VAR Video Assistant Referee, confuso o parziale?

13.02.2024

Dopo anni in cui la tecnologia non entrava a far parte del calcio, e dopo anni in cui altri sport come basket, tennis, rugby, volley, football americano tra i tanti, utilizzavano questo sistema per aiutare nelle decisioni dubbie, si è arrivati proprio negli Usa il 6 marzo 2016, anche nel calcio ad esaminare controversie via video, con il semplice sistema di analisi delle immagini, in ausilio alla decisione arbitrale in campo, il VAR strumento usato dai giudici di gara per esaminare situazioni dubbie. 

I due ufficiali di gara che collaborano con l'arbitro in campo vengono chiamati VAR (acronimo dell'inglese Video Assistant Referee, che significa «arbitro di video assistenza»: un arbitro effettivo, in attività o ritiratosi) e AVAR (dall'inglese Assistant Video Assistant Referee: assistente del VAR). Questi esaminano le situazioni dubbie della partita tramite l'ausilio di filmati. Il metodo di arbitraggio che utilizza tale tecnologia viene comunemente chiamato anche lui di VAR.

Attenzione però trovata la soluzione, diciamolo pure a dubbi del tipo gol non gol e fuorigioco o non fuorigioco, per alcuni, trovato l'inganno.

Ecco che arrivano le interpretazioni, delle regole, modificate ad hoc, sembra per generare ulteriori dubbi.

Mano volontaria o non volontaria? Se sei per terra puoi o non puoi toccare la palla? Aveva intenzione di toccare la palla o no? Voglia di fare il fallo? Spinta di leggera entità? Sfiorato il viso o pugno sul viso? Posizione che ostacola o no? Dunque la decisione diventa soggettiva e non obiettiva. Insomma adesso come visto ultimamente si annulla un rigore perché si pensa che il difensore o addirittura due difensori, non abbiano toccato con la mano la palla intenzionalmente o si da per l'esatto contrario, ma le due azioni sono quasi uguali o esattamente identiche.

Premesso Il VAR deve essere usato esclusivamente in quattro casi, definiti determinanti per lo sviluppo della partita e del risultato:

  • assegnazione di un gol;
  • assegnazione di un calcio di rigore;
  • espulsione diretta (non quella per somma di ammonizioni);
  • errore di identità (scambio del calciatore da ammonire o espellere con un altro).

Fuorigioco o pallone dentro o fuori dal campo, con altri sistemi tipo line review.

Gli arbitri addetti al sistema VAR sono il VAR e l'AVAR che sono in costante comunicazione via radio con l'arbitro in campo.

Il funzionamento di tale procedura è formato da tre diverse fasi:

  1. il VAR e l'AVAR informano l'arbitro riguardo a una decisione da rivedere;
  2. il VAR e l'AVAR rivedono le immagini video, spiegando all'arbitro cosa è successo;
  3. l'arbitro, per decidere, potrà rivedere il video a bordo campo.

La decisione finale spetta all'arbitro.

In realtà se il VAR non informa, niente succede, perché l'aiuto del sistema VAR non può essere richiesto dalle panchine delle due squadre in campo, ma soltanto dallo stesso arbitro o dagli assistenti a differenza del Basket, del tennis, del rugby ecc…

Buffon e Zinédine Zidane, hanno definito il sistema una "fonte di confusione" e anche Luka Modrić ha espresso delle opinioni negative riguardo a tale sistema, come moltissimi allenatori, ma come sempre a ogni polemica si può trovare una soluzione.

Alla fine il sistema è valido, ma bisogna rendere l'azione decisionale, aperta a tutti, onde evitare polemiche e irregolarità.

Intanto dall'Inghilterra è in arrivo la svolta epocale, dopo le polemiche che hanno travolto la classe arbitrale: via libera dell'IFAB, manca soltanto l'ufficialità, infatti: "gli arbitri spiegheranno in tempo reale i loro provvedimenti, tanto ai calciatori quanto al pubblico presente allo stadio e a casa, attraverso un comune microfono, come succede nel rugby e nel football americano.

Salvo sorprese, l'iniziativa varata dall'IFAB verrà formalizzata nel mese di marzo durante l'Assemblea Generale della Football Association. Se arriverà l'ok anche da parte dei club e degli organi federali, si procederà con la sperimentazione a partire dalla prossima stagione sportiva.

(Nel calcio tutto è lento, lento e lento, tranne quando si deve escludere la Reggina).

L'iniziativa inglese è partita, dopo un fallo gravissimo non ravvisato che ha preceduto un gol, importante per la corsa all'obiettivo finale di una squadra neopromossa in Premier League, come successo ieri con la Juventus quando il portiere dell'Udinese con un pugno ha steso l'attaccante Milik senza che il VAR intervenisse, parliamo del fallo sull'attaccante, non bastasse un doppio fallo di mano in area neanche ravvisato, ma il VAR ha sanzionato BRACCIO NON PUNIBILE DICE IL VAR– Cross di Rabiot per il tocco di Milik che provoca un doppio tocco di mano in area prima di Perez e poi di Giannetti, ma entrambi non sono punibili in quanto appoggiati al terreno.

NON C'E' RIGORE DI OKOYE DICE IL VAR – Non c'è il rigore richiesto dalla Juventus per l'uscita di Okoye in pugno su Milik: il portiere dell'Udinese prende prima la palla e poi sferra un doppio pugno al volto dell'avversario che ricorda quello tra Sommer e Nzola in Fiorentina-Inter dello scorso 28 gennaio. In quel caso, era stato concesso il penalty ai viola (forse il pugno era più energico? Ma non sarebbe gioco pericoloso?). Siete d'accordo su queste decisioni? Come le polemiche sul fallo di Bastoni in Inter x Verona (impossibile che in sala VAR non possano aver visto quel fallo). 

Anzi a dire il vero sull'Inter quest'anno si sono verificati decine di errori arbitrali VAR a favore e stranamente nelle altre squadre come Napoli e Juventus al contrario, decisioni VAR nettamente sbagliate. Non è colpa dei giocatori, ne dei giudici onesti, ma qualche dubbio ti viene.

In ogni caso la decisione di comunicare i perché è giusta e aggiungiamo noi, si potrebbe, come nel tennis e nel Volley, chiamare alcuni video review. 

Nel caso del tennis e del volley, poi, le immagini prodotte vengono mostrate anche ai telespettatori in casa, al pubblico in tribuna e ai giocatori in campo, in modo tale da raggiungere il massimo coinvolgimento.

Ogni allenatore avrà a sua disposizione alcune chiamate, per ogni tempo di gioco. E per ogni chiamata, dalla sala video verrebbero inviate all'arbitro le migliori immagini per permettere l'analisi corretta, senza pre-interpretazioni, immagini visibili a tutti

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