Ryanair, Ikea e BridgeInvest, allora qualcosa si muove?
Sono da poco più di 2 anni tornato al Sud e da allora penso che arriveranno, quelli, che sanno fare business a spendere i loro soldi per portare, ma anche per prendere, le ricchezze che il Ponte e altri progetti faranno muovere nella Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Innanzitutto un grazie a Occhiuto e Cannizzaro, spronati anche dalle incessanti proteste di Ripepi e Sofo, che hanno svegliato i primi ad interessare Ryainar (sperando non sia "solo" per acquisire le rotte dell'ex Alitalia).

Grazie anche e soprattutto al sempre attivo Giuseppe Falduto per l'arrivo dei primi insediamenti Ikea a Porto Bolaro (soprattutto perché un imprenditore privato e non solo un politico).
Grazie anche a BridgeInvest, che sonda il territorio ormai da un anno.
Questo è l'inizio di un processo che sino a fine anno vedrà altre realtà investire qui.
Un occhio attento sa vedere cosa succede, un occhio abituato alle grandi imprese e non ai piccoli negozi.
Reggio Calabria, per il momento, e in generale tutta la Calabria non hanno, intendiamoci, clienti sufficienti da far pensare a grandi investimenti, ma ad esempio "Ikea" arriva qui con la scusa della strategia "Plan & Order", ma a Catania è fortissima.
Si una scusa ... però intanto è arrivata sul territorio, e non è scontato che senza Ponte e senza Falduto sarebbe arrivata.
Per Ryanair si potrebbe pensare alle rotte e alla crescita esponenziale che Reggio Calabria, come aeroporto, avrà in quel del Ponte e altri cantieri, per poi vedere se regge e investire di più.
Intanto anche loro, in attesa che tutto si sblocchi, ci sono.
Per BridgeInvest il discorso è diverso, analizza e scruta tutto, vede "se e come" e con certezza anche "quando".
Se tutto va per il verso giusto gli investitori seri arriveranno dopo, ma loro intanto guardano, e costruiscono contatti e già sono qui dal oltre 12 mesi.
Se non si espongono è colpa "chiaro" della politica locale, fino ad oggi "immobile", ma esistono persone e realtà in movimento, private, molte, politicamente agganciate anche altrove, e come si vede con Ryanair ed Ikea straniere.
Dal Ponte sullo Stretto, all'Alta velocità, dal Museo del Mare, alla SS 106, elettrificazione e sdoppiamento ionica, Metro, ecc…, le infrastrutture in progetto, sono inevitabilmente la base per il futuro di Reggio Calabria, ma poi per vivere delle proprie capacità necessitano visioni, politiche e imprenditoriali, diverse dalle attuali.
Io credo che, con una politica LOCALE, TERRITORIALE E COLLEGATA A MESSINA E CATANIA, nei prossimi anni, anche a Reggio si potrà vivere bene, in una vera città metropolitana allargata, con le nostre risorse e mantenere i nostri giovani qui nella terra più bella del mondo, tanti arriveranno, ma se non cominciamo ad accoglierli e a farli partecipare della nostra vita unendo le forze, potremmo poi pentircene amaramente.
Dobbiamo imparare ad ascoltare i messaggi anche, se tiepidi, come quelli di Ryanair, Ikea e BridgeInvest.
Andrea Ruggeri