L'Ordine di Maggio al Merito per Andrea Bocelli

20.11.2025

Le parole a seguire sono le sue, e il premio è realmente importante.

È un riconoscimento che porto nel cuore, come si salva una tappa decisiva del proprio viaggio nella vita.

Ricevere dalle mani del presidente Milei l'Ordine di Maggio al merito, nel grado di Commendatore, è un sogno che prende forma e si avvera... Ancora di più, se penso a quel ragazzo che ero, nella campagna toscana dove sono cresciuto, alla semplicità e a quelle piccole ma tenaci aspirazioni che ho saputo coltivare.

Mi sorprende e mi commuove pensare, oggi, fino a dove la musica ha saputo portarmi. Credo nel destino, credo nel disegno divino che il nostro Padre celeste ha concepito per ciascuno di noi.

Alla Casa Rosada sentivo come se il destino stesso mi avesse rivelato un nuovo frammento di questo piano.

E ho percepito la presenza dei miei genitori, come se dal cielo avessero posato uno sguardo di approvazione su loro figlio, in un giorno così speciale per lui. Quando canto in Argentina, sento che il pubblico capisce la mia lingua prima ancora delle parole: la riconosce nella storia, nel sangue, in quella sensibilità e in quella nostalgia che ci uniscono.

Le nostre culture, come due voci in un duetto, si incontrano nella stessa intenzione: dare forma alla bellezza che ci attraversa.

Desidero esprimere i miei più sinceri ringraziamenti al Presidente della Repubblica argentina per questo gesto di grande generosità istituzionale; all'intera nazione, per la sua storia e il suo spirito; agli argentini, che hanno saputo accogliermi con un affetto che non si dimentica; alla comunità italiana, sempre presente come una seconda famiglia; e soprattutto al pubblico, che mi ha accolto con tanta benevolenza.

È stato un privilegio sentire, ancora una volta, il legame vivo tra Italia e Argentina, due terre che si riflettono l'una nell'altra come due sorelle: distanti solo sulle mappe.

Spero di tornare presto tra voi, per cantare, condividere e ricambiare, almeno in parte, l'affetto ricevuto.

Grazie a te Andrea, è con orgoglio che porto il tuo stesso nome, e condivido con te e Veronica una sana amicizia, grazie.

Andrea Ruggeri