Intervista a candidati scelti delle 3 liste
Le risposte dei tre candidati sono pubblicate in ordine di arrivo in redazione. Le domande, identiche per tutti, sono state formulate dal giornalista e direttore di U Riggitanu, Andrea Ruggeri, che è anche Presidente di GIA – Giornalisti Italiani Associati.
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MARCO RIZZO per la lista DSP per Toscano Presidente.
Candidato capolista a Cosenza, Circoscrizione Nord e testa di lista Circoscrizione Centro e Sud.

1) Mobilità e infrastrutture
Mobilità, infrastrutture tecnologiche avanzate, alta velocità e ponte sullo Stretto sono priorità assolute se vogliamo competere al pari delle altre regioni e, soprattutto, se vogliamo sostenere una crescita di medio e lungo periodo.
Lei è a favore o contrario allo sviluppo della mobilità in Calabria?
Risposta
Sono assolutamente a favore. La Calabria non può restare isolata: servono collegamenti moderni, treni veloci, strade sicure e infrastrutture tecnologiche che ci mettano allo stesso livello del resto d'Italia. Il ponte sullo Stretto può essere un'occasione, ma non deve diventare un alibi per dimenticare strade, ferrovie e trasporti locali. La mobilità non è un lusso: è un diritto. Esistono altre criticità, interne oggi raggiungere Crotone da Reggio Calabria richiede tempi biblici, quindi va pensato un sistema integrato di ferrovie ed autostrade che accorci le distanze. Un aspetto ambiguo è quello dell´alta velocità Salerno Reggio Calabria, investimento per il quale ad oggi non si fa chiarezza se viene realizzato, quali tratte e in che tempi. È grave che questo tratto importante del paese non abbia di fatto l´alta velocità. In sostanza, diciamo si al ponte solo se significa avere anche treni e strade adeguate.
2) Cosa pensa del fatto che, da Reggio Calabria a Palmi, vi siano solo pochi treni e una linea di autobus senza orari precisi, senza servizio notturno, festivo e senza nemmeno fermate segnalate? Se guardiamo solo a questo tratto, per analizzare la mobilità della Città Metropolitana – che ha raccolto l'ultimo posto nelle classifiche sulla qualità della vita in Italia – scopriamo che non esistono servizi di autobus urbani. Parlo di città come Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara Calabra e Palmi, solo per citarne alcune, dove giovani e anziani non automuniti devono rinunciare a vedere una partita della Viola o della Reggina (svolte di domenica o in orari serali), a raggiungere con i mezzi pubblici, ASP, Ospedali o i Cimiteri, o anche solo a mangiare una pizza a Reggio, o fare una passeggiata serale sul corso o sulla via marina, senza dover affrontare un viaggio estenuante per poi rientrare a casa.
Come risolverà, se eletto, questa vergogna?
Risposta
Quella che viviamo oggi è davvero una vergogna. Non avere autobus con orari certi, fermate segnalate e un servizio notturno significa condannare migliaia di persone all'isolamento. Io credo che la Regione debba intervenire subito con un piano di trasporto metropolitano serio, che colleghi Reggio con i comuni vicini in modo semplice, economico e puntuale. È questione di dignità e di qualità della vita. Oltre agli autobus sono da prevedere servizi di metropolitana leggera e riguardo gli autobus, immaginare come in qualsiasi grande città corse notturne che coprano i centri più importanti della città. La regione ha i fondi per poter investire a migliorare la mobilità.
3) Lavoro e capitale umano
Quale sarà la sua linea strategica per i prossimi anni, considerato il rischio di perdita di posti di lavoro determinati dall'intelligenza artificiale e dall'e-commerce, che riducono le opportunità di commercio locale?
Come intende agire su competenze, formazione, sicurezza nei luoghi di lavoro e salari – spesso ai livelli dell'Africa nella nostra regione e insufficientemente controllati?
Certamente lo sviluppo e la promozione dell'imprenditorialità giovanile, specie in settori come il turismo, e la riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro sono fondamentali.
Quali iniziative concrete ha intenzione di portare avanti?
Risposta
Il lavoro è una delle priorità per lo sviluppo della Calabria. La atavica mancanza di lavoro ha determinato quel cancro sociale noto come emigrazione, un male che vogliamo iniziare a curare radicalmente. L'intelligenza artificiale e l'e-commerce cambieranno molte cose ma potrebbe essere anche vissuta come una opportunitá, la politica ha il compito di preparare la societá ad affrontare i cambiamenti epocali, dobbiamo prepararci con formazione mirata, scuole professionali moderne e università che dialoghino con le imprese. Servono salari giusti e incentivi per i giovani che vogliono aprire un'attività, soprattutto in turismo, agricoltura e nuove tecnologie. Io penso a una Calabria che ha un enorme potenziale una terra da dove non si fugge ma si costruisce il futuro.
4) Turismo
Con l'ampliamento dell'aeroporto di Reggio Calabria, dopo un anno di record, le aspettative per il futuro sono immense. A Lamezia aumentano voli e passeggeri, così come a Crotone. Agenzie come TXT e GIA organizzano "Caminhos de Paulo", un viaggio di fede sulle orme di San Paolo, lanciato alla Camera dei Deputati a Roma lo scorso aprile, che creerà posti di lavoro e un turismo religioso con prospettive simili a Santiago di Compostela, Assisi o Fatima. Tuttavia, queste iniziative sono poco seguite dagli amministratori, pur rappresentando la linfa che dal Sud al Nord serviva.
Come pensa di appoggiare simili iniziative?
