Povero Vespa
Non mi permetterei mai di criticare il passato di questo monumento del giornalismo televisivo, parlo di Bruno Vespa, ma ultimamente, e parlo dalla pandemia ad oggi, ha perso, la via maestra.
Non parlo della pandemia, siero magico, lotta a chi ha giustamente evitato tutta quella pazzia e aggressione ad un ospite perché giustamente contrario alle posizioni che malauguratamente appoggiava la sua trasmissione ecc... , non parlo della guerra Ucraina, raggiungendo in taluni casi il ridicolo, con ospiti affermando cose insulse, poi chiaramente smentite di fatti, ma raggiungendo l'apice ieri, nuovamente non riportando notizie sull'esodo biblico, non dall'Egitto degli israeliani inseguiti dal faraone, ma dalla Palestina i palestinese inseguiti dagli israeliani.
Realmente niente di importante da comunicare, allora parliamo di pizza all'insaccato di pecora.
In compensazione a discapito del principale prodotto italiano della nostra culinaria d'esportazione, per più della metà della trasmissione, noncurante della situazione dei bambini palestinesi, ha parlato con tanto di vari servizi direttamente dalla Scozia, della pizza alle interiori di pecora bollite e insaccate, poi sparse sulla pizza del Re Inglese Carlo.
Sembra che la genuflessione agli inglesi, sia totale, sia nella politica, nel nel gossip ... Povero Vespa.