Skibidi Bobby, ironia, ma la città sta all'ultimo posto

A Reggio Calabria la politica ha raggiunto nuove vette. O abissi, dipende da quale lato dell'aula si guarda. Durante l'ultima seduta di consiglio comunale, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha tirato fuori l'arma definitiva contro l'opposizione: la "teoria dello Skibidi Bobby".
No, non è un nuovo regolamento urbanistico. Nemmeno un codice segreto della Protezione Civile. È una citazione diretta dal multiverso di TikTok, dove i nonsense diventano inni generazionali. Con un colpo di teatro degno di Broadway, il primo cittadino ha spiegato che le accuse dell'opposizione sono "a metà", incomplete, come... appunto, uno Skibidi Bobby.
L'aula è rimasta in silenzio per qualche secondo. Qualcuno ha preso appunti convinto fosse una sigla tecnica. Qualcun altro ha chiesto se servisse un interprete. Un consigliere ha cercato su Google: "Come si vota un emendamento in Skibidi?".
Nel frattempo, fuori dal palazzo, i cittadini si interrogavano: se le accuse dell'opposizione sono "a metà", allora i messaggi del sindaco in che lingua sono scritti? Perché tra "Skibidi qua" e "Bobby là", la maggior parte dei reggini non ha capito nulla. Ma, a onor del vero, molti non capiscono neanche quando parla in italiano corrente: questione di continuità stilistica.
Il video dell'intervento è finito sui social ed è già materiale da meme. La politica locale è così passata ufficialmente da "ordine del giorno" a "trending topic". Ora si attende solo il seguito: forse la prossima seduta sarà accompagnata da un balletto virale, o magari da un filtro con orecchie da coniglio per spiegare il bilancio comunale.
Video ripreso da varfie tyestate in questo caso dai colleghi di CityNow
Morale della favola? A Reggio Calabria non si fanno più accuse, si fanno challenge. E se la città è ultima nelle classifiche di qualità della vita, almeno potrebbe puntare al podio di TikTok.
E poi questo si vuole presentare contro Roberto Occhiuto alle regionali? Applaudito per 10 minuti agli stati generali del mezzogiorno a Villa San Giovanni.
Djàvlon
Per chi vuole si divertire questa è il leitmotiv delle prossime regionali a sinistra