Marinella è sempre Marinella

19.11.2025

Marinella è sempre Marinella, ma forse senza Maurizio in negozio le strategie non funzionano allo stesso modo per tutti.

A dire la verità mi sono presentato vestito da aiutante di garzone: i miei abiti migliori erano rimasti in valigia. Ero a Nopoli per l'; esame dei ragazzi a guida turistica, una vera vergogna di cui sicuramente Masaniello Pasquino vi parlerà. Ma da Marinella ci dovevo andare comunque. Alla fine, devo fare un regalo a qualcuno molto importante, negli Stati Uniti, ed eccomi qui.

Poi avremmo voluto avere questo Marchio come sponsor nella Fidelity Card di Caminhos de Paulo e allora ci sono andato, come feci varie volte con Silvio Berlusconi e altri clienti abituali.

Non ho trovato Maurizio. Mi avrebbe riconosciuto, anche solo per le volte in cui ci ero andato con amici famosi. Eppure sono stato accolto fin troppo bene, sia al telefono che al negozio, pur vestito con abiti non a livello di Marinella: oggi in Italia si nota più l'abito del Monaco, che la sua fede, ma che ci possiamo fare. La cravatta l'ho comprata, non l'ho avuta in dono, ed è giusto così. Ne avrei prese quattro, ma quella situazione, e il fatto che nella riunione negli USA saremmo stati in cinque uomini, forse avrebbe creato qualche imbarazzo al personaggio principale  e allora ho cambiato idea.

Mi sarei anche preso una sette pieghe, ma — secondo chi mi ha servito — la mia stazza  e quella di chi l'avrebbe ricevuta non l'avrebbe valorizzata. Così ne ho presa una, e se la donerò o la terrò per me, lo deciderò più avanti. Per ora, preferisco custodirla.

La collega Matilde Serao li ha lanciati; Barilla, Berlusconi e molti altri li hanno diffusi. Gli uomini più potenti le indossano, ma per continuare a crescere bisogna saper guardare lontano, e Maurizio questo talento ce l'ha. Altri, forse, un po' meno.

I turisti di Caminhos de Paulo impazzirebbero nel visitare il suo negozio e il laboratorio sartoriale.

Ricordo ancora la mia prima Marinella: me la regalò l'Ambasciatore Stefano Alberto Canavesio. Poi ne arrivarono una seconda, una terza e una quarta da Silvio Berlusconi.
Le indossammo persino insieme e, per un momento, sembravamo fratelli.

A. Ruggeri e Berlusconi fratelli di cravatta
A. Ruggeri e Berlusconi fratelli di cravatta

Una ne donai anche a Bolsonaro: in una foto, se si guarda bene, si intravede lo stile. E mi portò sempre fortuna.

Per chi sarebbe stata questa nuova cravatta? Ve lo dirò solo dopo averla consegnata. O forse dopo aver scelto un altro ricordo della nostra terra, qualcosa legato al viaggio che andrò a promuovere negli USA: il progetto Caminhos de Paulo.

Certo, lo ammetto: mi sarei aspettato una sette pieghe donata direttamente da Marinella. La persona che la riceverà, solo indossandola, darebbe ancor più lustro alla maison. L'ha già fatto in passato, ma chissà… magari ci ripensano.

Non è una questione di prezzo. È un fatto molto più semplice: lui l'avrebbe riconosciuta, e avrebbe sicuramente pensato che fosse un dono di Maurizio, che conosce benissimo questo signore. E ricordatevi che i nostri turisti, un giorno, potrebbero passare proprio da Marinella. E allora sì che quel dono sarebbe stato fruttifero.

Presidente del Brasile e il giornalista A. Ruggeri
Presidente del Brasile e il giornalista A. Ruggeri

E poi, diciamolo: la persona che la riceverà penserà che l'abbia avuta direttamente dal proprietario. Ma sai com'è…

Dietro ogni cravatta c'è un nodo di tradizione; dietro ogni impresa un percorso di valori. Il nome Marinella è sinonimo di eleganza italiana nel mondo. Il suo racconto è una strada fatta di visione, stile e autenticità. È il volto e l'anima di una delle botteghe sartoriali di lusso più celebri al mondo.

Dal 1983 Maurizio è Amministratore Unico della maison fondata nel 1914 dal nonno Don Eugenio, e l'ha guidata nel nuovo millennio mantenendo saldi i valori della tradizione. Sotto la sua direzione, il brand ha conquistato una dimensione internazionale: Milano, Tokyo, Roma, e poi i grandi department store come Bergdorf Goodman e Le Bon Marché. Ha vestito presidenti, teste coronate, uomini che hanno segnato la storia.

Il suo impegno per qualità e artigianalità è stato riconosciuto ovunque: dall'esposizione al MOMA di New York alla nomina a Cavaliere del Lavoro nel 2011. È stato Presidente del Settore Moda dell'Unione Industriali di Napoli, inserito tra i 100 Top Manager d'Italia nel 2021 e nominato Presidente Onorario di Federitaly.

Maurizio Marinella non ha bisogno di presentazioni. Forse solo di incrementare le entrate — non con una, ma con cinquemila cravatte all'anno. Se ci siamo capiti.