Acqua pulita in Congo, fango dai rubinetti a Reggio Calabria: chi è il “Terzo Mondo” ora?

26.08.2025

«Siamo lieti di comunicare che nella parrocchia Saint Charles Lwanga l'acqua scorre fresca e pulita direttamente dai rubinetti». Con queste parole, qualche mese fa, don Ghislain Ngamouna ringraziava i donatori che hanno reso possibile un piccolo miracolo: una pompa solare, una cisterna da 10.000 litri e i lavori necessari per portare l'acqua potabile nella sua parrocchia a Mouyonzi, Repubblica del Congo.

Un risultato straordinario, in un contesto che molti ancora considerano "arretrato". Eppure, mentre in Congo i bambini possono finalmente bere acqua pulita dai rubinetti, a Reggio Calabria, in una città europea, l'acqua che esce dai rubinetti è torbida, inutilizzabile, un vero e proprio fango liquido.

Viene spontaneo chiedersi: chi è davvero il Terzo Mondo?
Là dove ci si aspetterebbe il bisogno e la precarietà, arriva l'efficienza e la dignità. Qui, dove ci si aspetterebbe servizi di base garantiti, regnano disservizi e ordinanze d'emergenza.

La gestione fallimentare dell'acqua a Reggio Calabria è ormai sotto gli occhi di tutti. E il malcontento popolare si fa sentire con amarezza e ironia: "Gli africani siamo noi?"

E in questo quadro desolante, non manca la stoccata finale: "Grazie Falcomatà: ultimi in Italia, e quasi ultimi nel mondo."

Un paradosso tutto italiano, che mette a nudo il fallimento della politica locale e un'amministrazione ormai completamente scollegata dai bisogni essenziali dei cittadini.

Djàvlon