Risposta
Il turismo può essere la nostra vera ricchezza. Iniziative come i "Caminhos de Paulo" non vanno solo applaudite: vanno sostenute con fondi, promozione e sinergie con le agenzie di viaggio e i comuni, il turismo religioso è una sola forma di turismo già ricca di potenziale, pensiamo San Francesco di Paola, S Umile di Bisignano, Natuzza, ed altre forme religiose di secolare tradizione che possono attirare l´interesse di un vasto pubblico, ma esistono altre forme di turismo della quale la Calabria ha un ricco potenziale: quello enogastronomico, agricolo, naturistico, cito due esempi: il Percorso Italia di Trekking che unisce RC a Trieste, punta Pellaro meta internazionale di kait a vela, i fondali di Scilla meta degli ammanti di immersione ed tanti altri, vanno create le condizioni di trasformarli in prodotti turistici. La Calabria non deve solo aspettare i turisti: deve andare a cercarli, raccontando la nostra storia e la Fede con la stessa forza con cui lo fanno altre regioni e altri Paesi.
5) Abbiamo bisogno di hotel e infrastrutture turistiche d'avanguardia. La Regione ha mosso alcuni passi negli ultimi anni, ma serve una spinta maggiore su servizi, mobilità e sostegno ad agenzie e progettisti.
Come vede questa linea di pensiero?
Risposta
Condivido questa linea di pensiero. Abbiamo bisogno di strutture moderne, alberghi di qualità, servizi all'altezza delle aspettative dei visitatori. Ma insieme agli hotel servono strade, aeroporti efficienti, trasporti locali, raccolta rifiuti, erogazione acqua, sicurezza ecc. Il turismo non cresce con gli slogan: cresce con i fatti, con servizi che funzionano. Altro aspetto è la salute, serve una sanità che possa offrire assistenza ai turisti.
6) Commercio
La Calabria possiede eccellenze uniche, ma in Italia e all'estero sono poco conosciute. Eppure, quando un imprenditore decide di esportarle, raccoglie consensi e successo. L'elenco sarebbe enorme: dalla Patata della Sila alla Callipo, dalla Mauro alla Caffo fino alla Fattoria della Piana, solo per citarne alcune, ma ce ne sarebbero centinaia da valorizzare.
Come pensa di procedere in questa direzione?
Risposta
Abbiamo prodotti straordinari, ma troppo spesso restano nascosti. La Regione deve aiutare le imprese a esportare e a farsi conoscere, sostenendo fiere internazionali, campagne di marketing e reti di distribuzione. Penso a un marchio Calabria forte, che racchiuda tutte le nostre eccellenze e le porti nel mondo. Se i nostri prodotti vincono ovunque, significa che il problema non è la qualità, ma la promozione, i casi citati sono un esempio di buona e sana imprenditoria, dai quali dobbiamo prendere spunto esempio e replicarle in altre realtá del territorio. Un ruolo fondamentale sulla parte del credito e finanziamenti puó svolgerla FINCALABRA, ad oggi piú una struttura burocratica che funzionale. Va trasformata in una banca di supporto a quegli imprenditori che investono e sviluppano l´economia.
7) Informazione
Il giornalismo onesto, la comunicazione, il web e le reti sociali sono spesso attaccati dalle grandi lobby della comunicazione, ma raccolgono milioni di visualizzazioni e incidono nelle nostre vite. Abbiamo bisogno di informazione alternativa e di opinioni diverse. Troppo spesso, però, si tenta di censurare i giornalisti che lottano per un'informazione imparziale.
Lei è d'accordo a mettere il bavaglio o è contrario? Qual è la sua opinione?
Risposta
Io sono contrario a qualsiasi bavaglio. L'informazione deve essere libera, pluralista e rispettata. Senza giornalisti liberi non c'è democrazia. Certo, servono regole e responsabilità, ma censurare significa solo nascondere i problemi. Io voglio più voci, più opinioni e più trasparenza. Purtroppo oggi abbiamo strutture transazionali che hanno il possesso di quasi tutti i mezzi di informazione e sfuggono alle leggi del giornalismo ed al controllo della libertà di informazione.
8) Scuola ed educazione
Cosa pensa dell'attuale scuola, delle materie di studio, dei programmi e degli insegnanti?
Siamo in una fase di arretramento o necessitiamo di un'educazione differente?
Risposta
La scuola oggi vive troppe difficoltà. Insegnanti malpagati, programmi spesso lontani dalla realtà e strutture vecchie. Non serve solo più tecnologia: serve un'educazione che formi cittadini consapevoli, che dia spazio a materie nuove come il digitale e le lingue, ma anche all'arte, alla storia e alle radici del nostro territorio. Non siamo in arretramento: siamo in una fase di cambiamento, e dobbiamo avere il coraggio di rinnovare. Purtroppo la scuola è stata presa di mira dai poteri mondialisti da tempo c´è una sistematica opera di demolizione, non vogliono che i giovani sviluppino le capacitá di analisi e critica. Oltre la scuola va restituito un ruolo centrale alla famiglia, cellula fondante di una qualsiasi società sana.
Sanità
9) Negli ultimi anni, tra pandemia (vera o falsa), vaccini (utili o inutili) e pessima gestione della sanità in tutto il Paese, molti chiedono una riforma basata su un'informazione completa al paziente, rispetto della persona e libertà di scelta.
Lei cosa ne pensa?
Risposta
La pandemia ha mostrato i limiti del sistema sanitario. Io credo che serva più trasparenza, più informazione corretta ai pazienti e rispetto delle scelte personali. La sanità deve curare, non imporre. Libertà e responsabilità devono camminare insieme, sempre con al centro la persona, come i cittadini iniziano ad intuire, il problema della sanitá non è di natura finanziaria, i fondi per la pandemia li hanno trovati e tanti pure, i fondi per la salute delle persone hanno sempre difficoltá a trovarli, alimentando una grande bugia. Oggi, con la politica di riarmo, nelle liste d'attesa ospedaliere, vi troverete davanti a voi un carrarmato.
10) Abbiamo bisogno di più infrastrutture? Più medici preparati, che curino davvero i cittadini senza costringerli ad attendere mesi per usufruire della sanità pubblica e gratuita? O serve soprattutto un maggior rispetto del cittadino, che in fondo racchiude tutte queste esigenze?
