Incendio distrugge a Bagnara una nave da pesca d’altura e le culture di Zibibbo

24.10.2023

Sono stati, per quasi 30 ore, momenti di altissima tensione a Bagnara Calabra, comune famoso per aver dato i natali a Mia Martini e Loredana Bertè a pochi km di Scilla e Reggio Calabria, che aveva nelle sue vigne a terrazzo e nella pesca alcuni dei suoi attrattivi, alcuni ora completamente distrutti.

Il devastante incendio scoppiato nella giornata del 20 ha distrutto una parte importante del costone che sovrasta la zona di Marinella ed il porto, creando uno scenario di fuoco molto simile all'entrata dell'inferno.

Sembrava che si fosse aperta la porta dell'inferno
Sembrava che si fosse aperta la porta dell'inferno

Stranamente partito nelle colline nelle vicinanze del cimitero, come altri nella stessa giornata in città differenti, nel giro di breve tempo, alimentato anche dal vento di scirocco e dalle temperature che sono ancora piuttosto miti in quelle zone, ha raggiunto il centro abitato, la torre storica ed il porto.

Li al porto "messa a terra e puntellata" un'imbarcazione da pesca d'altura in attesa dell'ok per la manutenzione, ha preso fuoco e le fiamme l'hanno avvolta distruggendola".

Noi che siamo giornalisti ci facciamo delle domande anche questa volta: "ma una nave da pesca d'altura come può prendere fuoco senza che dal porto nessuno intervenga?".

A questo punto sorgono altre domande: "ma i serbatoi anti incendio del porto funzionano? C'è qualcuno che li sa operare? E se sì dov'era al momento dell'incendio?

E i mezzi navali, quelli più grandi che spengono incendi in grandi navi perché non sono entrati nel porto, se i fondali sono stati bonificati di recente sino a 8 metri di profondità?

e le banchine del porto erano state liberate dalle barche da pesca, uscite in mare per permettere l'entrata delle altre?? Ma poi a che servono, se la maggior parte dei porti ha 4 metri di fondale, e loro entrano solo nei fondali con più di 6/7 metri?

Oltre alla barca avrebbero aiutato anche con il fuoco sulla collina, visto che i loro estintori funzionano sino a quasi un km di distanza.

Nella sfortuna, dobbiamo anche ringraziare la madonna, dicono a Marinella, infatti poco tempo fa è stata Incoronata la statua "pellegrina" della Madonna della Montagna di Polsi, proprio a Bagnara Calabra.

Ieri molti fedeli sono andati a pregarla e molti il giorno 20 avevano il suo santino in mano.

Ringraziare che non sono stati fatti danni peggiori, ad esempio bruciando case e altre imbarcazioni, parlo di quelle in resina e con bombole di gas al loro interno. Li ci sarebbero stati danni ben peggiori alle cose e alle persone.

Ma e se avessero realmente fatto il loro dovere? E le navi antincendio fossero entrate nel porto? Forse non vi era necessità di scomodare la Madonna, dicono a Bagnara.

Intervistati da U Riggitanu in esclusiva il proprietario dell'imbarcazione da pesca d'altura e quello della ditta che avrebbe fatto la manutenzione hanno detto che "l'istanza per la manutenzione alla Capitaneria di Porto era pronta e proprio oggi martedì 24 sarebbe stata consegnata.

Una vera sfortuna, eppure alle 21:00 i vigili del fuoco con un estintore sono saliti a bordo, cercando di spegnere il fuoco, ma poi non c'è stato niente da fare". "Certo" ripete il proprietario "se fossero entrate le navi antincendio o se solo funzionassero i serbatoi antincendio, la nostra barca storica, che ha dato lavoro e da mangiare a tantissime famiglie sarebbe stata salvata".

L'imbarcazione strutturalmente buona aveva bisogno di lavori di manutenzione. Immaginatevi la disperazione del proprietario quando ha visto la sua imbarcazione da pesca d'altura, storica per Bagnara Calabra, prendere fuoco.

Per chi non lo sapesse il porto di Bagnara Calabra ha sofferto un sequestro il 12/02/2021, praticamente chiuso sino ad aprile 2023 quando è stato dissequestrato, senza contare con la pandemia da marzo 2020 a giugno 2021, ed il suo controllo e passato dalla Capitaneria di Porto al Comune di Bagnara, pur con la vigilanza della stessa Capitaneria.

Insomma l'imbarcazione aspettava di essere liberata, visto che durante il sequestro del porto e le chiusure per la pandemia, i lavori di manutenzione non potevano essere fatti e solo in autunno sarebbero potuti iniziare.

Il disastro di cui nessuno parla, però è anche per i proprietari delle vigne di "Zibibbo bianco" a Bagnara.

Lo zibibbo a Bagnara Calabra era vita, assieme al pane di Pellegrina, al pesce azzurro e ai torroni tradizionali. Qui le ricchezze in tavola erano tante e molto apprezzate, e ora?

I vigneti delle colline che hanno preso fuoco, in questa stagione si coloravano di verde, e il grappolo di "zabib", nome arabo da cui trae origine il nome dell'uva zibibbo illuminava il vitigno che da sempre contraddistingue questo territorio.

Lo sforzo nel coltivare a terrazza, rendeva ancora più pregiato il suo prodotto oggi diventato cenere.
Lo sapete che danno è distruggere una vigna? Sono anni o decenni di lavoro andati in fumo.

La protezione civile e le autorità sono intervenute (dopo molte ore, secondo molti abitanti furiosi che nei video girati quella sera dicono che l'incendio si era sviluppato già nella mattinata e non nel pomeriggio come ha comunicato erroneamente Ansa a tutti i giornali, e i cittadini lamentavano gli avvisi e le comunicazioni telefoniche alle autorità, disattese) per evacuare interi quartieri a ridosso delle fiamme, mettendo in sicurezza, accompagnati da mezzi dei vigili del fuoco, circa una ventina di uomini, giunti da tutta la provincia di Reggio Calabria.

La cosa era così grave, lo si vede dalle fotografie, che è stato richiesto l'intervento dei soccorsi a livello regionale, ed inoltre è intervenuto un canadair, aereo in grado di trasportare tonnellate d'acqua per da gettare nella zona dell'incendio, che comunque con l'arrivo della notte si è dovuto fermare. Sul posto la protezione civile, i carabinieri, la polizia locale e gli operatori di Calabria Verde, ma nessuna barca antincendio, a salvare la barca al porto.

I maggiori danni oltre all'imbarcazione sopracitata li hanno avute le culture a terrazzo completamente distrutte e che avevano già avuto una bella sberla in agosto in un altro incendio.

Intanto sembra abbiano preso avvio i sopralluoghi per il conto dei danni causati dal fuoco, e come prima tappa è stato informato dal comune che la visita comincerà dal cimitero ... e pur rispettando i morti ...  le vigne e la barca da pesca d'altura ... sembrano più importanti.

Andrea Ruggeri

Fonte primaria.