Non solo Reggio - A Perugia ci vogliono politici liberi e fuori dalla palude

07.02.2024

Per uno come me che ha aiutato molto il prof. Chiù Chiù a divulgare Perugia, la sua università per stranieri, con la grammatica della lingua italiana più diffusa e venduta al mondo; la bellezza del centro storico; la sua storia; vederla ora abbandonata, lascia l'amaro in bocca.

Parlo non solo dell'università, un tempo indiscutibilmente la numero uno d'Italia, per lo studio della lingua italiana, ma l'abbandono del centro storico e  la città in balia alla violenza urbana.

Cosa gli hanno fatto?

Sono andato di persona a vedere i danni e ho domandato ai perugini doc cosa ne pensavano e mi hanno risposto così: "La nostra Cara Perugia, non la si vedrò più. Parlo della Perugia storica che ormai è divenuta periferia" e ancora "hanno trasferito troppa parte della città a valle" e ancora "costruiscono nuovi edifici e i giovani non hanno voglia di parlare di storia arte e altro, vogliono le comodità ed essere rincoglioniti dal TikTok" un'altro dice "si va da Magione a S.Maria degli Angeli, al centro storico, non ci va nessuno" e infine

Ma sinceramente a me la Perugia Antica, che l'ha resa famosa piace, cosa gli hanno fatto questi ultimi governi? Trasferendo le persone lontane dall'arte e la cultura? Loro lo definiscono spontaneo, ma sarà a questo esodo manca un piano regolatore fatto non solo per dare soldi ai proprietari terrieri a valle, ma per recuperare quello che NOI , che la vivevamo saltuariamente amavamo, la sua bellezza e storia.

Ma poi analizzo con alcune persone i benefici e scopro che non ci sono, il BRT (come esiste in Brasile e tanti altri posti) era una buona idea, ma poi ci vogliono altre iniziative, la periferizzazione del centro storico, necessita di idee e investimenti pubblici, e chiaramente diminuisce l'importanza della stessa città in ambito artistico, culturale e turistico, in un paese e in una regione che vive soprattutto di questo. 

Amministratori, sicuramente poco attenti per non dire disastrosi, allontanando Perugia delle correnti di traffico del Raccordo, nascondendola alla vista, mentre attualmente ancora chi passa vede Perugia in bella mostra.

Chiaro poi che con il Nodo (Madonna del Piano-Silvestrini-Corciano) i flussi nazionali est-ovest dalla Toscana alle Marche e Abruzzo, non avranno più Perugia nella loro tragitto e come ho sentito dire in città da alcuni colleghi perugini -un tempo si diceva "damnatio memoriae" (dal latino "condanna della memoria"), ora però purtroppo non resterà nessuna memoria.

Certo abbiamo anche notato, però, che i cittadini queste cose le capiscono, sanno che al comando ci vogliono persone che sanno, più che vendere terreni, gestire la città con onestà, energia, e in un nuovo contesto.

Davide baiocco al PalaTerni
Davide baiocco al PalaTerni

Parlo più chiaramente di Davide Baiocco, una persona libera e fuori dalle paludate e criptiche logiche dei partiti, che hanno portato la città nelle paludi dei loro interessi.

Davide non è solo un ex calciatore di Serie A, giocando sia nel Perugia che nella RegginaDavide è oggi un allenatore di calcio e un imprenditore che guarda avanti con ottimismo e fiducia nel futuro, uno che vuole fare e che desidera mettere la sua passione e la sua esperienza a disposizione della sua Città, che noi tanto amiamo.

Ha dietro a se uomini energici, come Stefano Bandecchi, che anche se scomodi a qualcuno, ti dicono in faccia la verità, insomma sono schietti e questo al cittadino stanco della politica perbenista e inefficace, piace.

Leggiamo sul suo diario che "come capitano del Grifo prima e come allenatore e imprenditore adesso, Davide ha dimostrato la capacità di guidare con l'esempio, di prendere decisioni difficili, di assumersi rischi calcolati e di creare opportunità per gli altri. Ha dimostrato che con passione ardente, fede, impegno, determinazione e una visione chiara, è possibile realizzare grandi cose".

Da perugino DOC, Davide ha a cuore Perugia e comprende i problemi che l'affliggono.

Con l'esperienza che gli deriva dall'aver vissuto in diverse città italiane e con la maturità di chi ha interagito con migliaia di persone differenti, Davide Baiocco ha come intenzione pura, mettersi al servizio e in più possiede una fervente volontà di fare la differenza.

La sua apertura al dialogo e la sua capacità di lavorare in team saranno elementi importanti per la creazione di un governo locale efficiente e responsabile".

Io l'ho conosciuto al PalaTerni, presente come giornalista di U Riggitanu, e nuovo presidente dell'associazione Giornalisti Italia Associati e ho visto che tra i vulcani in continua eruzione come Stefano Bandecchi e Massimo Ripepi, ho avuto una sensazione straordinaria sulle doti conciliatrici, ma energiche di questo gentleman Umbro, e mi sono detto sarà che rivedrò la grande Perugia di un tempo passato, ma rivolta con intelligenza al futuro?

Certo Perugia è un feudo di amministratori che la stanno portando alla rovina, ma forse questi nuovi talenti, come Davide potranno farla uscire dalla palude dove si è cacciata.

Andrea Ruggeri