Le Palme di Bova

18.03.2024

Domenica 24 Marzo 2024 ore 10:00 - Piazza Santa Caterina, Bova (RC)

Il Rito delle Persephoni, la visita al borgo

A Bova, durante la festa Cristiana delle Palme, si rinnova la tradizionale processione delle Persephoni, dette anche "Pupazze".

Domenica 24 Marzo, un appuntamento culturale religioso e turistico, da non perdere. Saremo a Bova, la capitale "amministrativa" della Bovesia, ossia di quell' isola linguistica e culturale che ha caratterizzato e caratterizza l'area Grecanica dei greci di Calabria.

Sarà una giornata dal sapore turistico culturale ed enogastronomica, con raduno dei partecipanti alle ore 8:15 ai parcheggi del Cedir di Reggio Calabria. Partenza per Bova, con la possibilità del servizio navetta con pulmino 8 posti disponibili. Sosta caffè colazione durante il percorso in auto. Secondo appuntamento alle ore 9:00, al bar Vittoria, sulla 106 e prima dell' ingresso a Bova Marina.

Programma della giornata
Ore 10:00, partecipazione alla processione del rito delle Pupazze.
Ore 12:00/12:30, smembramento delle Persephoni e successiva degustazione ad opera del Comune. In alternativa pranzeremo a base di lestopitta farcita in tanti modi, dai gemelli. Altri prodotti tipici del periodo: il formaggio musulupo e la nguta, un dolce della tradizione.
Ore 14:00:14:30, giro turistico culturale nei siti più importanti di Bova.
Ore 16:00/16:30, visita culturale guidata al Museo della lingua Greco Calabra Gerhard Rohlfs.
Ore 17:00/17:30 partenza per rientrare a casa a fine esperienza.

Costi: 10 euro a persona per l'accompagnamento culturale e turistico della giornata; 10 euro a persona per il servizio navetta pulmino 8 posti disponibili; 2 euro per il biglietto al museo; ed il costo del pranzo che varia tra i 10 ed i 15 euro a persona.

Prenotazioni prima possibile ed entro venerdì 22 Marzo, per poter confermare l'esperienza, con Lillo Aloi, al 3298054562 e preferibilmente con messaggi su WhatsApp o Messenger.

Tra storia, tradizioni ed identità
Un rito arcaico che si ripete ogni anno, da secoli, in occasione della "Domenica delle Palme", una tradizione che, parallela alla festa cristiana, percorre la stessa via e si intreccia nel cammino della fede e della tradizione.

È la festa delle "Pupazze" o delle "Persephoni", rito che affonda le radici nel mondo della mitologia greca e dei misteri eleusini, riti religiosi che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra nell'antica città greca di Eleusi e che, nel corso dei secoli, si sono estese anche alle Colonie, inclusa Bova. Qui, nella "capitale" della cultura greca calabrese, il rito è ancora vivo e sentito.

E poi ci sono i rituali: alcuni collocano almeno una "steddha" su un albero del proprio podere, come segno di benedizione e a testimonianza dell'intimo rapporto sacro che unisce uomo e creato, altri fissano le trecce di ulivo sulla parete della camera da letto, altri sull'anta della cristalliera. Infine c'è chi utilizza le foglie benedette per "sfumicari", cioè togliere il malocchio dalla casa e da chi la abita.

Il rito, importante ed unico per Bova e tutto l'Aspromonte greco, è una tradizione vivissima, portata avanti nel corso dei secoli con devozione e passione. La forte carica ritualista e le sue implicazioni storico-culturali impongono una presa di posizione netta per tutelare un rito millenario.

Quelle "Pupazze" di Bova che evocano l'archetipo femminile della Calabria greca: simbologia e curiosità
Metafora del ciclo delle stagioni, momento di cambiamento nella vita dell'uomo e del lavoro dei campi. La Primavera nella Calabria grecanica era tempo di rituali in cui riconnettersi con la natura e a Bova nella Settimana Santa si trovano gli esempi più tangibili.

Qui nella Domenica delle Palme prendono forma riti pasquali dalle radici antichissime che diventano essenza della simbologia femminile. Stiamo parlando delle "Pupazze" o delle "Persephoni" di Bova, manichini vegetali che vengono portati in processione in questo giorno. Sin da tempi lontani è consuetudine nelle famiglie, una settimana prima di questa ricorrenza, incontrarsi per intrecciare queste figure femminili realizzate con canne di fiume.

Le cosiddette "steddhe" fanno la struttura che veste il manichino; successivamente viene decorato con gli addobbi. Da alcuni anni vengono organizzati anche dei laboratori per imparare a costruirle manualmente.

Un unicum del territorio, emblema antico su cui si sono interrogati numerosi antropologi. La processione delle palme di Bova, è stata infatti inclusa tra i beni culturali immateriali, della Regione Calabria. Una piacevole, ricca e suggestiva esperienza, da vivere e condividere insieme.