Gag e Gaffe nelle elezioni regionali calabresi: quando la politica diventa spettacolo

27.09.2025

Le elezioni regionali calabresi di quest'anno non stanno deludendo sul fronte dello spettacolo. Tra scivoloni comunicativi, foto virali, promesse improbabili e uscite infelici, la campagna elettorale sembra sempre più simile a un palcoscenico dove la comicità involontaria regna sovrana.

Dai candidati che sbagliano comune nei comizi, ai video elettorali girati con effetti speciali degni di un karaoke anni '90, passando per slogan copiati e maldestramente adattati da partiti nazionali, il materiale non manca.

In alcuni casi le gag sono state cercate per attirare attenzione, come il comizio interrotto da un improvviso blackout a Cosenza — trasformato dal candidato in un siparietto "mistico" sulle luci del cambiamento —, in altri sono state vere e proprie gaffe, come l'aspirante consigliere che, confondendo due piazze, ha salutato «gli amici di Catanzaro»… mentre si trovava a Reggio Calabria.

Non sono mancate le gaffe social: post cancellati dopo pochi minuti, foto ritoccate in modo imbarazzante e dirette Facebook in cui, oltre ai sostenitori, si sono infilati troll e commenti satirici.

E poi ci sono gli slogan improbabili: da «La Calabria che riparte… forse» finito su un manifesto per errore tipografico, al candidato che ha scelto come motto "Con me, tutto cambierà", dimenticando di precisare in che senso. Poi uno non sa quante province ha la Calabria, addirittura era rimasto a prima del 1992.

Vedete anche la raccolta nei video a seguire:

Forse ne troveremo altre, ma per il momento ci accontentiamo di queste.

Masaniello Pasquino