Scilibetta o Scirubetta

31.10.2023

Siamo in autunno e in breve arriverà l'inverno, e una delle più antiche tradizioni a Caraffa del Bianco è la Scilibetta.

Il termine Scilibetta o Scirubetta deriva dalla parola araba "Sherbet" che significa bevanda fresca, anche chiamata di o zurbettu; da cui successivamente si è evoluto il termine sorbetto.

La preparazione di questa "specialità" calabrese prevedeva la raccolta di neve fresca aromatizzata con miele di fichi, mosto cotto e, in tempi più recenti, con succo di agrumi, frutta, caffè e cioccolata.

Vari sono i nomi ancora usati nelle varie cittadine calabresi, ed è presente principalmente con i nomi sciurbetta e scirpetta in altre zone della città metropolitana di Reggio Calabria, scilibretta nel Crotonese specialmente a Cirò, come pure a Mandatoriccio (CS) ,scirubbetta ad Aprigliano, CS), scilubetta a San Giovanni in Fiore (CS), scirupet a Villapiana, (CS).

In passato, pur avendo una base di neve, la Scirubetta si preparava anche in piena estate, questo grazie alle neviere: grandi buche rivestite di pietre e ricoperte con vegetazione e fogliame, in genere delle felci, che in sicilia servivano anche per la produzione della granita, specialmente vicino all'Etna, dove la neve era abbondante.

Nelle neviere la neve si conservava per tutto l'anno: per la scilibetta o scirubetta, all'occorrenza per le cure mediche e in estati particolarmente aride per le greggi.

Ancora oggi molte località calabresi denominate "Nivera" riconducono con i loro toponimi a questa antichissima usanza, che fa parte della storia poco raccontata.

Insomma oltre al nome italia questa parte di Calabria ha trasformato una tradizione locale antica, rinominata dagli arabi nel famoso gelato italiano, senza dimenticare sorbetto e granita.

Insomma l'antenato del gelato italiano, tanto da aver avuto nel 2019 un festival totalmente dedicato alla Scirubetta, in via marina a Reggio Calabria con la presenza di 40 gelatai da tutto il mondo.

Aspettando una nuova edizione dopo le tragiche e folli imposizioni pandemiche, vi consigliamo di provare la vecchia ricetta, non appena arriva la neve a Caraffa del Bianco, approfittando questa incantevole cittadina.

E per chi non lo sapesse Caraffa del Bianco si trova su un colle a circa 355 m sul versante orientale dell'Aspromonte ad est di Reggio Calabria. Il suo territorio si affaccia sulla vallata della fiumara Laverde ed è circondato da boschi di ulivi secolari, querce, castagni e ciliegi, oltre ad avere numerose sorgenti d'acqua e un clima molto salubre.

Nella cittadina poi si possono ammirare il Palazzo Barletta, il Palazzo Verduci, la Chiesa Matrice di Santa Maria degli Angeli ed il il Santuario della Madonna delle Grazie, oltre all'antico centro.

Insomma un'inverno tutto da scoprire a Caraffa del Bianco, con una scilibetta in mano chiaro.