Blackout in Spagna, Portogallo e Francia cosa fare se succede da noi?

29.04.2025

Alcune volte mi sembra di vivere nell'isola lontana, ma non siamo così lontani da quello che succede in europa e nel mondo lo sapete?

Dobbiamo prepararci sempre.

Blackout in Spagna, Portogallo e Francia: cosa è successo e quali sono le ipotesi

Lunedì, poco dopo mezzogiorno, un blackout ha colpito gran parte di Spagna e Portogallo, lasciando milioni di persone senza elettricità per ore. L'origine del guasto è ancora incerta, ma si stanno valutando diverse ipotesi.

Tutto è iniziato alle 12:33, quando un calo improvviso della produzione di energia — circa 15 gigawatt in cinque secondi, il doppio della potenza delle centrali nucleari spagnole — ha destabilizzato l'intera rete iberica, connessa a quella europea. Il sovraccarico ha portato alla disconnessione dalla rete continentale attraverso la Francia, causando il collasso dell'intero sistema elettrico della penisola.

Le cause restano sconosciute. Il primo ministro Pedro Sánchez ha dichiarato che «nessuna ipotesi è esclusa».

Tra le ipotesi:

  • Evento meteorologico: inizialmente si è parlato di un raro fenomeno atmosferico, ma la stessa società portoghese REN ha poi ridimensionato l'ipotesi.

  • Attacco informatico o sabotaggio: ipotesi ritenuta possibile ma al momento non supportata da prove. La vicepresidente UE Teresa Ribera ha escluso segnali concreti di un attacco, ma alcuni esperti restano cauti. Due gruppi — uno filorusso (NoName057), l'altro filopalestinese (DarkStorm) — hanno rivendicato l'attacco, senza però fornire prove.

  • Guasto tecnico: secondo l'Agenzia UE per la cybersicurezza, le indagini puntano verso un malfunzionamento tecnico, forse legato a un sovraccarico e al mancato funzionamento dei sistemi di sicurezza.

Il blackout ha messo in evidenza la fragilità delle infrastrutture elettriche moderne. E se fosse solo l'inizio? Nessuno parla degli effetti di lungo termine, né del rischio — reale — di restare senza energia per giorni o settimane a causa di eventi naturali o interventi umani più profondi, come tempeste solari o modifiche geologiche.

BLACKOUT: COSA DEVI SAPERE IN CASO DI INTERRUZIONE DI ENERGIA

I blackout elettrici sono eventi improvvisi che possono colpire chiunque, causando disagi anche gravi. Che siano dovuti a eventi naturali, guasti tecnici o errori umani, queste interruzioni mettono a dura prova la nostra quotidianità. In un mondo dipendente dall'elettricità, anche un breve blackout può bloccare comunicazioni, dispositivi, trasporti e servizi essenziali.

Ma niente panico: con le giuste informazioni e un po' di preparazione, è possibile affrontare un blackout con serenità. Questa guida offre consigli pratici su come prepararsi, gestire l'emergenza e sfruttare eventuali impianti fotovoltaici con accumulo, utili per garantire una certa autonomia energetica.

INDICE

  • Come riconoscere un blackout

  • Cause comuni

  • Pericoli e conseguenze

  • Quanto è probabile in Italia

  • Cosa fare durante un blackout

  • Misure adottate dal governo

  • Prevenzione

  • Fotovoltaico e accumulo

  • 5 consigli pratici

  • Considerazioni finali

  • FAQs

COME RICONOSCERLO?

Verifica se la corrente è assente solo da te o anche nel quartiere. Se non funzionano internet, rete fissa e dispositivi elettronici, e le radio confermano l'interruzione, si tratta probabilmente di un blackout.

CAUSE PRINCIPALI

  • Eventi climatici estremi

  • Guasti o sovraccarichi della rete

  • Cyber-attacchi o sabotaggi

  • Malfunzionamenti tecnici

  • Tempeste solari

  • Manipolazioni di mercato

PERICOLI E CONSEGUENZE

Un blackout può interrompere i servizi essenziali: comunicazioni, trasporti, sanità, sicurezza e forniture alimentari. Anche i sistemi fotovoltaici si disattivano, a meno che non siano dotati di accumulo. Senza corrente, ospedali, semafori, bancomat, frigoriferi e mezzi pubblici smettono di funzionare. L'impatto economico è significativo.

QUANTO È PROBABILE UN BLACKOUT IN ITALIA?

