Aggressione contro Reggio rimandata al mittente

23.01.2024

Che Scanzi, fosse stato pagato per affossare il successo dell'evento di Ripepi e Bandecchi, lo capiscono ormai anche i Bambini a Reggio Calabria. 

Un successo di organizzazione e pubblico, non comune nella nostra città e che alza il livello, dell'asticella, elettorale (per usare un termine sportivo del salto in alto) a livelli nuovi e mai visti nella città dei Bronzi. Non più il Carretto di Suono, o il palco con il megafono in mano, ma immagini, suoni, idee e progetti veri.

E che questo porti, poi alla duplicazione di video da parte di altri amici di merenda dello stesso Scanzi, lo capiamo benissimo, anche se non condividiamo il giornalismo a questi livelli bassissimi. Non lo diciamo solo noi, lo dice la rivista Affari Italiani, riferendosi a Scanzi, che in una trasmissione TV ha mandato recentemente Salvini "alla canna del gas", distruggendo in video e in tv il pensiero critico, riducendolo a farsa mediatica.

Che avesse un rapporto negativo con la nostra città metropolitana. già di dominio pubblico, ricordatevi cosa ha detto del progetto del Ponte , chiamandoci tutti mafiosi e inutili? 

La Bibbia di Andrea Scanzi, (che cerca l'aggressione a Ripepi anche sul suo culto e i sui suoi Fedeli, scoprendosi anche un razzista religioso) dice che offendere un calabrese o un siciliano non è un reato. E' visibile sulle dirette del "giornalista" del Fatto Quotidiano, che in queste ore ha aggredito per ben due volte nei suoi video il candidato a sindaco di Reggio Calabria Massimo Ripepi, dopo il successo e tutto esaurito del Teatro Cilea con la presenza del Sindaco di Terni Stefano Bandecchi.

Argomento principale che tiene cassa a Reggio e che si è trasformato in argomento nazionale.

Scanzi già violento e sarcastico verso Reggio Calabria in passato varie volte, non le aveva mandate a dire neanche alla regione Calabria apostrofando varie volte anche il Governatore Occhiuto.

Adesso addirittura ha deciso di aggredire la città metropolitana nella sua storia, arte, musica, moda e bellezza naturale, inimitabile, cercando con parole da baraccone, di disintegrargli il diritto a crescere e a svilupparsi con le prerogative che gli sono state date dalla storia, dall'arte e dal talento dei suoi cittadini, come Gianni Versace, Gianni Sapone, Luciano Rispoli, Mino Reitano, Mia Martini, Umberto BoccioniGiuseppe Valentino, Francesco Cilea, Pitagoras di Reggio tra i tanti. Come ad esempio penso agli oltre 1000 artisti giovani esponenti dell'arte contemporanea, a cui dedicheremo sul settimanale, un'intero articolo a breve, alla nostra prestigiosa Accademia di Belle Arti, al Conservatorio Cilea, alla nostra università e scuole di mestiere, quale fu quella familiare dei fratelli Versace e i tantissimi talenti locali, sparsi per il pianeta che con il cuore sentono la nostalgia della loro città metropolitana, che vorrebbero rivedere grande, sicura e sviluppata come nel progetto di Massimo Ripepi, magari per tornarci a vivere, con orgoglio

Il "pinguino" circense Scanzi, come direbbe il governatore della campagna De Luca, attacca Reggio. Che lo sviluppo sia a proporlo la destra (Lega, FdI, FI) la sinistra (PD o IV) o Alternativa Popolare, non importa, lui vuole rilegarci, sempre più in basso, in questa fase storica per il sud, di possibile crescita, difendendo il M5S (ma non tutte le correnti dello stesso movimento), dopo la distruzione perpetrata dell'Italia in tempi pandemici (ricordiamoci che Conte ne è stato l'artefice e anche ricordiamoci dello scandalo Scanzi sui vaccini in toscana), adesso vorrebbe esserne il salvatore del sud, dalla crescita e sviluppo, attaccando tutti, per non essere attaccato da nessuno e rilegando il sud all'affossamento TOTALE.

Possiamo essere a favore del progetto politico di Massimo Ripepi o essere contro, Lui per lo meno un progetto ce l'ha. Possiamo amarlo o odiarlo, ma Ripepi parla con tutti, vuole ben e a tutti, anche se chiaramente per fare la frittata le uova le devi rompere, ma non possiamo tollerare che un "saltimbanco" come Scanzi, venga ad offendere la nostra terra, e lo dico non a Ripepi che ha diritto e capacità di difendersi da solo, ma alle altre forze politiche, TUTTE, che pur spaventate dal ciclone Ripepi/Bandecchi DEVONO difendere la nostra città metropolitana o hanno perso in partenza la sfida morale, più che elettorale, con lo stesso duo di Rivoluzione Rheggio 743 aC.

Djàvlon