Anche il nostro Etna torna a farsi sentire

04.12.2023

Non so se è incazzato con gli israeliani che ammazzano tutti i giorni decine di bambini, che bombardano Gaza con missili di altissima tecnologia di morte, oppure con i comunicatori che affermano che i palestinesi in fuga lanciano dai tubi di plastica delle fogne razzi sulle portaerei amaricane.

Può darsi che voglia farsi sentire prima che ci chiudano in casa un'atra volta, con la scusa di un'altra falsa pandemia, magari con un geen pass al peperoncino, per far scappare i poveri novax, o liberi pensatori come li chiamano altri. 

Forse l'Etna vorrebbe ricordarci la strage di piccoli abortiti o di Indi soppressa per risparmiare soldi delle cure, e dei loro difensori del ProVita aggrediti, dei genitori che non parlano più con i figli e incolpano il patriarcato per i Bambi Assassini, che poi invece sono frutto della mancanza di dialogo, visto che chi li educa è il TikTok.

Forse è arrabbiato perché litighiamo per far arrivare al più presto le genti di Sicilia a casa costruendo il Ponte tanto sognato. 

Insomma chi fa la voce grossa, quando gli uomini sparlano troppo è Lui, e lo fa con una maestosità e una bellezza unica.

Incute timore e fa paura a chi si trova vicino, ma è Lui il padrone in questa terra di bellezza unica, abitata da tante persone che non la vogliono valorizzare e che neanche si sono accorti della sua eruzione.

Allora abbiamo deciso, invece di parlare delle solite cosucce di tutti i giorni, che non cambiano mai, di farvi vedere che anche con tanti problemi, noi siamo benedetti (o maledetti) da questa maestosa bellezza.

Il nostro Etna è tornato a farsi sentire, chissà che qualcuno non lo ascolti e la smetta di fare del male agli altri e rifletta anche in vista della festa che celebra la nascita di un'uomo morto in croce per salvare gli altri.