Secondo giorno al WineFest di Messina
Messina, capitale per tre giorni del vino sullo stretto.
Noi sappiamo quanto importante è parlare di questi eventi, collaborare e aiutare nei piccoli difetti che possono avvenire essendo il primo esperimento dello Stretto serio.
Dopo le novità della prima giornata con tanti vini provati e tanti amici fatti.
Oggi seconda giornata cominciamo tardi alle 15:00 con una Azienda veramente interessante Vigna Nica, come molti qui presenti una storia Siciliana di lavoro e passione, proprio davanti alle Isole Eolie. Nica è una parola siciliana che significa piccola, una piccola cantina con un vino grande.
Il vino che ho provato è un vino da tavola prodotto da uve surmature con appassimento sulla pianta attraverso la recisione del racemo del grappolo, solo 14 gradi 100% da uve biologiche di Nero d'Avola.
Vigna Nica è un'azienda agricola a conduzione familiare, fondata nel 2008. La tenuta si trova a Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina, affacciata sul Golfo di Patti e il promontorio di Tindari, si allevano solo vitigni autoctoni seguendo i canoni dell'agricoltura biologica.
Punta di diamante della produzione Vigna Nica è il DOC Mamertino Rosso 2013, un vino dai profumi ampi e affascianti.
Chi ha detto il vino è espressione di chi lo fa? Non lo so, ma La Tenuta Moreri della Guzman vini di Palermo, anche se di giovane gestione lo sa. Un vino che parte da buoni principi e che necessita di decanter per tenerlo tranquillo, una bella partenza che speriamo continui.
Che dire poi di Donnafugata, chi capisce di vino conosce questa marca, adesso possiamo dire che segue l'idea di Dolce & Gabbana, di recuperare e valorizzare i colori della Sicilia anche nelle sue etichette.
Tenuta Rasocolmo Azienda Agricola Francesco Giostra, Reitano (Me), ci ha poi invitato nella sua degustazione Masterclass e tra i cinque vini il Bollicine 36, bianco mosso da uve bianche autoctone, il 36, come un omaggio di rose rosse, è un regalo a una donna speciale, per ricordare i momenti più belli vissuti insieme. E' un bianco vivace, con una effervescenza persistente e dall'intenso profumo di frutta a polpa gialla. Per la sua delicatezza può essere un bianco a "tutto pasto" ri-fermentaziome del loro Inzolia.
Il Mamertino con 60 di Nero d'Avola e 40 di Nocera era anche Lui interessante.
Poi abbiamo chiuso con l'acqua di Aron - Idromiele, bevanda più antica del mondo. già conosciuta nell'antico Egitto e nella Magna Grecia. Recuperato un'antica ricetta che prescrive la fermentazione in acqua di miele tropicale, successivamente invecchiato in barriques per almeno un anno. L'Acqua di Aron si beve freddo a fine pasto, con dessert al cioccolato o biscotti secchi, in abbinamento a formaggi di media stagionatura o piatti piccanti. E' anche un'ottima base per cocktail, a chiudere un'ottima presentazione dove tra rappresentanti dei mercati americani, cinesi e un misto Europa erano rappresentati, quasi tutti, giornalisti, esperti, ristoratori, Etnologi e Sommelier.
Abbiamo poi chiuso la giornata con la degustazione delle Birre.
La migliore per noi con uve coltivate dall'Azienda Agricola Barone Sergio è stata La Baronz Vendemmia 2022 una IGA Italian Grape Ale, una birra chiaramente artigianale con uve Moscato Bianco.
E per non completare la stessa Azienda sita in Val di Noto, ci ha fatto provare un Moscato davvero unico, grezzo, ma per questo particolare.
Mentre uscivamo alcuni ragazzi ci chiedevano come entrare, volevano partecipare, ma lo avevano saputo solo lì al momento. Comunque questi primi eventi non possono essere ne troppo pieni ne troppo vuoti, o quelli interessati ad acquistare non rimangono o pensano che l'evento non è riuscito, insomma non è facile.
Domani il WineFest Messina 2023 termina le tre giornate, positivamente ne siamo sicuri, con un sapore di "avrei voluto che durasse di più". Tante cose positive e tante da aggiustare, ma un lavoro ben fatto per la prima volta, anzi direi complimenti agli organizzatori.
U Riggitanu vi ha trasportati tra i vini della Sicilia, senza andare molto lontano, nel WineFest 2 speriamo che gli amanti del buon vino in Calabria passino questi 3 km di stretto e provino i vini dei loro vicini, alla fine è più vicina Messina a Villa San Giovanni che a Reggio Calabria e Vice Versa.