Noi paghiamo, loro NO

13.01.2024

Sin dall'anno scorso "un'indagine dettagliata condotta dall'Osservatorio Fiscale dell'Unione Europea, ospitato presso la Paris School of Economics, ha rivelato un dato scioccante: nel corso del 2020, le multinazionali hanno evitato di pagare circa 200 miliardi di dollari (equivalenti a 188 miliardi di euro) di tasse a livello globale" ce lo dice Edoardo Costa in un chiaro articolo di bitclout-italia e dice ancora "Questo enorme ammontare è stato sottratto attraverso una strategia nota come "spostamento degli utili", adottata da aziende con sedi in più paesi. Queste multinazionali registrano una quota sproporzionata dei loro profitti in territori a bassa o nulla tassazione, i cosiddetti paradisi fiscali, nonostante tali profitti siano stati generati altrove".

Insomma noi disperati a pagare le bollette della luce, gas e acqua e questi non pagano le tasse e se non bastasse ora già sappiamo che 50 miliardi di euro di quelle tasse sono stati elusi in 4 anni i giganti del web. Denaro sottratto alla collettività e alla spesa pubblica, cancellando risorse da investire nella sanità, ma anche nella diminuzione del carico fiscale su piccole e medie imprese, lo dice Mediobanca

"in 4 anni per i giganti del web hanno avuto un risparmio fiscale di 50 miliardi" tutto successo nel 2022 "circa un terzo dell'utile ante imposte delle maggiori WebSoft mondiali è tassato in Paesi a fiscalità agevolata, con conseguente risparmio fiscale di 13,6 miliardi di euro nel 2022 e di 50,7 miliardi cumulati nei quattro anni 2019-2022" ce lo pubblica anche Metronews "L'aliquota media risulta pari al 15,1% nel 2022, inferiore a quella teorica del 21,9%. Nel periodo 2019-2022 la tassazione in Paesi a fiscalità agevolata ha determinato per Tencent, Microsoft e Alphabet un risparmio fiscale rispettivamente di 19,2 mld, 12,3 mld e 7,1mld" e in Italia "Dal 2024 dovrebbe diventare operativa anche in Italia la Global minimum tax che porterà ad applicare l'aliquota del 15% sugli utili realizzati dalle multinazionali con fatturato annuo superiore a 750 milioni. È quanto si legge nell'indagine annuale sui maggiori gruppi mondiali Software & Web curata dall'Area Studi Mediobanca".

Edoardo ci spiega come funziona esattamente questo meccanismo di spostamento degli utili: "Immaginate una multinazionale che opera in vari paesi: questa società trasferisce i propri profitti da una nazione con una tassazione elevata a una sua filiale situata in un territorio con tasse più basse. Come? Semplice, gestendo e registrando le proprietà intellettuali, come brevetti e design, nelle filiali dei paradisi fiscali. In questo modo, la società nel paese con tassazione elevata paga ingenti somme alla filiale nel paradiso fiscale per l'utilizzo di tali proprietà. Di conseguenza, il bilancio dell'azienda nel paese con tasse elevate registra un calo dei profitti, mentre quello della filiale nel paradiso fiscale segna un aumento".

Certo a leggere gli articoli rimaniamo basiti, ma le conseguenze di tutta questa pratica sono enormi e significative, molto maggiori che "fascismo e anti-fascismo, del "pandoragni" (pandoro della ferragni), o di altre quotidiane chiacchiere televisive, qui si parla di veri e propri furti da parte di quelli che poi ci censurano. 

Nel 2020, anno in cui la "PANDE-mia-PAZZA" ha colpito 9grazie alle pazzie di governanti incapaci) terribilmente l'economia globale, le mancate entrate fiscali, tutte causate dallo spostamento degli utili, hanno raggiunto i 200 miliardi di dollari, rispetto ai 250 miliardi dell'anno precedente.

E tornando a quanto detto da Idann Gidron, coordinatore dei dati presso l'Osservatorio Fiscale dell'Unione Europea, queste strategie sono accessibili principalmente alle grandi aziende, che hanno la capacità logistica e le finanze di operare a livello internazionale e di aprire filiali in paradisi fiscali offshore, diminuendo, così facendo, il loro carico fiscale. 

Tutto ciò genera un'ingiustizia fiscale, mettendo NOI e le realtà economiche più piccole a far fronte alla perdita, dovendo pagare un contributo proporzionalmente maggiore, che poi a parole povere è pagato, come sempre, da noi cittadini.

Schiavi della tecnologia, comprando sia i prodotti, sia i servizi e poi coprendo il mancato pagamento da parte loro delle tasse.

Sino a quando?

Andrea Ruggeri

Fonti: Osservatorio Fiscale dell'Unione Europea; bitclout-italia; Metronews; Mediobanca.