Dobbiamo ringraziare di essere schiavi?

02.03.2024

Le manganellate ai ragazzi, (aggiungo io "gli idranti a quelli che si rifiutavano di vedersi rubare il proprio diritto di scelta, sul proprio corpo",  è solo un episodio sporadico, un fatto grave ma isolato. Ci sono persone che invece ogni giorno vengono bastonate a sangue ed umiliate, crocifisse e nessuno si accorge di loro, nessun opinionista si erge a loro difensore. Se puntiamo a fare diventare i ricchi sempre più ricchi, i poveri saranno sempre più schiavi!

Ce lo scrive su Facebook Fulvio Cama, alcune volte troppo sul No su alcune cose, ma sicuramente un talento per la nostra terra.

Una riflessione che mi ha colpito, non tanto per quello che poi scriverò, ma per non averlo scritto prima.

"Attraversando la città in bici a tarda sera mi sono definitivamente reso conto che non tollero più la vista dei lavoratori delle delivery. Proprio mi vergogno a guardarli. Questa sì che in effetti è la società urbana signorile di massa: si vogliono servizi di lusso pagandoli come se non lo fossero. Volete che un essere umano attraversi la città in bici con qualsiasi condizione meteorologica per portarvi a casa il sushi? Bene, benissimo, ma dovete pagarlo più di un taxi, non come un biglietto del tram. E' una cosa indecorosa, davvero. Altro che graffiti, questa sì che è un'abominevole mancanza di decoro."

Chi l'ha scritto è un giornalista di "Quello che i TG non dicono" e mi trova d'accordo, anche se questa "falsa modernità" che rende le persone che ci lavorano veri e propri "schiavi contenti' (per lo meno nella propaganda), sono colpa dei sindacati, accettando corporazioni mondiali che sfruttano l'individuo al massimo, vendendo servizi (di cui pagano poche tasse) a discapito dei lavoratori, accettando accordi quadro vergognosi, redditi in discesa vertiginosa e una disparità sociale da far paura. 

I sindacati e i partiti che si dicevano del lavoratori, solo seguendo battaglie politiche inutili per i lavoratori, abbandonandoli o peggio essendo LORO i carnefici e i capi di questa schiavitù moderna.

Non meno bene anzi peggio qui da noi dove, oggi, intervistando a Scilla, un ragazzo che ha lavorato l'estate passata, una media di 10 ore al giorno senza un giorno di sosta e guadagnando 1100 euro o 3,7 Euro l'ora, compresi gli straordinari (in Germania dove i lavoratori si lamentano per i prezzi e la mancanza di incentivi lo stipendio minimo è di 9,60 € all'ora), guardandomi fisso negli occhi mi diceva "mi viene da piangere, ma devo ringraziare il mio compare che me l'ha trovato, o come pagavo l'affitto e il mangiare ora?" .

Nel 2022 il sindacato usb aveva portato avanti un'iniziativa anche qui in Calabria.

La campagna di sensibilizzazione organizzata dall'Usb denominata "Cercasi schiavo" era approdata in Calabria, anche con proteste sotto la sede dell'Ispettorato del Lavoro a cui i sindacalisti hanno chiesto un incontro: «Noi vogliamo confrontarci con le strutture preposte ai controlli per cercare di capire quali sono le strategie che si possono adottare, se si può collaborare in ordine a queste continue segnalazioni ma soprattutto cercare di debellare questa piaga perchè al di là della narrazione c'è un Paese reale che parla di lavoratori sfruttati e sottopagati»

Ma poi, finite le campagne elettorali finite le rivendicazioni.

Stipendio minimo o no, bisogna creare un tetto minimo di guadagno e uno di spesa e cancellare questa vergogna dove nel 2024 "dobbiamo ringraziare di essere schiavi".