Antonella Daffinoti e Pantaleone Rombolà in Connessione Mentale

25.11.2023

Serata di U Riggitanu a Catona dagli amici di RinasciAMO Catona a.p.s. per l'incontro tra poesia e arte con Antonella Daffinoti e Pantaleone Rombolà.

A mediare la serata Gianfranco Cordì, alla lettura Giuseppe d'Elia e alla regia il presidente dell'associazione Antonio Chirico.

Antonella Daffinoti è nata nel 1963 a Rombiolo, in provincia di Vibo Valentia, profondamente appassionata di letteratura e poesia, ha ricevuto importanti riconoscimenti in diversi concorsi e in questa sua ultima pubblicazione, intitolata "Connessione mentale", Antonella ha coinvolto l'artista Pantaleone Rombolà, anche Lui Vibonese, utilizzando in particolare l'"istant art" cioè una produzione artistica durante la presentazione del suo libro, creando la connessione mentale tra poesia e arte.

Pantaleone Rombolà artista poliedrico, che chiama la sua arte di "Arte dei Semplici", si occupa di scultura, in argilla e altro, ceramica, restauro, pittura e decorazioni pittoriche.

Lavora principalmente col momento dipendendo dal suo stato mentale, ma sempre cercando nella sua anima l'ispirazione con incisività.

Sembra quasi che la sua arte navighi tra tanti stili, nelle onde del neoclassico, contaminandosi con l'astrattismo, pur essendo in parte impressionista, la sua forma di lavoro segue un realismo, che si potrebbe definire quasi un barocco moderno, sembra di rivedere la produzione scultorea classica della fontana dei 4 fiumi a piazza Navona, ma poi nuovamente si rimette in gioco e cambia, come dicevo a seconda dello stato d'animo, tutto da scoprire.

Un'artista che avrebbe solcato le botteghe più prestigiose toscane o romane, solo fosse nato qualche secolo fa.

Ieri si è impegnato in meno di un'ora a produrre un busto in argilla, una performance non nuova nel mondo, ma sempre di grande effetto, Bravo.

Antonella Daffinoti dal canto suo, con una poesia a tratti semplici, trova beneficio da questa performance con l'artista plastico, perché nella sua poesia, chiamate ieri dal poeta Giuseppe Gangemi semplice e che sembra non stare molto legata alla realtà, una critica positiva, ma chiaramente dura alla Gangemi, la semplicità non significa inutilità, la poesia di Antonella porta con se umanità e sensibilità malinconiche, anche se "non crude come Leopardi o Pascoli" ci ricorda il mediatore Cordì, ma delicate, forse nell'intuito di rivolgersi al suo io, molto legato alla fragilità umana, che naturalmente da un realista quale Gangemi è, viene giustamente indicato come semplice.

Antonella nella sua creazione come fece nel passato con altre sue produzioni, ripercorre una strada, lontana dai problemi del mondo, ma intrinseca dell'analisi dell'anima, delicata, a volte anche con piacevoli sensazioni, alla ricerca de se stessa.

Ecco ... questa è l'impressione che ha dato a me ..., leggendo i suoi scritti, da scrittore a scrittrice sento nella sua opera una leggerezza, che si contrappone con il mio essere ardito, lottatore indomito, sfrenato difensore del giusto. 

Lei invece, attraversa il mondo senza sfiorarlo, ma toccando gli animi che necessitano, maggiormente di delicatezza e non di cruda realtà.

Alla fotografia dei bombardamenti a gaza contrappone un mazzo di fiori.

I suoli lavori come il "I pensieri di Dafne" o "In volo verso l'Infinito" e ancora "Viaggio nei Giardini del Cuore" e infine "Gemma dagli occhi Ambrati" solo per citarne alcuni, si uniscono a questo ultimo lavoro definendola una poesia vicina al "Dolce Stil Nuovo" meno rimata chiaramente, ma molto desiderosa d'amore, che sicuramente non è stato ancora appagato, ma che Lei cerca attraverso il silenzio, il sogno ed il respiro della passione, con certezza le giuste "Connessioni Mentali".

Ad Antonio Chirico dico solo che la serata mediata da Gianfranco Cordì, con spunti critici, ma principalmente ricordando illustri personaggi, filosofi e creando connessioni importanti e contrastanti, e al declamare da parte di Giuseppe d'Elia le poesie di Antonella con una splendida scelta musicale, dona ai cittadini di Catona un'opzione culturale di tutto rispetto e chi era presente ha potuto visualizzare tra poesie e creazione artistica un vero momento di leggerezza e creatività, molto lontano dai problemi, guerre e cronache, che ci tormentano nella nostra giornata.

Ieri tra il pubblico assieme al giornalista di U Riggitanu e allo scrittore e poeta Gangemi c'erano Reggini interessati all'arte e alla poesia, che spero di rivedere in maggior numero nelle prossime realizzazioni, dell'associazione RinasciAMO Catona, l'incontro tra le persone, le arti e la cultura sono l'unica arma che abbiamo contro la disumanizzazione della tecnologia, non dimenticatevelo.

Complimenti ad Angela e Antonio per il lavoro certosino che con il tempo darà i frutti meritati.

Djàvlon