Discriminazione di Stato

26.09.2023

Il principio di uguaglianza formale e il divieto di discriminazione

Il principio di eguaglianza formale ha trovato riconoscimento per la prima volta nelle Costituzioni ottocentesche, nelle quali era inteso nel senso di eguale soggezione di tutti dinnanzi al diritto, senza distinzioni legate al titolo, al grado o all'appartenenza ad una determinata classe sociale o alla posizione di autorità rivestita.

Il riconoscimento della pari dignità sociale comporta che tutti i «poteri» e le «autorità», come la pubblica amministrazione o il potere giudiziario, sono egualmente soggetti al diritto e alla legge. Si pensi all'art. 101 Cost. che impone la soggezione dei giudici alla legge e all'art. 97 Cost. che prescrive l'imparzialità dell'amministrazione, obbligando i pubblici funzionari al rispetto delle leggi.

Le Costituzioni moderne hanno ampliato il significato del principio e, in primis, l'art. 3, comma 1 della Costituzione italiana, individua alcuni criteri che non possono formare oggetto di discriminazione, in quanto riguardano aspetti strettamente connessi all'identità dell'individuo: il sesso, la razza, la lingua, la religione, le opinioni politiche, le condizioni personali e sociali.

Esistono quelle della scelta sessuale, quelle in tutela degli obesi e delle minoranze in generale, ma qui oggi parleremo della "Discriminazione di Stato" avvenuta anche qui a casa nostra e lo sapete bene di cosa parlo.

Ma questo problema non è solo in Italia.

Qualcosa, oltreoceano, molto pesante durante le pazzie pandemiche o ingiuste privazioni per chi, nella sua libertà, ha scelto di non iniettare il siero magico, di mascherarsi, sotto false protezioni per se e per gli altri, stanno iniziando a essere denunciate. 

Ormai i problemi sanitari e le morti per problemi post-siero sono alla vista di tutti e istituti come quello della GranBretagna ormai lo dichiarano apertamente, con fatti e numeri e le case farmaceutiche chiaramente non riescono più a nasconderlo, come di fronte alla domanda dell'eurodeputato olandese Rob Ross, dove la responsabile per i mercati internazionali di Pfizer, Janine Small, è costretta ad ammettere che l'azienda farmaceutica non ha mai testato il vaccino per fermare la trasmissione del virus.

Tutti ricordano poi le parole di Danielle Smith, giornalista e governatrice dello stato canadese dell'Alberta, che accese in ottobre 2022 i riflettori su quelle persone che, per colpa delle restrizioni dovute al siero, hanno perso il lavoro e la cui autonomia è stata limitata dalla legge. 

Ovvero: Discriminazione di Stato.

"La comunità che ha affrontato le maggiori restrizioni alle proprie libertà nell'ultimo anno è stata quella che ha scelto di non vaccinarsi, non credo di aver mai vissuto in vita mia una situazione in cui una persona sia stata licenziata dal suo lavoro o non le sia stato permesso di guardare i suoi figli giocare ... o non le sia stato permesso di andare a trovare una persona cara in un ospedale o in una casa di cura, o non le sia stato permesso di salire su un aereo per andare dall'altra parte del Paese a trovare i suoi familiari o anche per viaggiare oltre il confine".

Un gruppo di persone verso cui non si può che esprimere solidarietà: "Sono stati il gruppo più discriminato che io abbia mai visto in vita mia. È un livello di discriminazione piuttosto estremo, quello a cui abbiamo assistito. Non tolgo nulla alla discriminazione che ho visto negli altri gruppi ...... , ma questo è stato un periodo straordinario, in particolare nell'ultimo anno. E voglio che le persone sappiano che lo trovo inaccettabile, che non creeremo una società in cui la segregazione opera sulla base di una scelta medica".

Beh. !? Parleremo dopo di queste frasi, a cosa allora esattamente ci riferiamo beh?! Prima che ricominci nuovamente la "Discriminazione di Stato" a ricordare cosa hanno fatto in Italia e in tantissimi paesi del Mondo, una vera e propria "Shoah Sanitaria", (parola derivante dalla lingua ebraica e utilizzata nella Bibbia con il significato di catastrofe, disastro e distruzione) e che non vogliamo mai più che accada.

La Discriminazione di Stato, fatta contro gli Ebrei in Germania, Spagna, Italia, Ungheria Slovacchia e Polonia. Ma anche in Francia, Olanda e Belgio (cancellate dopo la fine dell'occupazione tedesca), Ucraina, Norvegia ecc... quella contro gli indiani e afro-americani negli USA, 100 milioni di morti solo tra gli indiani. Quella contro gli Armeni in Turchia, solo per citarne alcune e quella contro chi non voleva il siero magico durante la pandemia in Italia e in tantissimi paesi.

È di pochi giorni fa la dichiarazione ufficiale che il virus è stato creato in laboratorio e non dai pipistrelli,  e quando uno crea in un laboratorio un virus e lo sparge nel mondo, ha un solo e unico obbiettivo, quindi facciamoci un mea culpa e cancelliamo per sempre questa brutta pagina, magari chiedendo scusa ai vivi e vivendo con il rimorso di non aver confortato i morti.

Tutte "Discriminazioni di Stato" che non possiamo permettere che succedano un'altra volta.