La partenza di Pietro

Quando un ragazzo in piena attività si ammala e poi parte per l'ultimo viaggio, tutti ci curviamo alla malasorte, ma per lui è arrivato un altro stadio dell'esistenza, quello di incontrare chi ci ha creato e che lo vogliamo o no tutti noi faremo questo incontro.
Il filosofo, filologo e saggista tedesco, Friedrich Nietzsche un giorno ha detto:
"Vi sono perdite che comunicano all'anima una sublimità, nella quale essa si astiene dal lamento e cammina in silenzio come sotto alti neri cipressi."
È con questa frase che voglio salutare la famiglia di Pietro Bellantoni e porle le condoglianze di U Riggitanu, un ragazzo Pietro che aveva da poco coronato il proprio sogno, quello a cui ogni giovane giornalista vuole arrivare in Italia, ad essere un giornalista di un grande veicolo di informazione.
Il dolore è di chi rimane per non aver più vicino un amico, un marito, un figlio, un padre.
Per Pietro è un'altra conquista da capire e un nuovo percorso che tutti noi conosceremo.
Era il suo sogno non sicuramente il mio, ma era contento e felice e così vorremmo ricordarlo, buon viaggio Pietro.
La sindaca di Villa san Giovanni amica e collega ha scritto sul suo Facebook:
Garbo, equilibrio nel trattare ogni tematica, amore per questa terra oltre e prima di tutto: un vero Giornalista che si è "imposto" per professionalità e stile, umanità ed empatia.Una bella storia personale, familiare e professionale che tutti ricorderemo, come i tuoi articoli e la tua inconfondibile voce.Sono onorata di esserti stata amica!E da sindaco di Villa San Giovanni ti dico che anche la mia Città oggi ha perso molto: una penna libera che sapeva raccontare una terra difficile con il senso di verità e giustizia di chi questa terra la porta nel cuore!Da oggi siamo tutti un po' più poveri… Ciao Pietro