Lettera aperta sulla soppressione del servizio

02.09.2025

Ci eravamo fidati, sia noi che i nostri ospiti. Avevamo scelto di affidarci al servizio Costa Viola Bus anche per la corsa notturna settimanale — una scelta sostenibile, comoda e responsabile.

Comprati biglietti di andata e ritorno.
Ma quella corsa non c'era più. Nessun avviso pubblico, nessuna comunicazione efficace.
E così, siamo stati costretti a tornare in taxi da Villa e Scilla, con evidente disagio e costi maggiori per chi aveva scelto il trasporto pubblico.

Sappiamo bene che gli autobus spesso viaggiano quasi vuoti, di giorno e di notte. Ma la colpa non è degli utenti.
Chi, nel mondo, sceglie i mezzi pubblici lo fa per convinzione, per necessità o per sostenibilità. È compito delle compagnie offrire un servizio all'altezza.

Non basta affiggere un avviso sul bus per i pochi clienti abituali:

  • Servono regole chiare per un servizio pubblico.

  • Servono orari ufficiali, pubblicati e aggiornati con anticipo.

  • Servono fermate identificabili, con indicazioni leggibili, QR code funzionanti, e pagine web aggiornate che riportino orari affidabili.

Se un servizio viene sospeso, è dovere della compagnia informare non solo i passeggeri, ma anche i giornali, i siti locali, le strutture turistiche, e i comuni.
La trasparenza e la programmazione sono fondamentali per incentivare l'uso del trasporto pubblico.

Perché altrimenti la fiducia, una volta persa, è difficile da riconquistare.
E in un territorio come quello della Costa Viola, dove turismo e mobilità locale si intrecciano, non possiamo permetterci di far sentire i viaggiatori abbandonati.

Lettera aperta: serve visione, non solo trasporto

Stiamo per affrontare un aumento straordinario di persone sulla tratta della Costa Viola, a causa dei cantieri che si apriranno a breve. Non si tratta di un'opinione: è un dato certo e imminente.
Serve un trasporto pubblico efficiente, chiaro e coordinato. Ora.

Eppure, i segnali che riceviamo raccontano il contrario.

Il 16 agosto scorso, mi trovavo alla stazione di Scilla.
Davanti a me centinaia di persone, in attesa di un treno locale che, una volta arrivato, si sarebbe fermato solo a Reggio Lido e Reggio Centrale, lasciando tutti a doversi arrangiare con mezzi cittadini per raggiungere le proprie destinazioni.

Accanto a questa folla, un autobus che avrebbe fatto tutte le fermate intermedie a Reggio — come fa normalmente l'ATM — è partito vuoto.

Perché?

Perché nessuno lo sapeva. Nessuna comunicazione. Nessun avviso. Nessuna sinergia tra trasporto ferroviario e su gomma.

Quel treno era strapieno. Quell'autobus era vuoto. E questo non è colpa degli utenti. È il risultato di una mancanza totale di visione e coordinamento.

🚦 Non possiamo più permettercelo

Con l'arrivo dei cantieri e l'aumento della domanda, questa disorganizzazione diventerà insostenibile.

Serve:

  • Un piano chiaro e condiviso tra treni e bus, soprattutto sulle tratte intermedie;

  • Un sistema di comunicazione efficace: orari integrati, app funzionanti, QR code alle fermate, informazione sui social e nei canali istituzionali;

  • Formazione e informazione al pubblico, perché sapere cosa prendere fa la differenza tra autonomia e disservizio;

  • Coinvolgimento dei comuni, delle associazioni e delle imprese locali.

Non è una questione tecnica, è una questione di visione.

Sulla propaganda nel sito c'è scritto "rilassati ti portiamo noi, spiagge aeroporto, notturno", ma se non avvisi nessuno alle fermate come farai ad vere clienti, e se sospendi il servizio, sul tuo Bus non ci salirà più nessuno.
E proprio questa è la risorsa che oggi manca di più, "VISIONE" ma di cui avremo un bisogno estremo nei prossimi mesi.

Andrea Ruggeri