Parole del Sud di Giuseppe Gangemi

28.04.2023

Poesia deriva da poiesis che significa fare, creare. Come una lingua poetica, esiste una

vita poetica. Le azioni che compiamo esprimono le nostre idee, sono anch'esse

linguaggio. Delle vite avventurose, delle azioni fuori dal comune per passione, nobiltà

d'animo, ingegno o coraggio, possono essere chiamate poetiche e ispirare dei versi.

Anche personaggi originali o surreali hanno sempre qualcosa di artistico. Viceversa

scrivere o leggere poesie implica che le idee interiorizzate possono influire sulla nostra

vita, significa affinare la nostra sensibilità, eliminare i pregiudizi accecanti, ampliare gli

orizzonti e annullare i confini.

In gioventù ho scritto maggiormente poesie liriche. Grazie alla lettura di Franco Costabile,

grande e sfortunato poeta calabrese, e all'incontro con Nicola Zitara, storico ed

economista controcorrente, è nato l'interesse per la Calabria, la terra dove vivo.

Alcuni scritti evidenziano la marginalità a cui è stato destinato il Meridione a causa

dell'unificazione d'Italia. Questo trauma, oltre ad immiserire il Sud, ha provocato un

cambiamento della società: dopo le repressioni violente del brigantaggio, gli scioperi e le

rivolte popolari, la sfiducia dei cittadini verso governi inetti ed imbroglioni e verso le

istituzioni in generale è sfociata in un clima di rassegnazione che determina adattamento e

complicità. Le poesie in cui ho trattato questi temi possono essere definite neorealiste.

Molti studiosi sostengono che il neorealismo scade nel populismo, nel contenutismo e

nella retorica, ma denunciare le ingiustizie, scuotere le coscienze, dire la verità, cercare di

soddisfare la domanda di beni simbolici di un territorio, non sono esercizi retorici ma

dovere intellettuale, fin dall'antica Grecia che coniò il termine di Parresia.

Più dello sdegno. ho cercato di trasmettere la speranza che un giorno la Calabria e tutto il

Mediterraneo ritornino ad essere la patria di filosofi, scienziati, umanisti e politici illuminati

per ripercorrere le strade della tolleranza, della pace, del benessere e del rispetto per la

natura.

Mi auguro che, nei versi che gli ho dedicato, sia stato il Sud a raccontarsi attraverso me e

che questa raccolta sempre in fieri rappresenti l'alterità di una rappresentazione minoritaria

ma veritiera della nostra storia

Il testo raccoglie la mia intera produzione poetica, dalle poesie giovanili come Manifesto, in

cui sono stato influenzato dagli sperimentalismi del Gruppo 63 e dalle avanguardie in

generale, alle più recenti in cui prevalgono l'interesse per la storia del Meridione d'Italia e

per il neorealismo misto all'ermetismo del mio conterraneo Franco Costabile.

L'Autore