Dire che la sanità non funziona non è forse un atto di accusa verso chi ha gestito la cosa pubblica, ora come negli ultimi 15 anni?
Risposta
Abbiamo bisogno di più medici, di ospedali funzionanti, di liste d'attesa accettabili. Ma soprattutto serve un cambio di mentalità: il cittadino deve tornare al centro. Dire che la sanità non funziona non è un'accusa astratta: è la realtà, ed è frutto di anni di cattiva gestione. Io credo che serva un piano straordinario per ricostruire la fiducia dei calabresi nel sistema pubblico. La Calabria è costretta ogni anno a pagare circa 400 milioni di euro ad altre regioni per i suoi cittadini che vanno a curarsi altrove, piú le spese logistiche, un business sulla salute dei cittadini. Va costruita una sanitá pubblica efficiente uscendo dalla logica del bilancio aziendale e ponendo al centro la salute ed il benessere della persona. Trasformiamo le aziende sanitarie locali in unità sanitarie locali, come quando c'era un sistema sanitario nazionale efficace.
Autismo
11) L'autismo è in forte crescita e rappresenta una condizione neurologica sempre più diffusa. La Calabria non dispone di strutture adeguate per affrontarla, un'eredità pesante del passato. Le famiglie devono sostenere costi enormi per le terapie, che spesso superano migliaia di euro al mese. In altre regioni tali spese vengono coperte o i servizi sono erogati gratuitamente da strutture specializzate.
Cosa pensa di fare, se eletto, per affrontare questa emergenza?
Risposta
«Questa è una vera emergenza sociale. Le famiglie non possono essere lasciate sole a pagare cifre impossibili per le terapie. Noi siamo impegnati a sostenere le strutture esistenti oggi sofferenti con finanziamenti mirati dalla Regione, in modo che possano essere garantiti trattamenti gratuiti o comunque accessibili. L'autismo non può essere un problema privato delle famiglie: è una responsabilità collettiva e istituzionale.
Servizi essenziali e rispetto del cittadino
12) Acqua, raccolta dei rifiuti, servizi sociali, assegnazione delle case popolari, bagni pubblici: molte di queste problematiche sono croniche, altre rappresentano una vera vergogna a livello municipale, aggravate da clientelismi e scambi di favori in periodo elettorale. Come pensa di affrontare e risolvere queste situazioni a livello regionale?
Risposta
Acqua, rifiuti, case popolari, servizi sociali: sono diritti, non favori elettorali. Vanno gestiti con trasparenza, senza clientelismo e senza scambi di voti. Io credo in un'amministrazione che funzioni con regole chiare, controlli seri e rispetto per chi paga le tasse. Sull´acqua è chiaro che siamo di fronte ad un diritto per tutti, va ridotto il concetto di bolletta, con aggravio sulle famiglie e garantire erogazione potabile a tutti i cittadini, la Calabria è una terra ricca di acqua, manca la capacità politica di renderla fruibile ai cittadini, bisogna investire sulle reti di distribuzione, rinnovarle in quanto obsolete, attingendo ai fondi europei con progetti mirati, i rifiuti che incidono notevolmente sui bilanci locali vanno considerati una risorsa e non un costo, ridurre il concetto di discarica ed avviare soluzioni di riutilizzo. Sulle case popolari va avviato un controllo serio sia sull´entità del patrimonio, che sui requisiti degli utilizzatori, oggi appare una certa superficialità nella gestione lasciando quindi spazio a clientele o a fenomeni che vanno oltre la legalità. Non possiamo più permettere che la normalità diventi un lusso.»
12b) Certo, anche i cittadini devono fare la loro parte: rispettare le regole sulla raccolta dei rifiuti, non parcheggiare sui marciapiedi, evitare inversioni pericolose, mantenere in ordine le proprie abitazioni ed edifici, rispettare gli altri e non solo i propri familiari. Tutto ciò contribuirebbe a mostrare una Calabria che non è soltanto un bel panorama, ma una terra di storia, cultura e grandi personaggi, capace di diventare esempio positivo. Lei è d'accordo?
Risposta
Sono d'accordo. Anche i cittadini devono fare la loro parte. Ma il contesto influenza parecchio, il cittadino calabrese, anche se a volte manifesta comportamenti poco civili nella sua terra, appare un modello di civiltà altrove, quindi non è solo il cittadino che difetta, ma chi dovrebbe amministrare. Ci puó essere una sparuta minoranza e su questa si interviene con azioni di recupero e poi di coercizione. Non possiamo chiedere tutto alle istituzioni e poi non rispettare le regole. Solo così la nostra Terra (dico nostra perché sono di origine calabrese, il quadrisavolo Rizzo era di Cosenza) potrà mostrarsi per quello che è: una regione ricca di storia, cultura e grandi persone, capace di diventare un esempio positivo.
Inviato da iPhone
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CATERINA TRECROCI per la lista Tridico Presidente.
Candidata a Villa San Giovanni RC

1) Mobilità e infrastrutture
Mobilità, infrastrutture tecnologiche avanzate, alta velocità e ponte sullo Stretto sono priorità assolute se vogliamo competere al pari delle altre regioni e, soprattutto, se vogliamo sostenere una crescita di medio e lungo periodo.
Lei è a favore o contrario allo sviluppo della mobilità in Calabria?
Risposta
Tutta la Calabria ha necessità di infrastrutture importante per sostenere crescita e sviluppo
L'area dello Stretto ha indubbiamente bisogno di continuità territoriale: bisogna investire sulla mobilità cosiddetta dinamica dello Stretto (più navi, green, che rendano i collegamenti continui; più mezzi veloci per le migliaia di pendolari settimanali che si muovono per lavoro, studio, salute).
