Flotilla niente voli gratis per rimpatri degli italiani

02.10.2025

La decisione del governo Meloni di non pagare i voli di rimpatrio per gli italiani arrestati sulla Global Sumud Flotilla segna una presa di posizione politica chiara e, per certi versi, inedita rispetto alla tradizionale prassi consolare italiana.

Ma vede l'appoggio di buona parte degli italiani.

Ecco i punti principali della vicenda:

🇮🇹 Posizione del Governo Italiano

  • L'assistenza consolare sarà comunque garantita — come previsto dal diritto internazionale e dalle convenzioni diplomatiche.

  • Tuttavia, i costi dei voli di rimpatrio saranno a carico degli stessi attivisti, non dello Stato italiano. Se Israele chiederà il pagamento del trasferimento, Roma non interverrà finanziariamente.

  • Fonti della maggioranza sottolineano che non si tratta di una "vendetta" politica, ma di una scelta legata ai dubbi sulla missione umanitaria, ritenuta da molti nella destra italiana potenzialmente influenzata o strumentalizzata da Hamas.

🚢 Contesto della Global Sumud Flotilla

La Flotilla era una missione umanitaria (secondo gli organizzatori) diretta verso Gaza, con l'obiettivo dichiarato di portare aiuti (qualcosa) e rompere simbolicamente il blocco israeliano. L'esercito israeliano l'ha intercettata, arrestando gli attivisti a bordo. Tra questi ci sono anche cittadini italiani.

🛬 Rimpatri e opzioni per gli attivisti

Secondo la Farnesina, gli italiani fermati avranno due scelte:

  1. Accettare l'espulsione volontaria immediata, con rientro rapido in Italia a proprie spese.

  2. Rifiutare l'espulsione immediata, affrontando un periodo di detenzione in attesa del rimpatrio forzato, che richiederà una decisione giudiziaria israeliana (in genere 48–72 ore).

I rimpatri forzati inizieranno da domenica 5 ottobre. Tuttavia, a causa della festività ebraica dello Yom Kippur, fino a domani sera le pratiche saranno sospese. Nel frattempo gli attivisti rimarranno probabilmente nel centro di detenzione situato nel porto di Ashdod.

Certo, chi cerca trova, giusto o sbagliato che sia, chi semina raccoglie – le azioni portano risultati, rischi e costi che poi devi pagare. Non posso pagare io per la decisione di un altro di invadere, pacificamente o meno, un paese straniero. Posso essere solidale con le donne e i bambini palestinesi, ora e sempre, ma c'è una differenza tra provocare mettendo a rischio altre persone e aiutare davvero chi ha bisogno.

Sono con Meloni: siamo stufi di vedere morti come Calipari usate dagli "Sgrena di turno" per fare propaganda.

Djàvlon