Dialettiamoci a Reggio

05.03.2023

Alla presenza del sottoscritto, in una suggestiva sala degli antichi circoli ferroviari, tra murales e oggetti della storia delle ferrovie e libri di poesie, una serata all'insegna della poesia dialettale reggina e non solo. Musica, canzoni, prosa e poesie anche in messinese e italiano.

Una serata realmente interessante organizzata da Pino Strati Presidente dell'Associazione Incontriamoci Sempre, e dai suoi associati, della quale orgogliosamente faremo parte anche noi in breve. Interessante, anzi direi emozionante e ben organizzata, con poesie in dialetto reggino, guarda caso "U Riggitanu"decantate e scritte da Nino Cotroneo, Francesca Tuvani, Nino Bonaccorso, Nuccia Foti, Tonino Magenta, Tania Galletta (poesia esclusiva per l'evento in dialetto messinese), Giuseppe Sergi, Nuccia Neri, Giuseppe Ambrogio, Pat Porpiglia, Giuseppe Anastasi (in italiano e siciliano) e Alessandro Calcaramo (figlio del noto scrittore di poesie Pasquale Calcaramo). Ben presentato da Elena Festa e Peppe Cambera, alla chitarra e fisarmonica Adolfo Zagari, con la vocalista Caterina Zema, che con l'ultima canzone suonata e cantata da lei ha ricevuto per lo meno quasi 2 minuti di applausi. 

Tanta gente, vino e degustazioni (il salame nostrano era veramente delizioso), cosa che consiglio a Pino Strati di rifare, magari stringendosi un po.

Bravissimi i poeti, come vi invidio.

Alessandro Calcaramo, ottimo chitarrista ci ha fatto un regalo bellissimo il libro "Cosi chi Capitannu" (Cose che Capitano) con le poesie del papà Pasquale recentemente scomparso, ma vivo nella sua poesia.

Mia nipote mi ha chiesto: "c'era gente con gli occhi chiusi??"e io gli ho risposto "Si, alcuni, come il nonno,  ascoltano le poesie ad occhi chiusi, perché così si immergono nel profondo delle parole della poesia e si assapora di più la sua essenza", Grazie Pino e grazie a tuti quelli che ci ricordano che l'arte, nelle giuste dosi,  è come il vino, ci ci fa vivere felici.