Servono polittici ed amministratori che nel fronteggiare le emergenze sappiano comunque programmare per il medio e lungo periodo. Noi sappiamo bene, ad esempio, che nell'area dello Stretto serve un nuovo porto commerciale, a sud e nelle immediate adiacenze di quello ferroviario, un nuovo porto moderno ed efficiente, che garantisca la libera concorrenza e, appunto, la continuità territoriale.
Serve per rilanciare occupazione e turismo. Serve per trattenere i nostri giovani con prospettive di lavoro stabile e non precario; serve per garantire vivibilità ai nostri anziani.
Il tema ponte, poi, è tutta un'altra storia... che va approcciata con responsabilità tenendo presente con serietà le priorità affrontare, le sfide per lo sviluppo del nostro territorio già ricco di risorse proprie, con competenza, rigore e alta politica.
2) Cosa pensa del fatto che, da Reggio Calabria a Palmi, vi siano solo pochi treni e una linea di autobus senza orari precisi, senza servizio notturno, festivo e senza nemmeno fermate segnalate? Se guardiamo solo a questo tratto, per analizzare la mobilità della Città Metropolitana – che ha raccolto l'ultimo posto nelle classifiche sulla qualità della vita in Italia – scopriamo che non esistono servizi di autobus urbani. Parlo di città come Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara Calabra e Palmi, solo per citarne alcune, dove giovani e anziani non automuniti devono rinunciare a vedere una partita della Viola o della Reggina (svolte di domenica o in orari serali), a raggiungere con i mezzi pubblici, ASP, Ospedali o i Cimiteri, o anche solo a mangiare una pizza a Reggio, o fare una passeggiata serale sul corso o sulla via marina, senza dover affrontare un viaggio estenuante per poi rientrare a casa.
Come risolverà, se eletto, questa vergogna?
Risposta
Bisogna realizzare le strade di penetrazione ma, soprattutto, bisogna mettere a sistema i trasporti verso tutti i luoghi vicini tra orari delle navi, dei treni e dei bus. È inconcepibile che i ragazzi dei paesi interni per frequentare le scuole superiori debbano aspettare ore ed ore nelle nostre stazioni e nelle nostre piazze.
Collegamenti necessari per necessità sanitarie, scolastiche ma anche ricreative e sociali
Per un sistema integrato ed efficiente dei trasporti in quest'area come in tutta la Calabria serve visione.
3) Lavoro e capitale umano
Quale sarà la sua linea strategica per i prossimi anni, considerato il rischio di perdita di posti di lavoro determinati dall'intelligenza artificiale e dall'e-commerce, che riducono le opportunità di commercio locale?
Come intende agire su competenze, formazione, sicurezza nei luoghi di lavoro e salari – spesso ai livelli dell'Africa nella nostra regione e insufficientemente controllati?
Certamente lo sviluppo e la promozione dell'imprenditorialità giovanile, specie in settori come il turismo, e la riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro sono fondamentali.
Quali iniziative concrete ha intenzione di portare avanti?
Risposta
La Calabria deve diventare una terra dove restare e tornare: con incentivi per chi vuole aprire imprese innovative, sostegno a chi porta qui competenze dall'estero, rete di opportunità per non dover più scegliere tra radici e futuro.
La nostra regione ha un patrimonio enorme che oggi vive lontano: medici, ricercatori, professionisti, imprenditori. Non possiamo più permettere che le nostre migliori energie restino fuori.
Serve un programma di "ritorno": incentivi fiscali, bandi per startup, sostegno a chi rientra con competenze e reti maturate altrove.
Il rientro non è solo un fatto economico: è culturale, identitario, di orgoglio. Significa trasformare il distacco in futuro condiviso. E' importante investire sui giovani incoraggiandoli con incentivi all'imprenditorialità connessa alle risorse del territorio.
Garantire un salario minimo con politiche di stabilizzazione che tengano conto dei profili di competenza di ciascuno, orari di lavoro adeguati e seri controlli di gestione sui luoghi di lavoro per garantirne la sicurezza.
4) Turismo
Con l'ampliamento dell'aeroporto di Reggio Calabria, dopo un anno di record, le aspettative per il futuro sono immense. A Lamezia aumentano voli e passeggeri, così come a Crotone. Agenzie come TXT e GIA organizzano "Caminhos de Paulo", un viaggio di fede sulle orme di San Paolo, lanciato alla Camera dei Deputati a Roma lo scorso aprile, che creerà posti di lavoro e un turismo religioso con prospettive simili a Santiago di Compostela, Assisi o Fatima. Tuttavia, queste iniziative sono poco seguite dagli amministratori, pur rappresentando la linfa che dal Sud al Nord serviva.
Come pensa di appoggiare simili iniziative?
Risposta
Il turismo deve essere fortemente legato a infrastrutture e identità culturale. Il mio impegno sarà su tutti i temi che portano al centro l'identità di una regione che è unica perché ha un patrimonio straordinario, umano e culturale. Borghi, tradizioni, dialetto, artigianato, memoria storica.
Il recupero della nostra terra non significa solo restaurare muri: significa ospitalità diffusa, musei, residenze artistiche, strade, servizi, connettività digitale.
Vuol dire creare reti tra borghi, percorsi culturali, eventi condivisi. Restituire dignità ai borghi significa restituire fiducia alle comunità, attrarre visitatori, generare lavoro, riportare i giovani a scegliere di restare.
Significa dare una vera opportunità ai calabresi, che meritano dignità e protagonismo nelle scelte.
5) Abbiamo bisogno di hotel e infrastrutture turistiche d'avanguardia. La Regione ha mosso alcuni passi negli ultimi anni, ma serve una spinta maggiore su servizi, mobilità e sostegno ad agenzie e progettisti.
Come vede questa linea di pensiero?
Risposta
La spinta necessaria per creare delle condizioni che favoriscano il turismo non può non tener conto di
tutti quei servizi necessari ad esso connessi.
