Scholz licenzia Lindner

07.11.2024

In periodo di licenziamenti post Trump eletto, vedi Israele dove Netanyahu licenzia Gallant, ma anche la Germania dove il licenziamento di Lindner da parte di Scholz, crea implicazioni e scenari futuri per la Germania e l'Europa, da analizzare.

Di questo ce ne parla Silvestro Parise associato GIA Giornalisti Italiani Associati in Germania.

Sei licenziato!
Sei licenziato!

Il Licenziamento di Lindner da parte di Scholz: Implicazioni e Scenari Futuri per la Germania e l'Europa

Il licenziamento di Christian Lindner, Ministro delle Finanze tedesco e leader del Partito Liberale (FDP), da parte del Cancelliere Olaf Scholz, segna un punto di svolta nella politica tedesca e potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulla Germania, ma anche sull'intera Europa. La decisione, che ha sorpreso molti osservatori, arriva in un momento di incertezze economiche e politiche, con l'Europa che si trova ad affrontare sfide legate alla guerra in Ucraina, all'inflazione e alla transizione energetica. Una manovra trasparente da parte dell'ancora cancelliere.

In ogni caso, si è trattato di una manovra trasparente. Non appena il comitato di coalizione si è concluso mercoledì sera, il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) è apparso davanti ai media, dichiarando il licenziamento del Ministro delle Finanze federale Christian Lindner (FDP) e annunciando elezioni federali anticipate per marzo.

L'apparizione è stata tipica di Scholz: convinto della propria infallibilità, ha cercato di incolpare solo i Liberi Democratici per il fallimento della coalizione "Ampel" e ha cercato di costringere la CDU/CSU a condividere le responsabilità.

Una cosa è chiara: non è stato un cancelliere sorprendentemente fallito ad apparire davanti alle telecamere. Il manoscritto delle sue dichiarazioni era probabilmente già disponibile quando il comitato di coalizione si è riunito quella sera.

La Fine di una Collaborazione Storica

Lindner e Scholz hanno condiviso il governo per quasi due anni, da quando nel dicembre 2021 è stato formato il cosiddetto "Semaforo", una coalizione di governo tra il Partito Socialdemocratico di Scholz (SPD), i Liberali di Lindner (FDP) e i Verdi. La collaborazione tra i due, pur basata su una visione pragmatica, è stata tuttavia spesso segnata da divergenze sulle politiche economiche e fiscali.

Lindner, in particolare, ha difeso una linea fiscale rigorosa, opponendosi a una maggiore spesa pubblica in favore di un deficit più contenuto e della stabilità del bilancio. Al contrario, Scholz, che si è trovato a gestire le difficoltà derivanti dalla pandemia di COVID-19 e dalla guerra in Ucraina, ha preferito adottare politiche di stimolo economico, compreso l'aumento della spesa pubblica per sostenere le famiglie e le imprese.

Il divorzio tra i due, quindi, non è stato totalmente inaspettato. Le tensioni tra i partiti di governo, specialmente tra il SPD e l'FDP, erano aumentate negli ultimi mesi. L'inflazione crescente, il rallentamento dell'economia e le sfide energetiche hanno alimentato il malcontento e le differenze politiche.

Scenari Probabili e Conseguenze Immediati per la Germania

Con il licenziamento di Lindner, il governo tedesco si trova a fronteggiare una crisi di leadership che potrebbe minare la stabilità della coalizione e la sua capacità di governare. Scholz dovrà ora decidere se nominare un sostituto all'interno dell'FDP o se provare a ricucire i rapporti con i Verdi, cercando un equilibrio che permetta di mantenere la maggioranza parlamentare.

Le immediate conseguenze per la Germania potrebbero essere significative. La fiducia dei mercati e degli investitori potrebbe risentire della instabilità politica, soprattutto in un periodo in cui la Germania è alle prese con una recessione tecnica e le difficoltà legate al costo dell'energia. Un periodo di incertezze politiche potrebbe rallentare la capacità del governo di adottare misure decisive per stimolare la crescita economica e rispondere alle preoccupazioni sociali legate all'inflazione e alla disoccupazione.

Inoltre, il licenziamento di Lindner potrebbe anche portare a un riallineamento delle politiche fiscali tedesche. La Germania, tradizionalmente rigorosa nella gestione delle sue finanze pubbliche, potrebbe trovarsi a dover adottare un approccio più flessibile, rischiando però di compromettere la sua posizione di stabilità fiscale in Europa.

Le Previsioni sui Sondaggi e la Possibilità di Elezioni Anticipate

L'incertezza politica sollevata dal licenziamento di Lindner ha fatto crescere i timori di un possibile ricorso alle elezioni anticipate, un evento che potrebbe sconvolgere il panorama politico tedesco. I principali sondaggi, infatti, mostrano una crescente insoddisfazione verso la coalizione di governo, con una leggera flessione dei consensi per l'SPD e un rafforzamento dei partiti di opposizione, in particolare l'AfD (Alternative für Deutschland).

