Teorie sui Bronzi? Leggete e fatevi voi un'opinione

21.11.2025

Carissimo Daniele Castrizio,
ho letto con attenzione la tua ultima pubblicazione su Facebook e mi trovi pienamente d'accordo. 

Dopo la dichiarazione del direttore del Museo Fabrizio Sudano, di cui sono un'estimatore del lavoro, pieno di insidie esterne ed interne. 

Possiamo davvero dire — con assoluta certezza e con larghissima sicurezza di non essere smentiti — che, ancora oggi, e comprendendo anche l'ultimo studio, nessuna delle teorie proposte sui Bronzi ha avuto la meglio sulle altre né ha soddisfatto completamente la comunità scientifica. Ognuno continua a seguire la propria strada senza ammettere critiche, lacune o evidenti inesattezze. (F. Sudano)

Senza alcuna volontà di alimentare polemiche — confermando anzi la mia stima e amicizia verso il Direttore del Museo, il cui operato non è in discussione — mi limito a sottolineare un dato semplice: ad oggi, non esiste alcuna critica scientifica seria alla teoria che identifica i Bronzi come Eteocle e Polinice, mentre il Ministero ha scelto di appoggiare, anche economicamente, teorie ampiamente contestate come quella di Eretteo ed Eumolpo, arrivando a finanziare costose copie in bronzo portate nei musei di mezzo mondo.

Il culmine lo si è visto nel volume del cinquantenario — sempre sostenuto dal Ministero — in cui la tua teoria non è nemmeno contemplata e dove la copia del Bronzo A conservata nel Connecticut viene incredibilmente scambiata per una statua di semplice stratego.
A questo si aggiunge il peso dato dal Ministero alle teorie "negazioniste" di un noto accademico del Nord, che riescono addirittura a far considerare superate tre analisi internazionali sulla terra di fusione, perfettamente concordanti, ignorando nel frattempo le recentissime analisi greche che confermano quei risultati.

Sembra quasi che il vertice ministeriale non voglia riconoscere una realtà evidente: la comunità degli studiosi dei Bronzi, nella sua quasi totalità, collabora, dialoga e lavora insieme, facendo del Museo non solo la casa dei Bronzi, ma il vero centro di studi della bronzistica greca.
Ovviamente — e lo dici benissimo — da questo discorso sono esclusi coloro che non hanno mai sostenuto un esame di archeologia, né frequentato scuole di specializzazione o dottorati di ricerca: parlare senza competenze è facile, ma non è scienza.

L'unico modo per superare questa imposizione ministeriale ai danni di Reggio, e della verità storica, è leggere e studiare. Ed è per questo che invito tutti a farsi un'idea personale leggendo il saggio che hai scritto insieme a Saverio Autellitano e Cristina Iaria: una disamina chiara, completa e — soprattutto — scientifica.

Anch'io, come te, preferisco evitare di farmi il sangue amaro con i leoni da tastiera: e capisco perfettamente la scelta di inibire i commenti.
Hai proposto un dibattito pubblico, serio e finalmente trasparente, ma tutti continuano a scappare.

E io, che il tuo libro l'ho letto, lo sto consigliando a tutti: la prossima settimana ne farò dono anche al Presidente della più grande organizzazione italiana nel mondo, a Washington, e forse anche più in alto, ma questo lo leggerete dopo il mio ritorno.

Abbiamo nella nostra città figure eminenti, e Fabrizio e Daniele sono certamente tra queste. Il fatto che si cerchi di mettere loro dei freni è tipico di chi… non sa, e soprattutto non vuole che altri scoprano che non sapeva.

Andrea Ruggeri

P.S.
In passato qualcuno ha tentato di corrompermi con del denaro. Non ho accettato allora e non ho mai accettato in nessuna circostanza di modificare la mia opinione in cambio di soldi — a differenza di tanti.
Proprio per questo rivendico il diritto di esprimere un'opinione libera e ampia, senza additare nessuno, ma con la convinzione profonda che sia arrivato il momento di pretendere un'informazione corretta, etica e finalmente a favore della verità.