Karakiri della Sinistra a Reggio Calabria

11.06.2024

Non bastasse il pessimo risultato nelle elezioni europee, la "sinistra" della città di Reggio Calabria, tra arresti e indagati, incluso il sindaco Falcomatà, scende ai minimi storici.

Siamo a detta di molti al limite della vergogna, da "accusatori a soci della malavita", una vera vergogna per chi vuole sempre fare il giustizialista degli altri e il garantista di se stesso.

Brutte immagini oggi per la città di Reggio Calabria su tutti i giornali nazionali e internazionali.

Il candidato alle elezioni per il consiglio comunale di Reggio Calabria del 2020 Giuseppe Sera avrebbe a sostegno di Falcomatà, accettato la promessa di procurare voti da parte di soggetti legati alla 'ndrangheta reggina, in particolare la cosca Araniti di Sambatello. 

Per il momento costatiamo, una situazione di "Karakiri" il giudizio finale lo daremo dopo il passaggio delle nuove indagini e degli eventuali processi.

Certo che per il Sindaco di Reggio Calabria un'altro macigno, che dovrebbe far riflettere. Troppi i problemi di quest'aultima amministrazione Falcomatà, troppe le cazz..... fatte, e adesso anche la stessa elezione è in dubbio, quella che permise la sua elezione lasciando stupiti i cittadini che lo vedevano perdente. 

Magari è arrivato il momento di lasciare la nostra città libera e permettere un'elezione a prova di ndrangheta.

È ARRIVATA LA CHIAMATA SIGNOR SINDACO ... BASTA?!

Faccia un passo indietro, per lo meno per salvaguardare il nome di suo papà. Non dico lei sia colpevole su tutti i fronti, ma sono ormai troppi i provvedimenti contro di lei, sono ormai troppi gli errori di amministrazione, sono troppi i problemi che stanno rilegando la nostra città metropolitana all'ultimo posto in Italia, svergognando tutti i cittadini onesti.

Poi al consigliere Neri chiediamo di dare l'esempio e dimettersi subito, per permettere una difesa senza ostacolare chi nel suo partito invece le elezioni le ha vinte, infatti nell'ordinanza si legge che Giuseppe Neri (esponente di FDI), "candidato alle elezioni per il consiglio Regionale della Calabria del 2020, accettava la promessa di procurare voti in suo favore da parte di soggetti appartenenti alla 'ndrangheta di Croce Valanidi. In cambio, Neri prometteva varie utilità, non immediatamente definite, e della più ampia disponibilità a soddisfare gli interessi e le esigenze della cosca".

Anche per Lui è arrivata l'ora, come per Sera a Reggio di uscire dal consiglio.

Djávlon