Gran Casino in A e in B della Figc
In A senza un reato reale, nel caso plusvalenze verso la Juventus, togliendo dalla squadra torinese 15 punti in classifica oltre ad altri danni economici e sociali, vedi perdita quotazione in Borsa e penalità ai dirigenti. Che ha portato ad una reazione dei suoi tifosi con centinaia di migliaia di disdette Sky e Dzan, e migliaia di abbonamenti alla Gazzetta dello Sport andati in fumo.
In B con la Reggina rea di rispettare le indicazioni del tribunale.
Il club ieri pomeriggio ha ufficializzato una notizia già nell'aria, alle prese con l'impossibilità di rispettare i termini dei pagamenti fiscali in virtù della procedura di concordato in essere con il Tribunale, un "Deferimento giunto dopo che la Procura Federale ha avviato l'indagine relativa alla Reggina ed ai legali rappresentanti in seguito alle segnalazioni Covisoc sul mancato pagamento, in favore di alcuni tesserati degli emolumenti di novembre e dicembre 2022 e al mancato versamento delle ritenute Irpef relative alle stesse mensilità, tutti con scadenza a febbraio. A questo punto, per la Reggina è possibile la penalizzazione, dai 3 ai 4 punti in "ballo", ma bisognerà "leggere" e attendere quanto accadrà sul tavolo della giustizia sportiva.
La Reggina se segue le regole sportive viene condannata e se segue quelle della giustizia ordinaria pure, insomma cosa deve fare? E guardate che la colpa e della vecchia gestione e non degli attuali dirigenti.
Bah?! Un gran casino che danneggia solamente questo sport, ed i tifosi che già non ne possono più di tanta confusione.
Dopo l'articolo fake della gazzetta dello sport (un motivo in più per fare la disdetta), ecco la risposta della reggina in comunicato stampa:
"Dobbiamo smentire quanto contenuto nell'articolo di oggi sulla Reggina. La posizione del Presidente Marcello Cardona è stata archiviata dalla Procura federale senza nessun "patteggiamento" o qualsiasi altro accordo, così come scritto oggi erroneamente su La Gazzetta dello sport.
La Procura Federale, dopo aver esaminato la documentazione prodotta, ha ritenuto che sussistessero le condizioni per archiviare immediatamente la sua posizione e di conseguenza ha formulato in tal senso la prescritta richiesta alla Procura Generale dello Sport del Coni.
Reggina ribadisce ancora una volta di aver sempre operato nella più assoluta legalità e trasparenza senza che vi sia bisogno di ricorrere a riti alternativi che possano prevedere l'applicazione di qualsiasi sanzione".