Edward Lear, se ne parla a Reggio Calabria

09.11.2023

L'associazione culturale Le Muse "Laboratorio delle Arti e delle Lettere" di Reggio Calabria si appresta al suo settimo appuntamento di questa nuova programmazione 2023/2024, evento con cadenza settimanale che per questa domenica 12 novembre alle ore 18, prevede presso la Sala D'Arte Le Muse di via San Giuseppe 19, un incontro con una conversazione dedicata ad uno dei più grandi scrittori e viaggiatori Edward Lear.

Il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti, ricorda come tale manifestazione rientra in una serie di manifestazioni che vogliono fare memoria di figure importanti che hanno avuto a che fare con la storia e la cultura calabrese. Proprio per questo è stato invitato a conversare con il pubblico, il prof. Raffaele Gaetano, tra i massimi esponenti della cultura nazionale che ha approfondito con studio, passione e competenza l'opera grafica di Edward Lear contribuendo con la pubblicazione di importanti testi dal valore scientifico come "Per la Calabria selvaggia" (Laruffa), "Edward Lear. Cronache di un viaggio a piedi nella Calabria del 1847" (Laruffa).

I Giornali di viaggio in Calabria e nel Regno di Napoli di Edward Lear rappresentano un capolavoro senza tempo della letteratura di viaggio, sorta di zibaldone di ritratti abbozzati che sanno scivolare dalla malizia bonaria al comico e specola sul carattere delle popolazioni meridionali. Allineano anche un corredo di venti illustrazioni topografiche di romantica elezione, il che ne ha fatto un libro nel libro di eccezionale valore artistico-documentario. Qui si propone la traduzione dei capitoli di soggetto calabrese allestita anni fa da Giuseppe Isnardi – che Lear conobbe ancora bambino a Sanremo – in un forbitissimo stile letterario e fiorito capace di restituirci una terra ancora primitiva, arcaica, ingenua. Il tutto affidato al prof. Raffaele Gaetano che nell'ampio e sorvegliato saggio introduttivo si è rifatto, oltre che alla pratica diretta dell'opera leariana, maturata in altre monografie di successo, a vasti giacimenti di diari, carteggi e memoriali depositatisi nel tempo sulla letteratura di genere.

Un'edizione che a dispetto dei clichés incistati nella tradizione svela i segreti di un classico che conosce tutti i colori della letteratura romantica, restituendoci il ritratto di un uomo travagliato nella sua irriducibile peculiarità di scrittore e paesaggista.
Inoltre Gaetano Sostenuto da una scrittura densa e incalzante, ricostruisce con lucidità lo zigzagare squinternato e picaresco dell'artista nell'antico Bruzio ospite di nobili eruditi, borghesi industriosi, autorità devote, religiosi anchilosati nel ruolo di lacchè, plebi anonime ridotte al ruolo di comparse di una rigida liturgia. Un'indagine minuziosa durata anni per la quale è richiesto al lettore uno sforzo emotivo, una partecipazione che si dispieghi negli interstizi del testo accendendo curiosità per un personaggio sempre pronto a colpire i luoghi comuni, le figure ipocrite, le banalità paludate. Un libro indispensabile per chiunque ami e studi la letteratura di viaggio.

Opera di Edward Lear
Opera di Edward Lear

Infine importante in questo contesto l'appello ad una partecipazione attiva alla manifestazione dei sindaci che rappresentano il cosiddetto "Sentiero dell'Inglese" ovvero lo spettacolare cammino nell'area grecanica calabrese, che ripercorre le orme del celebre artista e scrittore inglese Edward Lear.

 I comuni protagonisti di questo percorso sono Pentedattilo, Bagaladi, Amendolea, Gallicianò, Bova, Montebello, Roghudi Vecchio e Palizzi

Nel 1847 Lear era arrivato nell'allora Calabria Ulteriore Prima, per conoscere e scoprire questa terra quasi del tutto inesplorata da visitatori stranieri.

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Potremmo aggiungere alla nota dell'associazione anche uno spunto "misterioso" sulla figura di Lear, da molti locali personaggi dell'epoca, vista come una specie di spia, che riproduceva anche luoghi, alture ed edifici considerati strategici per la difesa.

Ricordiamo che la situazione del Regno delle Due Sicilie, nel periodo del suo viaggio in Sicilia e Calabria (considerate inespugnabili per le loro fortificazioni e promontori), il Sud Borbonico era dotato di uno straordinario patrimonio di ricercatori e tecnici (come sarà messo in evidenza dalla Riunione degli scienziati italiani di Napoli nel 1845) che per primo in Italia porterà due innovazioni tecnologiche strategiche nell'ambito della rivoluzione industriale: la macchina a vapore e le ferrovie. Una fortissima impressione fu destata dal varo, nel giugno del 1818, del Ferdinando I, che effettuò la sua prima traversata marittima verso Marsiglia nel settembre successivo. Allo stesso modo, come era accaduto per la navigazione a vapore, anche la prima linea ferroviaria italiana venne inaugurata nel Regno delle Due Sicilie, dal re Ferdinando II, il 3 ottobre 1839. Si trattava del celebre tratto Napoli-Portici. Senza contare le fabbriche, per questo e le materie prime agricole alimentari del sud.

Quindi tutti temevano l'evoluzione e l'innovazione scientifico tecnologica, ma pochi conoscevano veramente dove poter attaccare, annettere, distruggere tale situazione. Necessitava principalmente, la Gran Bretagna, patrocinatrice nel futuro delle vicende italiane, di informazioni.

Guarda caso proprio in quegli anni apparve un fantastico, illustratore interessato proprio a quelle aree.

Io lo reputo un grande e splendido artista dell'epoca, ma a pensar male, alcune volte non si fa peccato, e pur con riserbo tanti a quel tempo si ponevano dei dubbi, non subito, ma a seguito dei fatti avvenuti nel seguente decennio.

Dal 1842 al 1847 firmò centinaia di riproduzioni e scrisse moltissimo sia sulla Sicilia, sia sulla Calabria. Sulla Calabria le riproduzioni e gli scritti furono da lui pubblicate nel 1852 con il nome di 'Journals of a Landscape Painter in Southern Calabria'.

Tutto questo pochi anni prima della spedizione dei 1000, che unì si l'Italia, ma distrusse il Regno delle Due Sicilie, tecnologicamente molto avanzato per l'epoca. Vorrei ricordare anche, per chi non lo sapesse, che Garibaldi nato a Nizza (Francia) amico del Duca e Duchessa di Sutherland, in Lancaster amici della regina Vittoria, ricevette aiuto cospicuo e informazioni per la spedizione dei Mille. 

Lear fu maestro di pittura della regina Vittoria, e disegnatore della Royal zoological society.

Da qui i dubbi per alcuni storici, se Edward Lear era o no "una misteriosa spia inglese", noi intanto ci rifacciamo gli occhi con le sue splendide opere. 

Molti artisti nella storia furono spie e non per questo sono meno artisti, ricordiamo l'autore del Don Chisciotte Miguel de Cervantes, lo scrittore Francisco de Quevedo e Villegas e ancora più famoso il pittore Peter Paul Rubens.

Per i misteri passati dal oltre 170 anni "ormai" abbiamo tempo, in altre sedi per venirne a capo.

Fonti: Treccani; Wikipedia; famedisud.it.