L' Ambientalismo No wash Puzza

11.06.2023

La nostra inchiesta della settimana è la nuova tendenza degli ambientalisti, non quelli che amano e proteggono l'ambiente, no quelli sono da elogiare, parlo di quelli che inventano storie tutti i giorni per giustificare pazzie e coprire i veri villani dell'ambiente.

"No wash" è lo stupido nome di questa nuova tendenza dell'ambientalismo neo-liberale. 

No wash è la tendenza di quegli ambientalisti che ritengono che si debbano ridurre il lavaggio degli indumenti e di se stessi, magari anche nella prospettiva di non lavarsi mai più o addirittura di non esistere, che sarebbe più facile.

Tra chi segue questa moda, o stile di vita, o dice di seguirla, vi sono anche alcune stelle di Hollywood: Brad Pitt pur sponsorizzando un noto profumo sembra dimentichi spesso l'uso dell'acqua e sapone, è una delle cause del suo divorzio? Non lo sappiamo, ma sicuramente non deve far piacere vivere vicino a un puzzone.

Certo che smettere di lavare e di lavarsi, porterebbe il pianeta indietro di vari millenni, direi quasi agli uomini delle caverne, ma questo non importa quando esagerare fa parte di questi demenziali idee, e poi loro dicono che ci si abitua all'odore della persona.

Voi cosa ne pensate?

Questo tipo di lotta per l'ambiente è chiaramente falsa e la definirei "ambientalismo che puzza" per distinguerlo da altre tendenze come l'ambientalismo alla Greta Thunberg. 

La cosa complicata non è ascoltare queste emerite stupidaggini, ma come in uno show di Brignano trattenere le risate.

Dicevo un ambientalismo che puzza, non solo per l'odore che saremmo destinati a fare senza più lavare ne gli indumenti ne il nostro corpo,  ma proprio perché puzza di una nuova stupida teoria della necessità da parte nostra di salvare il pianeta, commettendo l'errore principale di questo tipo di ambientalismo "No Wash" che non è solo di ordine igienico, ma di non mettere in discussione il modo assurdo della produzione, che è poi la causa principale delle problematiche ambientali. 

Questo grave errore porta le persone a pensare che la causa della distruzione sistematica del nostra pianeta sia da ricercare nel modo di vivere di tutti e che dunque occorra intervenire sulla loro vita per risolvere la questione ambientale, togliendogli usi e costumi millenari, mantenendo però, la LORO distruzione dell'ambiente, quindi con queste stupide idee vengono dimenticati i veri villani che sono da identificare tra quelli che sfruttano il suolo e producono senza rispetto del pianeta .

I giovani, visto che l'eredità della terra sarà loro, non capiscono che questo ambientalismo alla Greta Thunberg, è amato proprio da quella parte del potere che, vede il proprio dominio industriale e di distruzione sistematica della nostra vite.

Non voglio dire che la finanziano, anche se varie volte abbiamo visto, l'organizzazione milionaria per farci credere alla poverella amica del pianeta, ma sono felici che la loro partecipazione, come attore principale della distruzione, non venga neanche messa in discussione.

Vogliamo risolvere i problemi dei pet? Semplice, smettiamo di produrre la plastica, o chi la produce organizzi uno smaltimento a tappeto sul tutto il territorio del pianeta, ma no, noi dobbiamo fare questo, perché loro risparmino e guadagnino sempre di più e poi i cattivi siamo sempre noi.

Una domanda ce la dobbiamo porre, fa parte del nostro lavoro di giornalismo:

"Perché le persone e le corporazioni super potenti che sono storicamente responsabili della distruzione dell'ecosistema, appoggiano il movimento globale per "salvare il pianeta"? Che però non agisce contro di loro? E da dove nasce la parola"sviluppo sostenibile"? Fatevi una ricerca, poi forse potremmo capirci qualcosa".

Questa storia dell'ambientalismo "No Wash" PUZZA

Andrea Ruggeri