Gag e Gaffe nelle elezioni regionali calabresi: quando la politica diventa spettacolo

01.10.2025

Le elezioni regionali calabresi di quest'anno non stanno deludendo sul fronte dello spettacolo. Tra scivoloni comunicativi, foto virali, promesse improbabili e uscite infelici, la campagna elettorale sembra sempre più simile a un palcoscenico dove la comicità involontaria regna sovrana.

Dai candidati che sbagliano comune nei comizi, ai video elettorali girati con effetti speciali degni di un karaoke anni '90, passando per slogan copiati e maldestramente adattati da partiti nazionali, il materiale non manca.

In alcuni casi le gag sono state cercate per attirare attenzione, come il comizio interrotto da un improvviso blackout a Cosenza — trasformato dal candidato in un siparietto "mistico" sulle luci del cambiamento —, in altri sono state vere e proprie gaffe, come l'aspirante consigliere che, confondendo due piazze, ha salutato «gli amici di Catanzaro»… mentre si trovava a Reggio Calabria.

Non sono mancate le gaffe social: post cancellati dopo pochi minuti, foto ritoccate in modo imbarazzante e dirette Facebook in cui, oltre ai sostenitori, si sono infilati troll e commenti satirici.

E poi ci sono gli slogan improbabili: da «La Calabria che riparte… forse» finito su un manifesto per errore tipografico, al candidato che ha scelto come motto "Con me, tutto cambierà", dimenticando di precisare in che senso. Poi uno non sa quante province ha la Calabria, addirittura era rimasto a prima del 1992.

Vedete anche la raccolta nei video a seguire:

Cetto Tridico o lapsus continui?
Pasquale Tridico, candidato alla presidenza della Regione Calabria sostenuto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, è di nuovo al centro delle polemiche per un nuovo scivolone che ha rapidamente fatto il giro dei social.

L'ex presidente dell'INPS, già ribattezzato con ironia "Cetto Tridico" dagli utenti di X e Facebook, ha infatti collocato il comune di Diamante all'interno della Costa degli Dei, stravolgendo la geografia calabrese e scatenando un coro di critiche e battute.

Il lapsus è avvenuto durante un confronto tra i candidati alla presidenza organizzato da Legambiente a Catanzaro. In quell'occasione, Tridico ha dichiarato: «Sono innamorato della Costa degli Dei, fino a Diamante».

In realtà, la Costa degli Dei corrisponde al litorale tirrenico della provincia di Vibo Valentia, che si estende da Pizzo a Nicotera. Diamante, invece, appartiene alla Riviera dei Cedri, in provincia di Cosenza, a circa 150 chilometri di distanza.

La gaffe ha scatenato un'ondata di ironie e critiche, con molti che hanno sottolineato la scarsa conoscenza del territorio da parte di un candidato che ambisce a guidare la Calabria. Un dettaglio che, secondo gli avversari politici, confermerebbe la sua distanza dalla realtà locale: da anni residente a Roma, dove insegna, Tridico non ha nemmeno trasferito la propria residenza in Calabria. Una circostanza che gli impedirà persino di votare per sé stesso alle prossime elezioni regionali.

Certo, Tridico in simpatia ha conquistato il cuore di molti… anche se si tratta di una simpatia spesso condita con sarcasmo. Noi ci limitiamo a riportare la voce del popolo, nel pieno rispetto della storia e del valore di ciascuno.

Slogan come "Triridicolo" o "Cetto Tridico" non sono nati da noi, così come non lo sono definizioni ironiche quali "Occhiutizzato" o "Occhiuttiano", quest'ultima usata in stile "grande statista", un po' come "napoleonico" o "peronista", con sottile sarcasmo politico.

E non mancano neppure i neologismi dedicati a Francesco Toscano: "Francescotonico" o "Toscanizzato", per indicare chi si lascia trascinare dalle sue idee… oppure la battuta ormai virale: «Un toscano più vicino alla Piazza Rossa che a Piazza della Signoria.»

Forse ne troveremo altre, ma per il momento ci accontentiamo di queste.

Masaniello Pasquino