I pazzi esistono in tutti i posti, ma in alcuni si superano

10.10.2023

Lo scriviamo per farvi capire come in mezzo ad Hamas e Israeliani esistano malati di mente, che poi portano all'escalation alla quale stiamo assistendo in questi giorni. E non parlo solo degli assassini al Festival Tribe of Nova o ai bombardamenti a Gaza.

Esattamente il giorno prima dell'invasione di Hamas a Israele, ecco cosa ha fatto un turista ebraico americano.

Gerusalemme, turista distrugge due statue al Museo d'Israele. “Contrarie alla mia religione”
Gerusalemme, turista distrugge due statue al Museo d'Israele. “Contrarie alla mia religione”

Un testa di Hot Dog (per non usare parole volgari) giudeo e americano, di 40 anni, ha distrutto due statue romane conservate al Museo d'Israele di Gerusalemme, uno dei principali musei del paese, perché, stando a quanto l'uomo ha riferito alla polizia che lo ha arrestato, si tratterebbe di immagini contrarie alla religione ebraica

L'uomo, come riporta l'Associated Press, ha scagliato a terra, due sculture del II secolo dopo Cristo poiché "idolatre e contrarie alla Torah". 

Il Museo di Israele ha definito un "evento preoccupante e insolito" quello che è accaduto e ha dichiarato di "condannare ogni forma di violenza" e di "sperare che tali incidenti non si ripetano" (era un giorno prima dell'invasione di Hamas e l'inizio della distruzione di Gaza).

Si tratta di "scioccante distruzione di beni culturali", ha invece affermato Eli Escusido, direttore dell'Autorità israeliana per le antichità. "Siamo preoccupati per il fatto che i beni culturali vengano distrutti da estremisti sulla base di motivazioni religiose" (le stesse alla base degli attentati in Israele e della distruzione della fascia di Gaza). 

Non è infatti la prima volta che accade qualcosa di simile: a febbraio, un altro turista ebreo americano aveva danneggiato una statua di Gesù nella città vecchia, e a gennaio alcuni ragazzi hanno deturpato lapidi cristiane in uno dei cimiteri della città.

Se poi ci aggiungiamo l'invasione di centinaia di coloni e militari israeliani al complesso della moschea di Al-Aqsa, il cerchio si chiude.

Insomma non sono solo i palestinesi quelli che dovrebbero darsi una calmata, anzi senza le provocazioni e le aggressioni gratuite tutto "potrebbe" essere risolto in modo pacifico.

Chiaro la distruzione di statue non è l'uccisione in massa di cittadini inermi israeliani o palestinesi, ma lo spirito distruttivo poi porta a questo.

Nel momento, della strage di Hamas al festival musicale all'aperto Tribe of Nova, con oltre 300 morti assassinati e centinaia di prigionieri*, Maya Alper una delle poche israeliane con 25 anni, che si sono salvate alla furia palestinese di Hamas è stata tratta in salvo da un pick-up pieno di cittadini palestinesi di Israele. Gli uomini della città beduina di Rahat stavano perlustrando la zona per aiutare a salvare i sopravvissuti israeliani.

I pazzi esistono in tutto il mondo, ma li si sono, sempre, superati.

Adesso dobbiamo aprire il cuore e come ha concluso Maya Alper "Questa non è solo una guerra. È un inferno, ma in questo inferno sento ancora che, in qualche modo, possiamo scegliere di agire per amore e non solo per paura".

Andrea Ruggeri

Fonte: apnews.com 

* Articolo su Maya Alper e la strage al Tribute of Nova originale Ap su questo link.