Secondo un sondaggio recente condotto dal *Forsa Institute*, l'SPD ha perso diversi punti percentuali, scendendo sotto il 20%, mentre l'AfD ha visto una crescita significativa, attestandosi al 18%, un livello mai visto prima per il partito di estrema destra. Anche i Verdi, alleati di Scholz, hanno visto una riduzione dei consensi, mentre il FDP di Lindner sembra aver avuto un impatto relativamente ridotto dalla sua uscita dal governo, sebbene la sua popolarità stia soffrendo.

La possibilità di elezioni anticipate è quindi un tema caldo, con molti analisti che ritengono che il governo potrebbe non essere in grado di sopravvivere a lungo senza una ristrutturazione interna. Tuttavia, le elezioni anticipate non sono un'opzione che i partiti al governo desiderano, poiché il rischio di un ulteriore indebolimento della coalizione e l'ascesa dell'AfD potrebbero compromettere l'intero progetto di governo.

Gli Impatti su Europa e Italia in Caso di Vittoria dell'AfD

Nel caso in cui l'AfD dovesse vincere o aumentare significativamente il proprio potere nelle prossime elezioni, le implicazioni per la Germania e per l'Europa sarebbero gravi. L'AfD, che ha fatto della critica all'UE, dell'antieuropeismo e della linea dura contro l'immigrazione i suoi principali cavalli di battaglia, rappresenterebbe una sfida diretta alla visione europeista della Germania.

Una Germania sotto la guida dell'AfD sarebbe meno incline a sostenere politiche di integrazione europea, a partire dalla politica migratoria fino agli accordi di bilancio tra i Paesi membri. In particolare, la Francia, che ha sempre visto la Germania come un partner cruciale nelle riforme dell'UE, potrebbe trovarsi in difficoltà, con un indebolimento delle politiche di solidarietà europea. Le conseguenze per l'Italia potrebbero essere altrettanto gravi, in quanto un governo populista a Berlino potrebbe portare a una minore cooperazione in ambito economico e a una maggiore resistenza agli strumenti di solidarietà economica, come il Next Generation EU.

Inoltre, un'ascesa dell'AfD potrebbe rafforzare i partiti di estrema destra in altri Paesi dell'UE, come in Italia, dove la Lega e Fratelli d'Italia potrebbero trovare un alleato nella loro visione sovranista e nazionalista.

Il licenziamento di Christian Lindner da parte di Olaf Scholz segna l'inizio di una nuova fase politica per la Germania, caratterizzata da incertezze e possibili turbolenze. La risposta del governo e la gestione della crisi interna determineranno il futuro politico della Germania e della sua posizione in Europa. Se il governo non riuscirà a ricompattarsi, le elezioni anticipate potrebbero portare a un cambiamento significativo nel panorama politico, con l'AfD pronto a capitalizzare sulla crescente insoddisfazione popolare.

Le ripercussioni di una vittoria dell'AfD non si limiteranno alla Germania, ma avranno un impatto diretto sulle dinamiche politiche dell'Unione Europea, con conseguenze che potrebbero estendersi anche all'Italia, dove la prospettiva di una maggiore polarizzazione e frammentazione politica è sempre più concreta.

Un tratto distintivo che accomuna gli Stati Uniti e la Germania negli ultimi anni è la crescente polarizzazione politica. In entrambi i Paesi, i partiti tradizionali stanno perdendo consensi a favore di forze politiche più estreme, populiste e nazionaliste.

  • Negli Stati Uniti, la polarizzazione è evidente tra i due principali schieramenti politici: il Partito Democratico e il Partito Repubblicano. La divisione è ormai profonda non solo su tematiche economiche e sociali, ma anche su questioni identitarie e culturali, come l'immigrazione, i diritti civili e la gestione della pandemia. Donald Trump ha rappresentato un simbolo di questa deriva populista, ma anche il movimento di "progressisti" all'interno del Partito Democratico sta esprimendo una politica più radicale.
  • In Germania, la polarizzazione sta crescendo soprattutto con l'ascesa dell'Alternative für Deutschland (AfD), un partito di estrema destra che sta guadagnando terreno sfruttando temi come l'immigrazione, la critica all'Unione Europea e il nazionalismo. La crisi dell'AfD potrebbe essere un riflesso della crescente frattura sociale e politica, mentre i partiti tradizionali (SPD, CDU/CSU) si trovano in difficoltà nel cercare di rappresentare un consenso ampio e inclusivo.

Silvestro Parise