Grazie al PESSE (Piano di Emergenza per la Sicurezza del Sistema Elettrico), l'Italia ha un sistema che prevede interruzioni controllate in caso di emergenza. Tuttavia, nessuna rete è immune da guasti o eventi eccezionali. Prepararsi resta la soluzione migliore.

COME PREPARARSI

Pensa a un blackout come a un campeggio di due settimane. Ecco cosa serve:

  • Piano familiare: stabilisci ruoli e punti di ritrovo.

  • Scorte: acqua (35 L a persona), cibo non deperibile, attenzione a bambini, anziani e animali.

  • Illuminazione: torce, candele, batterie.

  • Cucina: fornello da campeggio, alcol denaturato.

  • Radio a batterie o manovella: per aggiornamenti.

  • Kit di pronto soccorso: con farmaci essenziali.

  • Contanti: almeno 100€ a testa, in tagli piccoli.

  • Igiene: dentifricio, carta igienica, sapone, sacchetti per rifiuti.

SISTEMI FOTOVOLTAICI E ACCUMULO

Durante un blackout, i pannelli fotovoltaici si spengono per sicurezza. Tuttavia, se dotati di sistemi d'accumulo (come SolMate di EET), possono alimentare dispositivi essenziali tramite prese dedicate.

IN SINTESI

Prepararsi a un blackout non significa vivere nella paura, ma agire con consapevolezza. Un kit ben fornito, un piano familiare e magari un sistema d'accumulo possono fare la differenza.

COSA FARE DURANTE UN BLACKOUT

Mantieni la calma e segui questi passi:

  1. Verifica la causa: controlla se il problema è solo tuo o generale. Se solo in casa, controlla il contatore o eventuali interruttori scattati.

  2. Disconnetti gli apparecchi elettronici: per evitare danni da sbalzi di corrente al ritorno dell'elettricità.

  3. Usa torce, non candele: le torce sono più sicure e durano di più.

  4. Ascolta le radio a batterie o a manovella: per aggiornamenti ufficiali.

  5. Evita di aprire il frigorifero: conserva il freddo il più possibile.

  6. Mantieni calore o fresco: usa coperte o indumenti a strati d'inverno; chiudi tende e finestre d'estate.

LE MISURE DEL GOVERNO

In caso di emergenze gravi, l'Italia può attivare il PESSE, che prevede:

  • Interruzioni programmate e a rotazione, limitate a 90 minuti.

  • Esclusione di strutture critiche come ospedali e caserme.

  • Comunicazione attraverso i media.

Finora non è mai stato necessario attivarlo, ma è sempre pronto all'uso.

COME PREVENIRE

Non possiamo evitare un blackout, ma possiamo essere pronti:

  • Mantieni sempre una scorta minima di acqua e cibo.

  • Fai controlli regolari al tuo impianto elettrico.

  • Considera soluzioni off-grid (accumulo, generatori, batterie).

  • Educa la famiglia a gestire la situazione con calma.

5 CONSIGLI PRATICI PER SOPRAVVIVERE A UN BLACKOUT

  1. Prepara una "scatola blackout": torce, batterie, radio, fiammiferi, candele, documenti importanti.

  2. Tieni il cellulare carico: e magari un power bank sempre pronto.

  3. Installa un impianto fotovoltaico con accumulo: una buona soluzione per avere energia di riserva.

  4. Non aspettare l'emergenza: preparati in anticipo, quando tutto funziona.

  5. Coinvolgi amici e vicini: condividere risorse e informazioni può fare la differenza.

CONSIDERAZIONI FINALI

Viviamo in una società che dà l'energia per scontata. Un blackout ci ricorda quanto sia importante essere autonomi, almeno per i bisogni essenziali. Investire in conoscenze, buone pratiche e magari in un piccolo sistema di accumulo può proteggerci dai disagi e restituirci un po' di controllo.

FAQ

1. Quanto può durare un blackout?
Dipende dalla causa. Da pochi minuti a diversi giorni in casi estremi.

2. Il mio impianto fotovoltaico funziona durante un blackout?
Solo se hai un sistema di accumulo e inverter con funzione backup.

3. È utile una radio a batterie?
Sì, è fondamentale per ricevere notizie ufficiali se le reti mobili sono down.

4. L'Italia rischia davvero blackout gravi?
Il rischio è basso, ma la preparazione resta fondamentale, anche Spagna, Portogallo e Francia pensavano di avere bassi rischi.

5. Un sistema di accumulo domestico di energia è importante?

Si e costa come un buon elettrodomestico, i prezzi variano: da 2.000 € in su, ma alcuni sono plug & play e installabili senza tecnici, per chi può un'opzione fondamentale.

Andrea Ruggeri