La censura ha i giorni contati?

12.11.2024

La legge censura e controllo e le alleanze che "non" ti aspetti

Lanciata da George W. Bush nel 2001, oggi guarda caso alleato di ObamaKamala e Biden. La legge "Patriot Act" permetteva all'FBI, alla CIA e altre autorità di pubblica sicurezza di chiedere le intercettazioni e il traffico Internet ai provider, senza un mandato della magistratura e una notifica ai diretti interessati del materiale acquisito.

Forse era questo il motivo, per il quale alcune persone pensano, che i presunti attentati dell'11/9, avessero un altro obiettivo, non solo le guerre ad Afganistan ed Iraq, ma il controllo della popolazione mondiale.

La norma avrebbe rinforzato il potere dei corpi di polizia e di spionaggio statunitensi, quali CIA, FBI e NSA, con lo scopo di ridurre il rischio di attacchi "terroristici" negli Stati Uniti, intaccando di conseguenza la privacy dei cittadini.

Amigos para Siempre
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Tra le altre disposizioni promosse da questa azione, cui una serie di emendamenti ha favorito l'applicazione, vi sono la possibilità di effettuare intercettazioni telefoniche, l'accesso a informazioni personali e il prelevamento delle impronte digitali nelle biblioteche, che sono scadute il 1º giugno 2015, ma il giorno successivo è stata definitivamente approvata la loro validità fino al 2019. Nella legge sono inoltre confluiti due disegni di legge precedentemente presentati (lo USA Act ed il Financial Anti-Terrorism Act).

Le organizzazioni della difesa diritti dell'uomo e della libertà di stampa, ritengono che questa legge contenga delle limitazioni eccessive delle libertà individuali, in particolare in merito a:

  • la diminuzione dei diritti dei cittadini
  • la violazione della privacy
  • la diminuzione della libertà d'espressione

Una sentenza della Corte Distrettuale di New York (giudice Victor Marrero, ottobre 2007) ha dichiarato incostituzionali le National Security Letter previste dal Patriot Act.

La legge permetteva all'FBI, alla CIA e altre autorità di pubblica sicurezza di chiedere le intercettazioni e il traffico Internet ai provider, senza un mandato della magistratura e una notifica ai diretti interessati del materiale acquisito.

Ma i provider tecnicamente possono farlo.

Il problema è che partendo dal Patriot Act e ampliando questa legge, sono stati gradualmente dati a esponenti di Google, quindi Facebook e altri, poteri per copiare e censurare tutto quello che non interessava a specifici scopi.

Poi chiamano di complottisti gli altri bah!?

La censura in grande scala è concessa da questa legge, e da un connubio di ideologie e poteri, tra questi "lo stato profondo", con l'obbiettivo di usare la censura, facendo si che diventasse un metodo, che oltre a controllare e sorvegliare le masse , servisse anche a disciplinare le menti e le coscienze.

Ne parliamo ORA, perché dopo la schiacciante vittoria di Trump, sia come Presidente USA sia con il controllo, di Senato e Congresso da parte del suo partito, varie forme di censura, principalmente sui cittadini americani, saranno riviste o annullate, essendo stato Lui vittima di questa stessa legge e avendolo ripetutamente annunciato.

Sta a noi ORA impedire che continui qui in Europa e principalmente in Italia, come visto recentemente anche contro lo stesso governo, questo controllo totale contro il principio di privacy delle persone e altri diritti inalienabili.

Ma come mai ne parliamo ora?

Perché ora tutti sanno che qualcosa cambierà e i topi stanno abbandonando la nave dei global democratici e repubblicani.

Ad esempio Jeff Bezos: il fondatore di Amazon che ha provocato parecchie polemiche all'interno della redazione del Washington Post, testata di cui è editore, e che da sempre appoggiava il Partito Democratico dichiarando che non avrebbe appoggiato Kamala in vista delle presidenziali.

Quindi Mark Zuckerberg: il Ceo di Meta è stato tra coloro che, a seguito della presunta colpa per l'invasione di Capitol Hill il 6 gennaio 2021, ha aderito all'esclusione permanente di Trump dai social e negli scorsi mesi il miliardario ha dichiarato – con un tempismo elettorale – di aver ricevuto ai tempi della pandemia pressioni dall'attuale presidente per censurare contenuti riguardanti il Covid 19 sui social del gruppo.

Andreessen Horowitz: uno dei fondi di Venture Capital più importanti al mondo, guidato da Marc Andreessen e Ben Horowitz. Apertamente hanno sostenuto Trump, riferendosi principalmente alle sorti in futuro degli investimenti in tecnologia.

David Sachs: co-host di All In, uno dei podcast sull'innovazione più seguiti, nome noto della Silicon Valley, ha detto «Sappiamo quale sarà la loro agenda – riferendosi ai democratici alla convention repubblicana – altri quattro anni di caos e fallimento sia in patria, sia all'estero».

Satya Nadella: il Ceo di Microsoft, come riportano anche giornali pro Kamala Harris, non si è esposto durante le elezioni americane. Ed essendo la società di Redmond una tra le principali investitrici di OpenAI, il campione americano dell'Intelligenza artificiale, capiamo che stava pensando realmente al suo futuro con Trump Presidente e non il contrario.

Sundar Pichai: il capo di Alphabet, la holding di Google, ha telefonato nei giorni scorsi a Trump, a quanto pare per complimentarsi per l'idea avuta con il McDonald's, mentre il futuro presidente era impegnato a friggere patatine fritte.

E infine Tim Cook: Ceo di Apple, che aveva telefonato a Trump parlando dei problemi burocratici con la legislazione europea, dal momento che Bruxelles impugna il Digital Markets Act per far rispettare determinati requisiti alla multinazionale di Cupertino.

Tutto questo sicuramente sarà gestito da Elon Musk, con il condottiero Robert F. Kennedy, Jr. a difenderci anche dalla censura sanitaria e a riportare le verità, sulla pandemia, a galla.

Insomma altro che problema o pericolo per noi, sbandierato dagli sconfitti. Trump può essere l'opportunità, la soluzione per chi vuole vivere in un mondo libero. Non fatevi ingannare da proclami che puntano a mantenere il potere ed il controllo di chi ve li propone.

La censura in grande scala è concessa dal "Patriot Act", dovrebbe essere  ridimensionata, con Trump, Musk e Kennedy, Jr. . 

Facciano in modo da ricordarlo alla Presidente del Consiglio, perché tutto questo cessi, e si definiscano leggi e parametri per impedirne il ritorno, in futuro, alla censura e dittatura dei globalisti.

Djàvlon