Agroforestry for Palestine

01.03.2024

Guido cencini su Linkedin da uno spunto interessante a cui molti non avevano pensato.

La guerra nella striscia di Gaza oltre a distruggere intere città e stroncare vite riesce a distruggere anche culture ancestrali.

I bombardamenti hanno distrutto oliveti centenari e anche le conoscenze tradizionali si stanno perdendo in una popolazione drammaticamente sempre più giovane.
La gestione della terra, la conoscenza su come trattenere l'acqua, la raccolta delle sementi, i frutti, sono uno dei patrimoni più importanti di un popolo.
🌳🌿 Tradizionalmente, nella cultura contadina Palestinese, la frutta, la verdura e le erbe aromatiche vengono coltivate nell'hadika, un orto a gestione intensiva vicino alla casa. L' hakura invece è il tipico frutteto recintato con ulivi, limoni, viti, mandorli, albicocchi, fichi, gelsi e melograni che circonda la casa e può fornire anche ombra e privacy.
Quasi sempre è presente una cisterna in roccia per l'irrigazione con l'acqua piovana immagazzinata in inverno.
🌾 I terreni agricoli della famiglia sono invece costituiti da ripidi pendii terrazzati come quello in foto che si arroccano tra ampi crinali e che l'uomo gestisce con il metodo agroforestale bustan, una policoltura di colture irrigate con le piogge e frutteti in aridocoltura.
I muli tuttora vengono utilizzati per arare le creste aperte più ampie, mentre gli asini arano le strette terrazze sotto i rami bassi degli alberi da frutto.
🌿 Un sistema ricco di cibo, sostenibile, basato sull'agroecologia e le conoscenze centenarie tramandate di padre in figlio.
Un esempio magnifico in cui l'uomo si adatta in maniera non troppo invasiva alla natura aspra, dove l'uomo si fa piccolo prendendo il possibile dalla terra senza precludere la fertilità per la stagione successiva e soprattutto per le generazioni future.


📎 ❌ Da una ricerca recente realizzata dal Dr. He Yin della Kent State University in alcune zone della Palestina circa il 40 % delle coltivazioni arboree, dei sistemi agricoli più complessi, delle serre sono state danneggiate a causa dei bombardamenti.
Senza considerare le centinaia di migliaia di persone che sono state costrette ad un esodo di massa dalle loro terre.
La difesa delle sementi tradizionali, dei metodi di gestione della terra ancestrali rappresentano oltre che il cuore di una cultura millenaria anche una premessa per garantire la sovranità alimentare e il diritto alla terra in un paese dove questo diritto è ormai sparito.
Un popolo che viene privato della sua cultura vede a rischio il suo futuro.


Fonte: linkedin.com

Spunti e foto da: Agroforestry for Palestine, il magnifico libro di Thomas Fernley-Pearson