Ben Vivere 2023, ma è proprio cosÌ?

02.10.2023

Un buon giornalista, legge sempre gli articoli dei suoi colleghi, molte volte ci trovi cose che ti erano scappate nella pubblicazione della stessa notizia e se puoi, vai a ricercare la fonte, per verificare se hai sbagliato tu o se la tua fonte non ti ha aiutato molto. 

Molte volte però la ricerca ti leva a fare gli stessi passi della fonte e scopri cose realmente interessanti.

Proprio leggendo Adnkronos scopro che durante il Festival Nazionale dell'Economia Civile, viene presentata la ricerca del Ben Vivere in Italia 2023.

Chiaro non l'hanno presentata al sud, ma a Firenze proprio l'altro ieri, in occasione della 5ª edizione del Festival Nazionale dell'Economia Civile.

La 5ª edizione del "Rapporto sul BenVivere delle Province Italiane 2023: Classifiche, indicatori ibridi, benessere soggettivo, partecipazione e invecchiamento attivo" .

Nell'articolo si legge, tra le atre cose: 

{Lo studio - curato da Leonardo Becchetti, Dalila De Rosa e Lorenzo Semplici, è realizzato dalla Scuola di Economia Civile in collaborazione con "Avvenire" e con il contributo di Federcasse e Confcooperative, - contiene le nuove classifiche sul BenVivere e sulla Generatività delle Province italiane, che non registrano miglioramenti significativi fra le macroaree del Paese rispetto allo scorso anno. Considerando qualche piccola eccezione relativamente al punteggio e alla performance della singola provincia, nel complesso il Sud non ha recuperato sul Nord e sul Centro e quest'ultimo non ha recuperato sul Nord.

Per quanto riguarda, nello specifico, la classifica 2023 del BenVivere, al primo posto si conferma, ancora una volta, Bolzano, pur perdendo 0,13 punti rispetto all'anno scorso. Completano il podio, come nel 2021, Pordenone (+3 posizioni rispetto al 2022) e Prato (+2). Scendono, invece, Firenze e Siena (entrambe -3). Questa la top 10: Bolzano, Pordenone, Prato, Milano, Firenze, Siena, Trento, Ancona, Bologna, Gorizia. Le province che hanno migliorato di più (15 posizioni) rispetto al 2022 sono Sud Sardegna, Sondrio, Bergamo, Rimini, Terni e Alessandria.

Chiude la classifica 2023 Crotone, che perde 3 posizioni rispetto all'anno precedente. Nella flop 10, oltre alla provincia calabrese, anche Reggio Calabria, Caltanissetta, Foggia, Taranto, Napoli, Benevento, Nuoro, Caserta e Vibo Valentia. Una preoccupante presenza, quindi, per le provincie del sud Italia.}

Ultimamente però, e parlo di svariati anni, non ho molto rispetto degli articoli di "Avvenire", specialmente quando parlano dell'estero e del sud. Parlo delle bugie su Brasile, Cile, Argentina e Venezuela, con fonti false e gestite politicamente, quindi sono andato a cercare qualcuno che mi spiegasse quello che hanno fatto, e se c'erano altre ricerche più attendibili.

Ho dato ai ricercatori, le prime e le ultime province, stilando una ricerca su 13 punti:

1) Location (soddisfazione visiva percepita); 2) Qualità del cibo; 3) Tradizione; 4) Educazione Ambientale (Pulizia, qualità ambientale), 5) Organizzazione; 6) Comportamento civile (educazione, preconcetto, razzismo ecc...); 7) Simpatia e Cortesia; 8) Percezione per il futuro di qualità di vita; 9) Qualità Clima Tempo; 10) Storia e Cultura; 11) Arte; 12) Amministrazione pubblica; 13) percezione di sicurezza.

Chiaramente ho tolto il fattore economico che al Sud sembra un grande problema, ma secondo certi parametri, la ricchezza è vista in maniera differente, con la pandemia anche al Nord non si scherza, al Sud per lo meno le file della fame non ci sono state, o per lo meno non come al nord.

Ma tornaimo alla NOSTRA ricerca, bene la nostra fonte che non è l'Avvenire, stila una classifica ben differente.

Certo Reggio Calabria rimane all'ultimo posto nei punti 4, 5 , 6 e 12, non avevamo bisogno di una ricerca per saperlo, ma nella NOSTRA classifica di queste 20 città il risultato pur con queste disgraziate gestioni, rimane interessante con Bologna al primo posto, ma Reggio Calabria al decimo e Crotone undicesima, con possibilità di crescere entrambe molte posizioni se verrà confermato l'investimento del Ponte sullo Stretto e del completamento della autostrada e duplicazione della Ferrovia Ionica.

Inclusi, chiaro gli investimenti sugli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria.

Insomma se gli amministratori locali decidono di non fare più boiate e i cittadini apprendessero un poco di comportamento civico, tipo: "gettare la spazzatura correttamente, raccogliere i bisogni dei loro animali, parcheggiare correttamente e non sui marciapiedi, smetterla di usare il clacson della macchina come se fosse incollato alle mani, pagare il giusto ai funzionari ecc... " potremmo evitare di farci classificare da queste ricerche tendenziose sempre negli ultimi posti.

Il Ponte non basta, ci vuole organizzazione e rispetto con gli altri, "arte, storia, cultura, cibo, tradizione, clima e panorami li abbiamo già", adesso tocca a noi fare il resto.