6) Commercio
La Calabria possiede eccellenze uniche, ma in Italia e all'estero sono poco conosciute. Eppure, quando un imprenditore decide di esportarle, raccoglie consensi e successo. L'elenco sarebbe enorme: dalla Patata della Sila alla Callipo, dalla Mauro alla Caffo fino alla Fattoria della Piana, solo per citarne alcune, ma ce ne sarebbero centinaia da valorizzare.
Come pensa di procedere in questa direzione?
Risposta
La valorizzazione delle eccellenze già presenti è un passo importante in una visione che voglia generarne nuove. Molti imprenditori per anni sono stati motore di un'economia calabrese, con sforzi e rischi enormi Occorre sostenere gli imprenditori, metterli in rete con politiche che li supportino nel lavoro, proteggendoli da una criminalità che scoraggia gli investimenti e il lavoro onesto.
7) Informazione
Il giornalismo onesto, la comunicazione, il web e le reti sociali sono spesso attaccati dalle grandi lobby della comunicazione, ma raccolgono milioni di visualizzazioni e incidono nelle nostre vite. Abbiamo bisogno di informazione alternativa e di opinioni diverse. Troppo spesso, però, si tenta di censurare i giornalisti che lottano per un'informazione imparziale.
Lei è d'accordo a mettere il bavaglio o è contrario? Qual è la sua opinione?
Risposta
Non si può essere contrari ad una libertà di stampa e di opinione garantita dalla nostra Costituzione.
8) Scuola ed educazione
Cosa pensa dell'attuale scuola, delle materie di studio, dei programmi e degli insegnanti?
Siamo in una fase di arretramento o necessitiamo di un'educazione differente?
Risposta
E ancora, investimenti importanti sull'istruzione: la scuola deve diventare un trampolino per il futuro, concretizzando il diritto allo studio e al successo formativo. Occorrono mense efficienti, orari prolungati, laboratori di innovazione, programmi bilingue, digitalizzazione; con un legame forte con università e ricerca, borse di studio, incentivi per chi resta o rientra, collegamenti tra imprese e mondo accademico.
Il mio impegno sarà su tutti i temi che portano al centro la dignità della persona e i valori in cui crediamo e per i quali abbiamo tradotto in servizio polittico il nostro essere cittadini, con lo sguardo sempre rivolto ai più fragili ad ogni forma di disagio e povertà educativa e culturale.
Sanità
9) Negli ultimi anni, tra pandemia (vera o falsa), vaccini (utili o inutili) e pessima gestione della sanità in tutto il Paese, molti chiedono una riforma basata su un'informazione completa al paziente, rispetto della persona e libertà di scelta.
Lei cosa ne pensa?
Risposta
Il paziente, in quanto individuo, deve essere al centro della sistema sanità. Con servizi di prossimità che diano le giuste informazioni e la possibilità di valutare alternative.
10) Abbiamo bisogno di più infrastrutture? Più medici preparati, che curino davvero i cittadini senza costringerli ad attendere mesi per usufruire della sanità pubblica e gratuita? O serve soprattutto un maggior rispetto del cittadino, che in fondo racchiude tutte queste esigenze?
Dire che la sanità non funziona non è forse un atto di accusa verso chi ha gestito la cosa pubblica, ora come negli ultimi 15 anni?
Risposta
Il dramma sanità è sotto gli occhi di tutti: un "non sistema" non in grado di garantire il "diritto alla salute". Occorre rafforzare i presidi ospedalieri e medicina territoriale con più medici di base, più servizi di prossimità, valorizzando ogni risorsa già presente.
Ma serve anche una visione di futuro: una sanità digitale, con fascicolo elettronico integrato, poliambulatori connessi, telemedicina, poli specialistici di eccellenza, capaci di attrarre pazienti anche da fuori regione. Basta essere la terra che costringe i suoi malati a curarsi fuori: dobbiamo diventare una regione che cura, che accoglie, che diventa punto di riferimento.
Autismo
11) L'autismo è in forte crescita e rappresenta una condizione neurologica sempre più diffusa. La Calabria non dispone di strutture adeguate per affrontarla, un'eredità pesante del passato. Le famiglie devono sostenere costi enormi per le terapie, che spesso superano migliaia di euro al mese. In altre regioni tali spese vengono coperte o i servizi sono erogati gratuitamente da strutture specializzate.
Cosa pensa di fare, se eletto, per affrontare questa emergenza?
Risposta
Moltissimi i fondi non utilizzati adeguatamente. Occorre un progetto di vita che segua in tutto il percorso e in tutti i bisogni, dalla diagnosi iniziale spesso ormai precoce, alle terapie che non trovano reparti a sufficienza e centri di riabilitazione, fino alla previsione di centri diurni che accolgano i soggetti adulti assolutamente insufficienti. Occorre incentivare i comuni all'apertura dei centri diurni.
Una messa a sistema di tutti i servizi, quindi, che accompagnino questi soggetti fragili in tutto il loro percorso di vita.
Servizi essenziali e rispetto del cittadino
12) Acqua, raccolta dei rifiuti, servizi sociali, assegnazione delle case popolari, bagni pubblici: molte di queste problematiche sono croniche, altre rappresentano una vera vergogna a livello municipale, aggravate da clientelismi e scambi di favori in periodo elettorale. Come pensa di affrontare e risolvere queste situazioni a livello regionale?
Risposta
Nessuna risposta.
12b) Certo, anche i cittadini devono fare la loro parte: rispettare le regole sulla raccolta dei rifiuti, non parcheggiare sui marciapiedi, evitare inversioni pericolose, mantenere in ordine le proprie abitazioni ed edifici, rispettare gli altri e non solo i propri familiari. Tutto ciò contribuirebbe a mostrare una Calabria che non è soltanto un bel panorama, ma una terra di storia, cultura e grandi personaggi, capace di diventare esempio positivo. Lei è d'accordo?
