace

20.09.2025

Ogni anno, il 21 settembre, il mondo celebra la Giornata Internazionale della Pace, un'occasione per riflettere sul valore universale della non violenza, della solidarietà e della convivenza pacifica. Istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1981, questa ricorrenza nasce con l'obiettivo di promuovere il cessate il fuoco e diffondere una cultura di pace che coinvolga governi, comunità, scuole e cittadini.

Oggi il suo significato è ancora più urgente: i conflitti in corso mettono a rischio la vita di miliardi di persone, mostrando quanto la pace globale sia fragile e quanto richieda un impegno collettivo e quotidiano. Per questo l'invito è a tutti – istituzioni, società civile, giovani e singoli individui – ad essere protagonisti attivi nella costruzione di un futuro più giusto e pacifico.

Il tema 2025: Act Now for a Peaceful World

Ogni anno l'ONU sceglie un tema che rifletta le sfide del momento. Per il 2025 lo slogan è "Act Now for a Peaceful World" ("Agisci ora per un mondo di pace"), con un'attenzione particolare all'educazione alla pace e al cessate il fuoco. La pace, infatti, non è solo assenza di guerra, ma un processo dinamico che richiede dialogo, rispetto reciproco, giustizia sociale e cooperazione internazionale.

Il Segretario Generale António Guterres ha ricordato che la pace va coltivata con responsabilità, agendo sulle radici dei conflitti: disuguaglianze, esclusione, odio e crisi climatica. Per questo l'ONU invita governi e cittadini a trasformare il 21 settembre in un giorno di silenzio delle armi e costruzione di ponti.

Lo stato dei conflitti nel mondo

Secondo i dati più recenti, oggi sono attivi oltre 56 conflitti armati in 92 Paesi, che coinvolgono più di 2 miliardi di persone. Alcuni dei focolai più gravi sono:

  • la guerra tra Russia e Ucraina, con migliaia di vittime e milioni di rifugiati;

  • il conflitto israelo-palestinese, epicentro di crisi umanitarie continue;

  • le guerre civili in Sudan e Myanmar, segnate da violazioni dei diritti umani e sfollamenti di massa;

  • la crisi in Yemen, una delle peggiori al mondo, con milioni di bambini in condizioni di emergenza;

  • le tensioni tra India e Pakistan, potenze nucleari che rappresentano una minaccia globale.

  • Le uccisioni indiscriminate di Cristiani in Africa, Medio Oriente e Asia.

Nel solo 2024 i conflitti hanno causato oltre 120.000 morti dirette, in gran parte civili, tra cui migliaia di bambini. Numeri che rendono evidente la fragilità della pace e l'importanza che questa Giornata non resti un simbolo, ma diventi occasione di azione concreta.

Una storia di impegno globale

La Giornata della Pace fu istituita nel 1981, inizialmente senza data fissa. Nel 2001, grazie all'impegno del regista britannico Jeremy Gilley e della sua organizzazione Peace One Day, l'ONU stabilì ufficialmente il 21 settembre come giornata di cessate il fuoco universale.

Non si tratta solo di un simbolo: in Afghanistan, ad esempio, la tregua del 21 settembre ha permesso di vaccinare milioni di bambini contro la poliomielite in aree inaccessibili durante i combattimenti.

Oggi, il 21 settembre è celebrato in tutto il mondo con iniziative culturali, sportive, educative e sociali, per ricordare che la pace non è un dono, ma una responsabilità quotidiana.

Cris Vicente