TV Calenda-Vannacci
Ok direte, io non vedo più la TV, l'ho detto decine di volte e vi consiglio di non guararla neanche voi.
In verità vado a casa di amici ogni tanto, perché è con la famiglia e con gli amici che mi trovo a mio agio e non con estranei che escono dalla TV e mi devo sorbire alcune volte trasmissioni, perché la TV in quella casa c'è e non vuoi essere scortese essendo tu l'ospite.
Infatti non commento normalmente niente di Tv specialmente della Setta (La7) o della RAI e ancora meno di mediaset, la 8, la 9 o la dieci se esiste.
Se avessi una Tv guarderei qualche film, qualche documentario sull'Italia e qualcosa di sport, per lo meno di quel po di sport sano, anche li ormai poco.

Però non ho potuto fare a meno di scorgere un confronto tra un tal di calenda, un personaggio dello zoo politico che rappresenta unicamente se stesso, visto che oggi dice una cosa e domani una diametralmente opposta, messo a confronto con l'ex comandante e generale Vannacci, uno che invece ha fatto una carriera da togliersi il cappello.
Qui non entro nel merito delle ragioni, anche se recentemente ho intervistato l'ex comandante della Folgore Vannacci e non mi è sembrato, ne razzista, ne sessista, ne omofobo, ma un semplice analista con posizioni che volente o nolente buona parte se non la maggioranza degli italiani ha, sicuramente un'analisi contraria al pensiero dominante.
Nella trasmissione (DiMartedì) del pseudo collega Floris, dico pseudo, perché giornalismo è fare domande, aspettare le risposte e semmai argomentare dopo e non interrompere in un programma oltre 100 volte l'intervistato come ha fatto Lui, in società con calenda.
Sono tornato, con la memoria, indietro alla pandeMania, quando ogni tanto ancora guardavo le TV e dove nei programmi, l'intervistato contrario alle le misure assurde dei vari governi, dalle mascherine, al green pass, dai tamponi, al siero magico ecc... veniva assalito da intervistatore e ospiti, programmati per distruggere, chi (giustamente) la pensava in modo opposto, con aggressioni al limite della decenza.
Oggi sappiamo che quelli aggrediti avevano ragione e se li avessimo ascoltati di più, tanti non sarebbero morti o non si sarebbero ammalati.
Vannacci ha una educazione di altri tempi, quindi non interrompeva, ma appena provava a parlare gli interlocutori, maleducatamente e con prepotenza e molta aggressività, i due, lo interrompevano in continuazione, volendo far passare una narrativa che il Comandante Vannacci stava puntualizzando e che trova la maggior parte dell'opinione pubblica d'accordo.
Tornato in ufficio sono andato a cercare qualcosa su internet che valesse la pena ascoltare, ed ho trovato la trasmissione di Radio Radio, sempre coerente con il buon giornalismo, ormai perso nelle grandi reti televisive e nei giornali di maggior distribuzione.
"Con l'avvicinarsi di giugno le temperature della campagna elettorale si fanno roventi. Questo anche perché l'8 e il 9 giugno saranno chiamati a votare circa 360 milioni di elettori in Europa, in quelle che per il momento si prospettano essere le elezioni crocevia per il futuro del continente.
Temperatura rovente, sì, ma con rispetto?
Non sempre, va detto. I salotti TV sacrificano spesso la pacatezza alla baruffa: tutto parte dello spettacolo, ma se l'equilibrio non si mantiene, si rischia non solo di indispettire il pubblico, ma anche di favorire il proprio avversario.
E' ciò che in molti teorizzano essere successo al Generale Roberto Vannacci, che dalla pubblicazione de "Il mondo al contrario" è croce e delizia delle compagini politiche. Delizia per il Carroccio leghista, vista la popolarità di cui Vannacci pare godere, croce delle opposizioni perché sostanzialmente è diventato un bersaglio su cui non pare facile sparare".
Questo dicono i Giornalisti con la G maiuscola di Radio Radio e ancora:
"Non si era ancora in regime di par condicio, ma correttezza imporrebbe comunque di lasciare il giusto tempo al proprio avversario. Alla fine della tenzone durata più di 20 minuti sono 109 le interruzioni a Vannacci dal duo Calenda-Floris, 6 i tentativi del Generale di sovrastare il leader di Azione. Il computo dei minuti è pure impietoso: 6:58 concessi a Vannacci rispetto ai 16:02 del conduttore e del politico.
Djàvlon
Giudicate voi e rivedete il video
Fonte: Radio Radio 'Un Giorno Speciale'; DiMartedì.