Risposta
Anche qui la messa a sistema di ognuno di questi processi deve essere la risposta tanto nel breve periodo, affrontando emergenze, quanto nel lungo periodo, con una pianificazione attenta, controllata e monitorata e accompagnata da percorsi di accompagnamento (di informazione ed educativi) che mettano al centro i bisogni e la dignità di ciascuno.
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FRANCESCO PRATICO' con la lista Forza Italia per Occhiuto Presidente.
Candidato per Reggio Calabria.
1) Mobilità e infrastrutture
Mobilità, infrastrutture tecnologiche avanzate, alta velocità e ponte sullo Stretto sono priorità assolute se vogliamo competere al pari delle altre regioni e, soprattutto, se vogliamo sostenere una crescita di medio e lungo periodo.
Lei è a favore o contrario allo sviluppo della mobilità in Calabria?
Risposta
Sono favorevole allo sviluppo della mobilità in Calabria. Investire in infrastrutture moderne, trasporti efficienti e tecnologie avanzate è fondamentale per colmare il divario con altre regioni italiane ed europee. Migliorare la mobilità significa non solo facilitare gli spostamenti di persone e merci, ma anche attrarre investimenti, creare occupazione e valorizzare il territorio. Progetti strategici come l'alta velocità ferroviaria e il ponte sullo Stretto possono rappresentare opportunità importanti, a patto che siano sostenibili, ben pianificati e inseriti in una visione complessiva di sviluppo a lungo termine
2) Cosa pensa del fatto che, da Reggio Calabria a Palmi, vi siano solo pochi treni e una linea di autobus senza orari precisi, senza servizio notturno, festivo e senza nemmeno fermate segnalate? Se guardiamo solo a questo tratto, per analizzare la mobilità della Città Metropolitana – che ha raccolto l'ultimo posto nelle classifiche sulla qualità della vita in Italia – scopriamo che non esistono servizi di autobus urbani. Parlo di città come Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara Calabra e Palmi, solo per citarne alcune, dove giovani e anziani non automuniti devono rinunciare a vedere una partita della Viola o della Reggina (svolte di domenica o in orari serali), a raggiungere con i mezzi pubblici, ASP, Ospedali o i Cimiteri, o anche solo a mangiare una pizza a Reggio, o fare una passeggiata serale sul corso o sulla via marina, senza dover affrontare un viaggio estenuante per poi rientrare a casa.
Come risolverà, se eletto, questa vergogna?
Risposta
La situazione descritta tra Reggio Calabria e Palmi è inaccettabile per una Città Metropolitana che vuole guardare al futuro. L'assenza di collegamenti pubblici efficienti, frequenti e accessibili penalizza fortemente studenti, lavoratori, anziani e famiglie, aumentando l'isolamento sociale ed economico di interi comuni. È un problema di diritti, prima ancora che di trasporti perché la mobilità deve essere vista come un diritto, non un privilegio. Per risolvere questa emergenza propongo un piano d'intervento su più livelli: Potenziamento immediato del servizio ferroviario metropolitano, con più treni nelle fasce orarie serali, festive e nei weekend, garantendo collegamenti frequenti tra Reggio Calabria e i principali centri limitrofi come Palmi, Scilla, Villa San Giovanni e Bagnara. Creazione di un servizio di autobus urbani e suburbani integrati, con orari certi, fermate segnalate e coincidenze studiate con i treni e i principali punti di interesse (ospedali, cimiteri, scuole, stazioni ferroviarie, impianti sportivi). È necessario attivare una rete di mobilità serale e festiva, oggi completamente assente. Utilizzo di fondi europei, PNRR e risorse regionali per finanziare questi interventi, promuovendo anche il coinvolgimento di aziende locali per la gestione del servizio in modo sostenibile. Digitalizzazione del sistema di trasporto pubblico con app e portali accessibili dove i cittadini possano consultare orari in tempo reale, acquistare biglietti e segnalare disservizi Ascolto del territorio: istituire tavoli permanenti con cittadini, associazioni e Comuni per progettare soluzioni realmente utili, calibrate sulle esigenze quotidiane delle persone
3) Lavoro e capitale umano
Quale sarà la sua linea strategica per i prossimi anni, considerato il rischio di perdita di posti di lavoro determinati dall'intelligenza artificiale e dall'e-commerce, che riducono le opportunità di commercio locale?
Come intende agire su competenze, formazione, sicurezza nei luoghi di lavoro e salari – spesso ai livelli dell'Africa nella nostra regione e insufficientemente controllati?
Certamente lo sviluppo e la promozione dell'imprenditorialità giovanile, specie in settori come il turismo, e la riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro sono fondamentali.
Quali iniziative concrete ha intenzione di portare avanti?
Risposta
Tema complesso e attualissimo è quello dell'impatto dell'intelligenza artificiale (IA) e dell'e-commerce sul lavoro. La sfida è quella di arginare la perdita di posti di lavoro e guidare la trasformazione in modo inclusivo. L'adozione sempre più estesa dell'intelligenza artificiale e dell'e-commerce ha trasformato radicalmente il mondo del lavoro, rendendo obsoleti alcuni profili professionali, soprattutto nel commercio al dettaglio e in settori a bassa qualificazione. Per contrastare gli effetti negativi di questa transizione, è necessario adottare politiche mirate e investire nella formazione continua, puntando su competenze digitali, soft skills e settori in crescita come il turismo sostenibile. Occorre inoltre sostenere l'imprenditorialità giovanile attraverso incentivi fiscali, valorizzare le attività legate al patrimonio culturale e paesaggistico ambientale. Il commercio di prossimità può sopravvivere integrando strumenti digitali e offrendo esperienze personalizzate. Potenziare l'alternanza scuola-lavoro e promuovendo piattaforme digitali pubbliche. La tutela dei lavoratori è centrale: servono salari equi, sicurezza e stabilità contrattuale.
