La Cina dice SI alle grandi opere, noi diciamo NO alle nostre

27.07.2025
Diga delle Tre Gole in Cina
Diga delle Tre Gole in Cina

Mentre l'Italia discute, la Cina costruisce: in Tibet nasce la diga idroelettrica più grande del mondo

Mentre in Italia i dibattiti dei No Ponte rischiano di paralizzare un progetto strategico per il Sud e per l'intera Europa, in Cina la macchina delle grandi opere corre senza sosta. È partito infatti in Tibet il cantiere della futura più grande fonte di energia idroelettrica del pianeta, secondo quanto riferito dai funzionari cinesi.

Il mega-progetto sorgerà sul fiume Yarlung Zangbo, ai piedi dell'Himalaya, e comprenderà cinque centrali idroelettriche. Il corso d'acqua è noto come Brahmaputra in India e Jamuna in Bangladesh, paesi che riceveranno le conseguenze a valle del nuovo impianto.

La cerimonia di avvio è stata presieduta dal premier cinese Li Qiang, con l'agenzia statale Xinhua che ha collegato il progetto agli obiettivi di neutralità carbonica della Cina e allo sviluppo economico del Tibet. Il costo previsto è di circa 1,2 trilioni di yuan (167 miliardi di dollari).

Questa nuova infrastruttura si inserisce nella stessa strategia che ha già portato la Cina a realizzare la Diga delle Tre Gole, un'opera ingegneristica di proporzioni colossali situata nella provincia di Hubei. Sfruttando il flusso del fiume Yangtze, il più lungo dell'Eurasia, la diga non solo genera enormi quantità di energia elettrica, ma ha avuto persino un impatto misurabile – seppur minimo – sulla rotazione della Terra, un dato che sottolinea l'imponenza di una struttura creata dall'uomo.

Secondo Pechino, la produzione elettrica della nuova diga tibetana sarà distribuita in tutta la Cina, coprendo anche le esigenze locali. Tuttavia, l'India ha già sollevato preoccupazioni diplomatiche, chiedendo garanzie per evitare danni agli ecosistemi e alle comunità a valle.

L'impianto sorgerà a soli 30 km dal confine sino-indiano, in una delle aree più sensibili e militarizzate del continente asiatico. Quando completata, la diga potrebbe produrre tre volte l'energia della Diga delle Tre Gole, confermando la corsa cinese verso l'autosufficienza energetica e l'espansione geopolitica.

Il Tibet, annesso da Pechino nel 1950, ospita i ghiacciai e i fiumi che alimentano le riserve idriche di oltre 1,3 miliardi di persone in 10 paesi. La costruzione di nuove dighe, pur rispondendo alle esigenze energetiche, alimenta timori per l'impatto su ecosistemi unici e comunità locali.

Mentre l'Oriente costruisce per il futuro, l'Italia resta divisa su un ponte che potrebbe connettere due continenti. Una differenza che fa riflettere.

Andrea Ruggeri