Apuleio a Processo

24.11.2024

Venerdì 29 novembre 2024 alle ore 18:00 Sala Conferenze del MArRC a Reggio Calabria

UN CASO DI MAGIA TRA MONDO ANTICO E TRADIZIONE CRISTIANA: APULEIO A PROCESSO - SALA CONFERENZE-Museo Archeologico Nazionale Di Reggio Calabria

Storia di Apuleio

L'idea fu senz'altro brillante quanto irreale: accusarlo di magia e di aver stregato con filtri d'amore e pozioni ancestrali la povera Pudentilla, al fine di farsi sposare, accaparrarsi la dote tramite legale testamento e poi salpare per nuovi lidi.

Apuleio nel 158 d.C. aveva circa trent'anni, ma aveva già una buona esperienza di vita alle spalle e, soprattutto, un'ottima retorica. Venne convocato quindi a processo a Sabrata, presentandosi di fronte al proconsole Claudio Massimo. L'accusa di crimen magiae poteva significare la pena capitale, secondo le leggi vigenti (la Lex Cornelia de sicariis et veneficis). A chiamarlo in causa, il figlio minore di Pudentilla e fratello di Ponziano, Sicinio Emiliano, con lo sprone del resto della parentela.

Dicevamo, il nostro era un ottimo retore, e probabilmente si divertì anche un po' nel preparare da solo la propria difesa.

Questa Apologia o Pro se de Magia è arrivata fino a noi nella forma rimaneggiata e messa per iscritto da Apuleio stesso a seguito del processo, presentandoci un'affilata orazione in cui, tra aneddoti e digressioni, l'autore scala la strada verso la propria assoluzione. È un documento di grande interesse, non solo per la letteratura latina, ma anche per lo studio della retorica giudiziaria coeva.

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Per quelli interessati un ottima discussioni sulle radici, del nostro mondo.

Sperando che ci concedano di continuare a favorirne.