4) Turismo
Con l'ampliamento dell'aeroporto di Reggio Calabria, dopo un anno di record, le aspettative per il futuro sono immense. A Lamezia aumentano voli e passeggeri, così come a Crotone. Agenzie come TXT e GIA organizzano "Caminhos de Paulo", un viaggio di fede sulle orme di San Paolo, lanciato alla Camera dei Deputati a Roma lo scorso aprile, che creerà posti di lavoro e un turismo religioso con prospettive simili a Santiago di Compostela, Assisi o Fatima. Tuttavia, queste iniziative sono poco seguite dagli amministratori, pur rappresentando la linfa che dal Sud al Nord serviva.
Come pensa di appoggiare simili iniziative?
Risposta
Il turismo può essere la nostra vera ricchezza. Iniziative come i "Caminhos de Paulo" non vanno solo applaudite: vanno sostenute con fondi, promozione e sinergie con le agenzie di viaggio e i comuni, il turismo religioso è una sola forma di turismo già ricca di potenziale, pensiamo San Francesco di Paola, S Umile di Bisignano, Natuzza, ed altre forme religiose di secolare tradizione che possono attirare l´interesse di un vasto pubblico, ma esistono altre forme di turismo della quale la Calabria ha un ricco potenziale: quello enogastronomico, agricolo, naturistico, cito due esempi: il Percorso Italia di Trekking che unisce RC a Trieste, punta Pellaro meta internazionale di kait a vela, i fondali di Scilla meta degli ammanti di immersione ed tanti altri, vanno create le condizioni di trasformarli in prodotti turistici. La Calabria non deve solo aspettare i turisti: deve andare a cercarli, raccontando la nostra storia e la Fede con la stessa forza con cui lo fanno altre regioni e altri Paesi.
5) Abbiamo bisogno di hotel e infrastrutture turistiche d'avanguardia. La Regione ha mosso alcuni passi negli ultimi anni, ma serve una spinta maggiore su servizi, mobilità e sostegno ad agenzie e progettisti.
Come vede questa linea di pensiero?
Risposta
Condivido questa linea di pensiero. Abbiamo bisogno di strutture moderne, alberghi di qualità, servizi all'altezza delle aspettative dei visitatori. Ma insieme agli hotel servono strade, aeroporti efficienti, trasporti locali, raccolta rifiuti, erogazione acqua, sicurezza ecc. Il turismo non cresce con gli slogan: cresce con i fatti, con servizi che funzionano. Altro aspetto è la salute, serve una sanità che possa offrire assistenza ai turisti.
6) Commercio
La Calabria possiede eccellenze uniche, ma in Italia e all'estero sono poco conosciute. Eppure, quando un imprenditore decide di esportarle, raccoglie consensi e successo. L'elenco sarebbe enorme: dalla Patata della Sila alla Callipo, dalla Mauro alla Caffo fino alla Fattoria della Piana, solo per citarne alcune, ma ce ne sarebbero centinaia da valorizzare.
Come pensa di procedere in questa direzione?
Risposta
Abbiamo prodotti straordinari, ma troppo spesso restano nascosti. La Regione deve aiutare le imprese a esportare e a farsi conoscere, sostenendo fiere internazionali, campagne di marketing e reti di distribuzione. Penso a un marchio Calabria forte, che racchiuda tutte le nostre eccellenze e le porti nel mondo. Se i nostri prodotti vincono ovunque, significa che il problema non è la qualità, ma la promozione, i casi citati sono un esempio di buona e sana imprenditoria, dai quali dobbiamo prendere spunto esempio e replicarle in altre realtá del territorio. Un ruolo fondamentale sulla parte del credito e finanziamenti puó svolgerla FINCALABRA, ad oggi piú una struttura burocratica che funzionale. Va trasformata in una banca di supporto a quegli imprenditori che investono e sviluppano l´economia.
7) Informazione
Il giornalismo onesto, la comunicazione, il web e le reti sociali sono spesso attaccati dalle grandi lobby della comunicazione, ma raccolgono milioni di visualizzazioni e incidono nelle nostre vite. Abbiamo bisogno di informazione alternativa e di opinioni diverse. Troppo spesso, però, si tenta di censurare i giornalisti che lottano per un'informazione imparziale.
Lei è d'accordo a mettere il bavaglio o è contrario? Qual è la sua opinione?
Risposta
Io sono contrario a qualsiasi bavaglio. L'informazione deve essere libera, pluralista e rispettata. Senza giornalisti liberi non c'è democrazia. Certo, servono regole e responsabilità, ma censurare significa solo nascondere i problemi. Io voglio più voci, più opinioni e più trasparenza. Purtroppo oggi abbiamo strutture transazionali che hanno il possesso di quasi tutti i mezzi di informazione e sfuggono alle leggi del giornalismo ed al controllo della libertà di informazione.
8) Scuola ed educazione
Cosa pensa dell'attuale scuola, delle materie di studio, dei programmi e degli insegnanti?
Siamo in una fase di arretramento o necessitiamo di un'educazione differente?
Risposta
La scuola oggi vive troppe difficoltà. Insegnanti malpagati, programmi spesso lontani dalla realtà e strutture vecchie. Non serve solo più tecnologia: serve un'educazione che formi cittadini consapevoli, che dia spazio a materie nuove come il digitale e le lingue, ma anche all'arte, alla storia e alle radici del nostro territorio. Non siamo in arretramento: siamo in una fase di cambiamento, e dobbiamo avere il coraggio di rinnovare. Purtroppo la scuola è stata presa di mira dai poteri mondialisti da tempo c´è una sistematica opera di demolizione, non vogliono che i giovani sviluppino le capacitá di analisi e critica. Oltre la scuola va restituito un ruolo centrale alla famiglia, cellula fondante di una qualsiasi società sana.
Sanità
9) Negli ultimi anni, tra pandemia (vera o falsa), vaccini (utili o inutili) e pessima gestione della sanità in tutto il Paese, molti chiedono una riforma basata su un'informazione completa al paziente, rispetto della persona e libertà di scelta.
