Falcomatà: assicurare continuità amministrativa o difendere potere e stipendio?

09.10.2025

«Non mi dimetterò da sindaco per evitare che arrivi lo scioglimento del Comune e quindi il commissariamento. Arriveremo alla decadenza nei tempi previsti dalle normative, in modo da garantire continuità amministrativa e di governo sia al Comune che alla Città metropolitana, fino alle elezioni della prossima primavera». Con queste parole, Giuseppe Falcomatà, recentemente eletto al Consiglio regionale con la lista del Pd, conferma testualmente la notizia anticipata ieri da vari colleghi.

Lo stipendio lordo del Sindaco metropolitano di Reggio Calabria è di circa € 13.800 al mese. Se sommato alla funzione di sindaco della città, il compenso complessivo potrebbe essere superiore, certamente maggiore di quello di un consigliere regionale, pari a € 11.100 al mese. Non stupisce, quindi, che le malelingue insinuino come Falcomatà non voglia lasciare l'incarico anche per motivi economici.

Se poi si considerano i funzionari, gli assessori e le strutture sotto il suo comando, l'importanza delle funzioni comunale e metropolitana supera di gran lunga quella del semplice ruolo di consigliere regionale. Due palazzi amministrativi a disposizione, una città da governare (o maltrattare, secondo alcuni critici), e un potere molto concreto: tutto ciò mentre Falcomatà invoca il valore del voto popolare, nonostante a Reggio sia stato eletto perdendo da un candidato di Caulonia e nel suo partito arrivando secondo dopo il sindaco di una città dieci volte più piccola, senza contare il peso che avrebbe dovuto dargli la Città metropolitana.

Masaniello Pasquino