Colpevoli o Innocenti?

03.09.2023

Certo che se uno giudicasse le azioni per il solo comportamento delle persone, Saladini e Cardona, sarebbero alla forca.

Il primo in pieno dramma Reggina si fa le meritate vacanze di lusso tra Capri e Formentera. Il secondo tace sino alla condanna definitiva, eppure era grazie alla Sua rappresentatività che le persone avevano creduto nel miracolo.

Insomma un gran casino, Felice Saladini non appare a Reggio Calabria dalla conferenza del 12 giugno per celebrare l'omologa che ha fatto incazzare molta gente e prima ancora non era presente dal 19 maggio. Da quel giorno, ormai quasi quattro mesi fa, Saladini non è mai più tornato a Reggio Calabria, esclusa come dicevamo la parentesi della "stupida" conferenza stampa del 12 giugno.

Felice, non è mai stato triste come lo erano i tifosi della Reggina, anche perché, come dicono i colleghi di strettoWeb "La sua è stata una pazza estate" a Capri (perché non a Scilla, Tropea, Roccella?), il 16 agosto poi si presenta abbronzatissimo e sorridente, negli studi di Sportitalia per la famosa intervista di tutta la vicenda, per poi tornare in vacanza (non al Calajunco di Reggio Calabria) ma in Spagna a Formentera da dove come dicono i colleghi "ha seguito in riva al mare e a bordo piscina quello che a Reggio Calabria era un dramma per decine di migliaia di persone durante l'udienza, e poi la sentenza, del Consiglio di Stato che ha decretato la fine della Reggina Calcio".

Già così ci sarebbe la condanna popolare, mentre noi soffriamo per le tue azioni, tu ti diverti e poi hai il coraggio di dirci che ci hai salvati.

Però la cosa non è proprio così semplice anche a livello di azione, o sei ingenuo, o sei proprio un filibustiere.

Aspetti le sentenze e non agisci, anche se tolgono alla Reggina i punti, poi il giorno della scomparsa di uno degli uomini che hanno fatto la storia degli ultimi 30 anni dell'Italia, fai una scellerata conferenza stampa gioendo sulla sentenza di omologa del tribunale (invece di startene zitto e di approfittare il momento di lutto e commozione generale per ringraziare del silenzio ricevuto). No quel giorno ti metti contro la politica, il governo, il ministro dello sport e il presidente del Coni.

Qui entra Cardona, che avrebbe dovuto tenerlo a bada, visto che era l'immagine garantista, quella che avrebbe dovuto essere il cuscinetto dei problemi, quello che doveva impedire la cordata contro la Reggina, invece partecipa alla conferenza e li perde tutto il suo potere, come Superman con la kriptonite o Sansone senza i suoi capelli.

Cardona scopare come Saladini, e lì Cellino capisce che il Brescia, che ha perso sul campo la B da una calabrese, può rientrare dalla porta principale, distruggendo un'altra calabrese ... la Reggina.

Su Cellino, ci vorrebbe un trattato di strategia, corruzione passiva degli elementi (forse bruciati), cattiveria e amore allo stesso tempo, ma principalmente capacità e caparbietà di arrivare all'obbiettivo, non importa come, se rubando di notte le galline o utilizzando tutti i sistemi disponibili e non . Bisogna però dire che se fosse Lui a capo della Reggina sicuramente non ci avrebbero mai ribassato, ma la nostra etica e morale forse sarebbero scese ancora più in basso che la serie D.

Torniamo a Cardona. Se su Saladini la colpa esiste, non solo nelle strategie (non paga) anche se glielo dicono chiaro tutti "se non paghi ti ribassiamo" e poi continua a cercare di giustificare la stessa cosa sino alla fine come un disco rotto.

Per Marcello Cardona, dicevo il discorso è diverso, LUI era la garanzia, scomparso anche Lui sino alla conferenza stampa del 1 settembre, per lo meno è riapparso, con aria un po spavalda, come quello che ti dice, mah!? Io pensavo che era tutto bello, e invece non era così, e allora? O sei un pirla? (come risponde Lui a Peppe Caridi di StrettoWeb), oppure sei "colpevole", nelle migliori delle ipotesi, sei come il carabiniere che non ha saputo difenderti, facendosi raggirare.

Ma anche noi tifosi e giornalisti non possiamo essere totalmente innocenti, abbiamo osannato un personaggio come Luca Gallo dandogli addirittura la cittadinanza onoraria, poi trasformando Felice Saladini nel nuovo salvatore della Reggina, usando il nome di Cardona a garanzia, e adesso tutti noi saremmo pronti ad abbracciare il nuovo salvatore.

La Reggina ha bisogno di contare su se stessa, il nome lo ha costruito con anni di storia, i tifosi siamo noi e faremmo salti mortali per la nostra squadra, e per non ripetere gli stessi errori, dobbiamo ricostruire il resto partendo da chi la ama e non da estranei interessati solo a sfruttarla.

L'unica cosa che io chiederei, un comitato di illustri tifosi, per controllare tutto quello che succede, non sarebbe male, la garanzia deve essere data da tutti noi e non da chi poi, con una conferenza stampa si libera delle sue colpe.

Forza Reggina sempre