Falcomatà: "Approccio culturale umanistico per governare le opportunità dell'intelligenza artificiale"

21.01.2024

La notte del Liceo al Classico Campanella, Falcomatà: "Approccio culturale umanistico per governare le opportunità dell'intelligenza artificiale", riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Sindaco Metropolitano e poi l'analisi del nostro direttore sull'argomento.

Evoluzione dell'Involuzione
Evoluzione dell'Involuzione

Il sindaco della Città Metropolitana si è confrontato con il tema proposto quest'anno dal Liceo, "Da Omero all'intelligenza artificiale", per celebrare il tradizionale appuntamento serale.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà è intervenuto all'evento "La notte al Liceo", promosso dal Classico "Tommaso Campanella" sul tema "Da Omero all'intelligenza artificiale". All'iniziativa era presente anche il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, FIlippo Quartuccio.
Nel ringraziare la dirigente scolastica Carmen Lucisano e dopo aver apprezzato gli interventi di Michele Ammendola, medico e docente UniCz, studioso del Metaverso applicato alla chirurgia, di Daniele Cananzi, professore di Bioetica alla facoltà di Giurisprudenza dell'UniRc, e del rettore della "Mediterranea" Giuseppe Zimbalatti, il sindaco si è rivolto ai ragazzi del liceo sottolineando «il grande fascino dell'intelligenza artificiale che va, comunque, maneggiato con cura».
«Alcuni studi - ha spiegato Falcomatà - indicano come, nel breve volgere di pochi anni, oltre il 50% delle competenze fino ad oggi acquisite nelle varie professioni, diventeranno obsolete per l'avvento dell'intelligenza artificiale. Sopravviveranno, quindi, quanti riusciranno a dimostrare maggiore capacità di adattamento a questo cambiamento epocale. Atteso che questo percorso non possiamo né allontanarlo né subirlo, bisogna riuscire a governarlo».
«Si può governare - ha aggiunto il sindaco - solo con una preparazione culturale ed un approccio umanistico ad un percorso di sviluppo e innovazione che interessa le diverse arti od i mestieri. I liceo classici riescono a coniugare questi due aspetti fondamentali che sono la tradizione e l'innovazione. Anzi, l'innovazione nella tradizione». Fattore, quest'ultimo, tenuto in forte considerazione nel più complesso schema di Dimensionamento scolastico licenziato dal Consiglio metropolitano: «In Consiglio metropolitano, anche grazie al lavoro del vicesindaco Carmelo Versace, abbiamo voluto rispondere a questo senso di responsabilità. Sul territorio c'erano tanti istituti che avevano una loro specificità o qualche elemento di differenziazione, ma l'indirizzo politico è stato chiaro e deciso nel riconoscere, al Liceo Classico, qualcosa che nessun altro istituto, per sua natura, può avere: quella formazione umanistica che consente di avere le porte aperte rispetto a tutto ciò che ognuno immagina di poter fare nel proprio futuro. Questa è la peculiarità che dobbiamo salvaguardare e promuovere in un mondo che si sta aprendo all'intelligenza artificiale ed ai suoi vari e diversi utilizzi».

Sindaco Falcomatà
Sindaco Falcomatà

Ufficio Stampa

Città Metropolitana di Reggio Calabria

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Piccolo intervento sull'argomento del nostro direttore

Io personalmente apprezzo le parole del Sindaco di Reggio Calabria "Si può governare, solo con una preparazione culturale ed un approccio umanistico ad un percorso di sviluppo e innovazione che interessa le diverse arti od i mestieri", quello che mi spaventa è quando dice "varie professioni, diventeranno obsolete per l'avvento dell'intelligenza artificiale. Sopravviveranno, quindi, quanti riusciranno a dimostrare maggiore capacità di adattamento a questo cambiamento epocale". 

Solo che l'adattamento che dice il sindaco (ma capiamo che solo chi segue, la distruttiva evoluzione di una tecnologia creata per cancellare l'essere umano lo sa), non ci sarà, se non combattiamo l'evoluzione assurda di questo elemento distruttivo con il cuore e l'anima, uniche cose che LORO non riusciranno a copiare.

Mentre gli scienziati gioiscono dimostrando che  "Per la prima volta abbiamo dimostrato che una rete neurale generica può imitare o superare la generalizzazione sistematica umana in un confronto testa a testa" (Lake e Baroni). 

"in questo momento i robot e i computer con IA, possono non solo eseguire una serie di attività lavorative di routine meglio e più a buon mercato rispetto agli esseri umani, ma sono anche sempre più in grado di svolgere attività che includono capacità cognitive una volta considerate troppo difficili da automatizzare con successo, come prendere decisioni, rilevare emozioni o guidare un'auto".

Mentre c'è chi contratta in base alla creatività, come facciamo noi, meno IA e più IN (intelligenza naturale) come con gli ultimi quiz su facebook, c'è chi si preoccupa di dar vita ad un robot con IA, in grado di fare colloqui di lavoro e selezionare gli umani più idonei per ricoprire un determinato ruolo.

Matilda, dell'Università La Trobe di Melbourne, in Australia, progettata dal Research Center for Computers, Communication and Social Innovation (Reccsi), legge, risponde e memorizza le emozioni umane come le espressioni facciali, la voce e il tatto (startmag.it)

Il robot sottopone i candidati a una serie di domande, analizza le risposte e le confronta con quelle degli altri candidati, monitora le loro espressioni facciali e si ispira, nella scelta, agli altri impiegati di successo all'interno dell'azienda. 

Noi esseri umani dovremmo dare maggiore importanza alle cose, che IN BREVE, cercheranno di toglierci, perché non replicabili dalla IA, come l'illogicità, cioè non seguire solo la logica, le regole scientifiche, ma il nostro cuore e l'anima.

Sono convinto che le persone che hanno provato l'Intelligenza Naturale, quella che madre natura ci ha dato, continueranno a usare, specialmente in questo caso i ragazzi di un Liceo Classico, la letteratura e gli studi classici per capire che l'IA sarà un cambiamento negativo in tutti gli aspetti e con certezza, non si vivrà solamente di professioni, ma di amore all'arte, alla cultura, alla storia, alla capacità di ognuno di noi di raccontarla, con il suo cuore e con la sua anima, che l'IA non avrà mai.

Gli esseri umani pensanti, saranno cancellati e diventeranno semplici fruitori del loro corpo, senza più l'uso delle meravigliose capacità della mente, a meno che non perdano l'anima, l'amore e l'illogicità, che ci differenzierà sempre dalla macchina e da chi PENSA di comandarla.

Andrea Ruggeri