Gen. Vannacci ... Si Può ... dice Paragone

28.08.2023

Il faggio è una specie arborea del genere delle Angiosperme appartenente alla famiglia delle Fagaceae. Si tratta di una pianta imponente e frondosa, capace di raggiungere altezze notevoli, comprese tra i 15-35 metri.

Il suo nome deriva dal latino fagus che significa 'mangiare', alludendo al frutto, che è commestibile.

Predilige le zone fresche e umide, ma si adatta bene ai climi più secchi, i terreni acidi, basici e spesso lo si vede in boschi misti accanto ad alcune conifere, in particolare l'abete. In Italia è diffusa soprattutto la variante Fagus sylvatica, sia sulle Alpi, dove forma boschi puri, che sugli Appennini. Oltre che ad alte quote, è presente anche sul Gargano, nella foresta Umbra e in Toscana, fino a 300-200 metri sul livello del mare. Complessivamente, le faggete presenti in Italia superano i 2 milioni di ettari.

Il castagno è una stupenda pianta che colpisce per la maestosità della sua chioma e della sue dimensioni. Questo albero può raggiungere addirittura i 30 metri di altezza e ha una vita lunghissima, non sono rari gli esempi di castagni pluricentenari.

Questa pianta molto comune in tutti i boschi, italiani ha rappresentato per secoli una primaria fonte alimentare grazie alle notevoli proprietà nutritive dei suoi frutti le castagne, e della farina che vi si ricava.

L'albero europeo è una pianta che colpisce per le sua maestosità, raggiunge i 25-30 m d'altezza, ed è molto longeva può oltrepassare i 100 anni di età. Cresce allo stato selvatico in zone dove si registra un clima invernale non troppo rigido ed estati calde.

Perché parliamo del faggio e del castagno?

Perché Gianluigi Paragone, fondatore di Italexit, è intervenuto ai microfoni della trasmissione "Fino a qui tutto bene" condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus e oltre a parlare dell'argomento del giorno e cioè del libro del Generale Roberto Vannacci, dove il militare scrittore, decide di mettere nero su bianco alcune situazioni, sulla libertà della parola, e quando questa libertà di parola si torna corretta e scorretta.

All'interno del libro il generale sottolinea di voler "provocatoriamente rappresentare lo stato d'animo di tutti quelli che percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità", come scrive un articolo della nazione di Firenze. Nel libro vengono trattati diversi temi, dalle forme di protesta contro il cambiamento climatico alle occupazioni di alloggi disabitati da parte di persone senza fissa dimora, dai desideri di genitorialità degli omosessuali fino al cosiddetto "politicamente corretto".

Paragone nel programma però fa la critica a una parte di noi giornalisti: "Se qualcuno osa pensare qualcosa di diverso e rompere il meccanismo di scrittura per arrivare ad una modellazione sociale-culturale che hai scelto. Il libro del generale Vannacci è un rutto liberatorio per tutti quelli che stavano zitti per non avere scomodità. Tu puoi anche non frequentarlo, ma può avere la libertà di ruttare. La minoranza ha in mano le leve della comunicazione. Sul discorso del clima e dell'ambiente, se questi ragazzini pensano di essere più ecosostenibili di me o di mio nonno e tu gli chiedi: mi sai riconoscere un faggio o un castagno? Questi non sanno niente, di green non sanno niente. Il successo del libro Vannacci è figlio del giornalismo italiano che non ha più voglia di spiegare nulla".

Concordo e allora? Allora bisogna tornare a spiegare le cose, a far conoscere quello che ci circonda, dal faggio e castagno, alla vera natura dell'uomo e ai pericoli di dottrinare il nostro pensiero e la nostra sessualità, fuori dalla natura delle cose, un faggio è una pianta della famiglia delle Fagaceae, ma pur essendo anche il castagno e la quercia, piante della stessa famiglia, sono diametralmente differenti, sia nella struttura sia nel fusto.

Il frutto del castagno è differente da quello del faggio.

Sono anni che metto il dito sulla piaga dell'indebolimento della qualità nelle notizie e sulla mancanza totale di etica e obiettività delle stesse, amalgamate da bugie figlie di mancanza di fonti sicure e in ogni caso dalle varie versioni del fatto.

E concludendo ricordo come Paragone cosa a cantato Giorgio Gaber pensatore e cantante dei miei anni migliori, considerato a sinistra, ma che oggi giustifica anche una destra che dice "si può":


Si può siamo liberi come l'aria

si può

si può siamo noi che facciam la storia

si può

Si può io mi vesto come mi pare

si può sono libero di creare

si può son padrone del mio destino

si può posso mettermi un orecchino

si può

Basta uno spunto qualunque

la nostra fantasia non ha confini

basta un pennello un colore

e noi siamo pronti a perpetuare

la creatività dei popoli latini

Si può contestare e parlare male

si può migliorare il telegiornale

si può fare critiche dall'esterno

si può sputtanare tutto il governo

si può

Si può occuparsi di spiritismo

si può far dibattiti sull'orgasmo

si può far politica alternativa

si può siamo pieni di iniziativa

si può

Siamo sicuri che abbiamo in comune

la certezza del nemico

siamo sicuri che c'è ma il più

rosso e li più nuovo

dei partiti non si sa perché

diventa rosso antico

Si può siamo liberi come l'aria

si può siamo noi che facciam la storia

si può

libertà libertà libertà libertà obbligatoria

Sono liberato sono davvero

più leggero

sono infedele sono matto

posso far tutto


Viene la paura di una vertigine

totale viene la voglia un po'

anormale

di inventare una morale

Utopia trrr Utopia trrr

utopia pia pia trrrr

Si può fare i giovani a sessant'anni

si può regalare i blue jeans ai nonni

si può star seduti come un indiano

si può divertirsi con il digiuno

si può

E dopo tante battaglie volendo

puoi anche farti uno spinello

il libanese è il migliore

tra poco dovrebbe cominciare

la pubblicità in un nuovo carosello

Si può inventarsi protagonista

si può rinforzarsi dall'analista

si può occuparsi dell'individuo

si può farsi ognuno la propria radio

si può

Si può con la nostra cultura dietro

si può rinnovare tutto il teatro

si può dare al mondo un messaggio

giusto si può a livello di Gesù Cristo

si può

Basta una bella canzone

la tua rivoluzione va da sola

basta che ognuno si esprima

e poi non importa se si chiama

la rivoluzione della Coca Cola

Si può siamo liberi come l'aria

si può siamo noi che facciam la storia

si può

Libertà libertà libertà libertà obbligatoria

Ma come? Con tutte le libertà che avete, volete anche la libertà di cambiare?

Utopia trrr Utopia trrr

utopia pia pia trrrr

Libertà libertà libertà libertà

libertà libertà libertà


libertà libertà libertà libertà

E per rimanere in tema come diceva Gaber proprio prima di morire "Il falso è tutto quello che si sente, quello che si dice, il falso è un'illusione che ci piace, il falso è quello che credono tutti è il racconto mascherato dei fatti, il falso è misterioso e assai più oscuro se è mescolato insieme a un po' di vero, il falso è un trucco, un trucco stupendo, per non farci capire questo nostro mondo, questo strano mondo, questo assurdo mondo in cui tutto è falso il falso è tutto".

Andrea Ruggeri