Lei cosa ne pensa?
Risposta
La pandemia ha mostrato i limiti del sistema sanitario. Io credo che serva più trasparenza, più informazione corretta ai pazienti e rispetto delle scelte personali. La sanità deve curare, non imporre. Libertà e responsabilità devono camminare insieme, sempre con al centro la persona, come i cittadini iniziano ad intuire, il problema della sanitá non è di natura finanziaria, i fondi per la pandemia li hanno trovati e tanti pure, i fondi per la salute delle persone hanno sempre difficoltá a trovarli, alimentando una grande bugia. Oggi, con la politica di riarmo, nelle liste d'attesa ospedaliere, vi troverete davanti a voi un carrarmato.
10) Abbiamo bisogno di più infrastrutture? Più medici preparati, che curino davvero i cittadini senza costringerli ad attendere mesi per usufruire della sanità pubblica e gratuita? O serve soprattutto un maggior rispetto del cittadino, che in fondo racchiude tutte queste esigenze?
Dire che la sanità non funziona non è forse un atto di accusa verso chi ha gestito la cosa pubblica, ora come negli ultimi 15 anni?
Risposta
Abbiamo bisogno di più medici, di ospedali funzionanti, di liste d'attesa accettabili. Ma soprattutto serve un cambio di mentalità: il cittadino deve tornare al centro. Dire che la sanità non funziona non è un'accusa astratta: è la realtà, ed è frutto di anni di cattiva gestione. Io credo che serva un piano straordinario per ricostruire la fiducia dei calabresi nel sistema pubblico. La Calabria è costretta ogni anno a pagare circa 400 milioni di euro ad altre regioni per i suoi cittadini che vanno a curarsi altrove, piú le spese logistiche, un business sulla salute dei cittadini. Va costruita una sanitá pubblica efficiente uscendo dalla logica del bilancio aziendale e ponendo al centro la salute ed il benessere della persona. Trasformiamo le aziende sanitarie locali in unità sanitarie locali, come quando c'era un sistema sanitario nazionale efficace.
Autismo
11) L'autismo è in forte crescita e rappresenta una condizione neurologica sempre più diffusa. La Calabria non dispone di strutture adeguate per affrontarla, un'eredità pesante del passato. Le famiglie devono sostenere costi enormi per le terapie, che spesso superano migliaia di euro al mese. In altre regioni tali spese vengono coperte o i servizi sono erogati gratuitamente da strutture specializzate.
Cosa pensa di fare, se eletto, per affrontare questa emergenza?
Risposta
«Questa è una vera emergenza sociale. Le famiglie non possono essere lasciate sole a pagare cifre impossibili per le terapie. Noi siamo impegnati a sostenere le strutture esistenti oggi sofferenti con finanziamenti mirati dalla Regione, in modo che possano essere garantiti trattamenti gratuiti o comunque accessibili. L'autismo non può essere un problema privato delle famiglie: è una responsabilità collettiva e istituzionale.
Servizi essenziali e rispetto del cittadino
12) Acqua, raccolta dei rifiuti, servizi sociali, assegnazione delle case popolari, bagni pubblici: molte di queste problematiche sono croniche, altre rappresentano una vera vergogna a livello municipale, aggravate da clientelismi e scambi di favori in periodo elettorale. Come pensa di affrontare e risolvere queste situazioni a livello regionale?
Risposta
Acqua, rifiuti, case popolari, servizi sociali: sono diritti, non favori elettorali. Vanno gestiti con trasparenza, senza clientelismo e senza scambi di voti. Io credo in un'amministrazione che funzioni con regole chiare, controlli seri e rispetto per chi paga le tasse. Sull´acqua è chiaro che siamo di fronte ad un diritto per tutti, va ridotto il concetto di bolletta, con aggravio sulle famiglie e garantire erogazione potabile a tutti i cittadini, la Calabria è una terra ricca di acqua, manca la capacità politica di renderla fruibile ai cittadini, bisogna investire sulle reti di distribuzione, rinnovarle in quanto obsolete, attingendo ai fondi europei con progetti mirati, i rifiuti che incidono notevolmente sui bilanci locali vanno considerati una risorsa e non un costo, ridurre il concetto di discarica ed avviare soluzioni di riutilizzo. Sulle case popolari va avviato un controllo serio sia sull´entità del patrimonio, che sui requisiti degli utilizzatori, oggi appare una certa superficialità nella gestione lasciando quindi spazio a clientele o a fenomeni che vanno oltre la legalità. Non possiamo più permettere che la normalità diventi un lusso.»
12b) Certo, anche i cittadini devono fare la loro parte: rispettare le regole sulla raccolta dei rifiuti, non parcheggiare sui marciapiedi, evitare inversioni pericolose, mantenere in ordine le proprie abitazioni ed edifici, rispettare gli altri e non solo i propri familiari. Tutto ciò contribuirebbe a mostrare una Calabria che non è soltanto un bel panorama, ma una terra di storia, cultura e grandi personaggi, capace di diventare esempio positivo. Lei è d'accordo?
Risposta
Sono d'accordo. Anche i cittadini devono fare la loro parte. Ma il contesto influenza parecchio, il cittadino calabrese, anche se a volte manifesta comportamenti poco civili nella sua terra, appare un modello di civiltà altrove, quindi non è solo il cittadino che difetta, ma chi dovrebbe amministrare. Ci puó essere una sparuta minoranza e su questa si interviene con azioni di recupero e poi di coercizione. Non possiamo chiedere tutto alle istituzioni e poi non rispettare le regole. Solo così la nostra Terra (dico nostra perché sono di origine calabrese, il quadrisavolo Rizzo era di Cosenza) potrà mostrarsi per quello che è: una regione ricca di storia, cultura e grandi persone, capace di diventare un esempio positivo.