Pippo Inzaghi porta il Pisa in A

04.05.2025

Il Pisa torna in Serie A dopo 34 anni

Pippo Inzaghi, l'uomo delle promozioni. E a Reggio... si balla ancora senza musica

Il Pisa festeggia. La città nerazzurra torna finalmente in Serie A dopo ben 34 anni di attesa, di sogni e di delusioni. E lo fa con Filippo Inzaghi in panchina, l'uomo che quando si parla di promozioni non sbaglia un colpo. L'avrebbe avuta anche a Reggio se il progetto fosse stato vero. Un Pippo scatenato, testardo, ossessionato dalla vittoria… che stavolta, per una volta, si concede anche una sconfitta — indolore — contro il Bari. Ma pazienza: oggi conta solo il risultato finale.

Già giovedì scorso, dopo il gol all'81' contro il Frosinone, Pisa aveva capito. Il traguardo era a un passo, bastava solo la matematica. Ora è ufficiale: Serie A. E la firma è quella di Superpippo, che da ex attaccante d'area di rigore si è ormai trasformato nel mister delle promozioni.

Dopo Venezia e Benevento, ecco la terza magia. Un'altra volta in A, con un gioco spavaldo, offensivo, con la grinta di chi conosce il sapore delle notti importanti. E stavolta, con un progetto vero alle spalle, con una società che lo ha sostenuto davvero, Inzaghi ha dimostrato cosa sa fare se gli dai fiducia. Il contrario di quanto accaduto altrove, tra promesse non mantenute, panchine traballanti e progetti fumosi. Vero, Reggio?

Il suo Pisa è secondo in tutto, sì — ma sempre dietro solo al Sassuolo:

  • Secondo miglior attacco con 59 reti

  • Seconda miglior difesa con 32 gol subiti

  • Secondo miglior rendimento in casa e in trasferta

Numeri da promozione piena, anzi, da capolavoro. Pippo ha saputo trascinare una città intera, ha costruito una squadra solida e affamata, ha fatto sognare una tifoseria che aspettava da generazioni. E noi, da lontano, non possiamo che applaudirlo… e sentirla un po' anche nostra, questa promozione.

Perché Pippo, volente o nolente, è passato anche da Reggio Calabria e ha lasciato il segno. E se c'era chi pensava che non fosse all'altezza, oggi dovrebbe rivedere certe coreografie… magari meno danze e più programmazione vera. Perché quando un progetto è fatto per vincere, si vince. E quando invece si naviga a vista, si resta dove si è. In Serie D.

Complimenti Pisa. Bravo Pippo. E a Reggio... avanti con le prove di ballo, magari cambiando il Ballarino.

Djàvlon