Firmate subito, il diritto a partecipare

07.04.2024

Perché U Riggitanu ne parla così apertamente, beh? Perché tempo fa all'estero ed esattamente in Brasile abbiamo passato la stessa situazione proprio noi.

Avevamo una lista per i comitati degli Italiani all'Estero, già eletta nelle consultazioni precedenti, e che aveva svolto un ottimo lavoro e ci hanno chiesto, pur essendo io personalmente il vice presidente uscente, di portare centinaia di firme di elettori con la cittadinanza italiana al consolato di San Paolo, in piena estate Brasiliana, durante le feste natalizie, cosa impossibile, visto che buona parte degli italiani erano in vacanza o in Italia e quelli rimasti tutti al mare, quindi lontano dalla città.

Pensate a come un elettore distante 1500 km dal consolato avrebbe potuto firmare? Fu una cosa inaudita, che continua a ripetersi ad ogni elezione.

Non servirono a nulla, a quel tempo, gli aiuti di altre liste, perché l'allora Console Italiano ci silurò cancellando addirittura 50% delle firme per via di falsi controlli.

Anche così mi emozionò l'appoggio ricevuto dal presidente dei pugliesi e dall'ex presidente del comitato che portarono, con le loro macchine personali, decine di italiani a firmare per noi.

Lo scontro democratico deve essere giusto e onesto come ha detto a Reggio Calabria, Stefano Bandecchi firmando proprio ieri per Terra, Pace e Dignità di Santoro. Noi visto che lui pur essendo coordinatore di Alternativa Popolare, un'altro partito, che non necessita di firme, ha mostrato come si fa la democrazia, faremo lo stesso invitandovi a firmare per Democrazia Sovrana e Popolare

Il secondo partito a rischio, infatti i partiti interessati alla raccolta delle firme sono quelli che non hanno un gruppo o un parlamentare eletto nel nostro Parlamento e quelli che non hanno parlamentari eletti nelle circoscrizioni italiane all'Europarlamento, cioè proprio Democrazia Sovrana e Popolare e Terra, Pace e Dignità.

Bandecchi firma per Santoro e per la democrazia.
Bandecchi firma per Santoro e per la democrazia.

A circa un mese dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste, una vera e propria corsa contro il tempo, è in atto, per raccogliere le firme necessarie. Una situazione che sta creando molte difficoltà ai partiti interessati che rischiano di essere esclusi dalla competizione elettorale.

A rischio c'è anche la pluralità della democrazia in Italia e in Europa?

Alcuni di noi con certezza, voteranno DSP, altri no, ma la democrazia è così che si fa, oppure è dittatura e di questa ne abbiamo già abbastanza.

DSP è una voce fuori da coro rispetto al mainstream di maggioranza e opposizioni, soprattutto - ma non solo - sulla guerra in Ucraina, sulla guerra di Israele a Gaza e su tante situazioni sconcertanti come la pandemia e le misure surreali espresse dai governi europei e italiani, sui morti da vaccino e infine su argomenti scottanti di cui non si vuole parlare.

Quindi deve partecipare, se non altro per non lasciare dubbi. Ci lamentiamo delle elezioni russe e poi non lasciamo la democrazia fare il suo corso in Italia?

Appena concluso il congresso nazionale di Democrazia Sovrana Popolare i duemila delegati hanno eletto i due leader Marco Rizzo, come Coordinatore Nazionale, e il calabrese Francesco Toscano, come Presidente. 

E' stato approvato il programma politico e lo statuto.

E subito sono iniziati i banchetti in tutta Italia per il raggiungimento della quota minima di 75 mila firme per la partecipazione alle Elezione Europee.

Vi segnaliamo dove si può firmare, ai banchetti in Italia di Democrazia Sovrana Popolare in questo link eccovi la lista, che ogni giorno viene aggiornato, ma i tempi sono corti, per far valere la democrazia anche queste azioni sono giuste e valide.

Alcune informazioni

Alle prossime elezioni europee si voterà sabato 8 e domenica 9 giugno. I seggi saranno aperti il primo giorno dalle 15 alle 23, e il secondo dalle 7 alle 23. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura delle urne.

Come si eleggono gli eurodeputati?

Come detto, non esiste una vera e propria legge elettorale europea applicabile in tutti gli Stati membri. L'unico metodo comune è l'uso del sistema proporzionale puro, per cui ogni partito ottiene un numero di rappresentanti che rispecchia esclusivamente il proprio risultato elettorale – il che disincentiva fortemente le coalizioni tra partiti. In Italia ci sono cinque circoscrizioni macro-regionali: Nord-ovest (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia), Nord-est (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia), Centro (Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo), Sud (Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia) e Isole (Sicilia e Sardegna). Nel nostro Paese è inoltre prevista una soglia di sbarramento al 4% a livello nazionale, nonostante periodicamente si discuta sull'opportunità di abbassarla o rimuoverla direttamente. Sui 27 Paesi Ue, 13 non prevedono nessuno sbarramento.

Come si vota e chi può votare?

Per poter votare alle europee (elettorato attivo) basta essere cittadini italiani maggiorenni, mentre per essere eletti (elettorato passivo) bisogna aver compiuto i 25 anni. In alcuni Stati membri l'età minima per votare è più bassa: 16 anni in Austria, Belgio, Germania e Malta e 17 anni in Grecia. Il Pe vorrebbe che si potesse votare a partire dai 16 anni in tutti i Ventisette, ma questa riforma non è in agenda al momento.

Possono votare e candidarsi sia i cittadini italiani residenti in Italia che quelli residenti in un altro Paese dell'Ue, purché regolarmente registrati all'Aire. In quest'ultimo caso, si dovrà scegliere se votare nella circoscrizione italiana di origine o nello Stato membro in cui si risiede. Sulla scheda gli elettori possono esprimere fino a tre preferenze, le quali tuttavia non possono andare tutte a candidati del medesimo genere.

Maggiori Informazioni su Democrazia Sovrana e Popolare qui

Djàvlon