Uccelli o della città sognata
Domenica 4 maggio alle ore 18:30 Auditorium Umberto Zanotti Bianco a Reggio Calabria

Evento di Officine Jonike Arti
Teatro Zanotti Bianco
UCCELLI O DELLA CITTÀ SOGNATA
Liberamente ispirato a "Gli Uccelli" di Aristofane
Drammaturgia Maria Milasi
con
Maria Milasi – Thelma
Kristina Mravcova – Louise
Americo Melchionda – Upupa
Thekla De Marco - Civetta
Regia
Americo Melchionda
Scenografia
Francesca Nocito
Produzione
𝐎𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐧𝐞 𝐉𝐨𝐧𝐢𝐤𝐞 𝐀𝐫𝐭𝐢
Durata 70 minuti
Info biglietti e prenotazioni 𝟑𝟒𝟓𝟖𝟑𝟎𝟕𝟕𝟖𝟒
Consigliata prenotazione
"E poi una civetta ci venne addosso, e più si avvicinava più le sue ali ci avvolgevano. Credo piovesse. Strano dalle nostre parti non migrano le civette... La rugiada oggi ha ricoperto il deserto, all'alba, chissà poi perché…"Ispirato alla rivoluzionaria commedia "Gli Uccelli" di Aristofane, dalla metafora quanto mai attuale, lo spettacolo "Uccelli o della Città sognata" diventa altro, reinterpretando in chiave contemporanea personaggi, rocambolesche situazioni e stravolgimenti di ruoli.
I due Personaggi di Aristofane, Pisetero e Evèlpide, diventano due donne, Thelma e Louise; il gracchio e la cornacchia che in Aristofane guidano i due protagonisti alla ricerca dell'Upupa, diventano due navigatori satellitari sincronizzati sul volo migratorio degli uccelli, venduti alle donne alla frontiera da un disonesto trafficante; il coro degli Uccelli di Aristofane diventa una Civetta che si erge con le sue ali per tutta la durata della pièce. Thelma e Louise si sono conosciute per caso, Thelma sfrecciava con il suo bolide, Louise con il suo monopattino da sfigata. Sono l'una l'opposto dell'altra, ma non si sono più separate, chissà poi perché; hanno deciso di chiamarsi così dopo aver visto in un vecchio cinema anni ottanta il film "Thelma e Louise", chissà poi perché. Louise è un'attivista dei diritti umani, Thelma un'imprenditrice rovinata: "La vita a volte non va come speri ".
Le due donne decidono di fuggire alla ricerca di una nuova città che possa accoglierle. Louise ha sentito dell'esistenza della Città Sognata. Cercano l'Upupa, che vive tra il popolo degli Uccelli. Qualcuno ha detto che forse l'Upupa sa della città sognata, una città utopica, libera da confini, priva di conflitti e guerre.
Ma davvero l'Upupa conosce questa città? Chi è davvero l'Upupa? È davvero il re del popolo degli Uccelli, Tereo, uno di quei miti osceni nato per esorcizzare la brutalità degli uomini che narra di un re della Tracia trasformato in uccello dagli Dei? O è solo un diseredato che vive nel bel mezzo di uno snodo migratorio perenne. E il popolo degli Uccelli accoglierà le due donne? Thelma ha un'idea: fondare con il popolo degli uccelli la città sognata! È possibile? Verranno dunque eretti nuovi confini? Si può davvero chiudere il cielo, fondare una città nell'etere? E non c'è il rischio che anche nella nuova città la sopraffazione del potere di qualcuno possa prendere il sopravvento?
Lo spettacolo Uccelli o della città sognata reinterpreta lo stile favolistico del viaggio avventuroso di Aristofane sviluppato in commedia grottesca, ma anche la disillusione di poter creare una città ideale che amaramente rimane un'utopia.