I pazzi esistono in tutti i posti, ma in alcuni si superano
Lo scriviamo per farvi capire come in mezzo ad Hamas e Israeliani esistano malati di mente, che poi portano all'escalation alla quale stiamo assistendo in questi giorni. E non parlo solo degli assassini al Festival Tribe of Nova o ai bombardamenti a Gaza.
Esattamente il giorno prima dell'invasione di Hamas a Israele, ecco cosa ha fatto un turista ebraico americano.

Un testa di Hot Dog (per non usare parole volgari) giudeo e americano, di 40 anni, ha distrutto due statue romane conservate al Museo d'Israele di Gerusalemme, uno dei principali musei del paese, perché, stando a quanto l'uomo ha riferito alla polizia che lo ha arrestato, si tratterebbe di immagini contrarie alla religione ebraica.
L'uomo, come riporta l'Associated Press, ha scagliato a terra, due sculture del II secolo dopo Cristo poiché "idolatre e contrarie alla Torah".
Il Museo di Israele ha definito un "evento preoccupante e insolito" quello che è accaduto e ha dichiarato di "condannare ogni forma di violenza" e di "sperare che tali incidenti non si ripetano" (era un giorno prima dell'invasione di Hamas e l'inizio della distruzione di Gaza).
Si tratta di "scioccante distruzione di beni culturali", ha invece affermato Eli Escusido, direttore dell'Autorità israeliana per le antichità. "Siamo preoccupati per il fatto che i beni culturali vengano distrutti da estremisti sulla base di motivazioni religiose" (le stesse alla base degli attentati in Israele e della distruzione della fascia di Gaza).
Non è infatti la prima volta che accade qualcosa di simile: a febbraio, un altro turista ebreo americano aveva danneggiato una statua di Gesù nella città vecchia, e a gennaio alcuni ragazzi hanno deturpato lapidi cristiane in uno dei cimiteri della città.
Se poi ci aggiungiamo l'invasione di centinaia di coloni e militari israeliani al complesso della moschea di Al-Aqsa, il cerchio si chiude.
Insomma non sono solo i palestinesi quelli che dovrebbero darsi una calmata, anzi senza le provocazioni e le aggressioni gratuite tutto "potrebbe" essere risolto in modo pacifico.
Chiaro la distruzione di statue non è l'uccisione in massa di cittadini inermi israeliani o palestinesi, ma lo spirito distruttivo poi porta a questo.
Nel momento, della strage di Hamas al festival musicale all'aperto Tribe of Nova, con oltre 300 morti assassinati e centinaia di prigionieri*, Maya Alper una delle poche israeliane con 25 anni, che si sono salvate alla furia palestinese di Hamas è stata tratta in salvo da un pick-up pieno di cittadini palestinesi di Israele. Gli uomini della città beduina di Rahat stavano perlustrando la zona per aiutare a salvare i sopravvissuti israeliani.
I pazzi esistono in tutto il mondo, ma li si sono, sempre, superati.
Adesso dobbiamo aprire il cuore e come ha concluso Maya Alper "Questa non è solo una guerra. È un inferno, ma in questo inferno sento ancora che, in qualche modo, possiamo scegliere di agire per amore e non solo per paura".
Andrea Ruggeri
Fonte: apnews.com
* Articolo su Maya Alper e la strage al Tribute of Nova originale Ap su questo link.